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Duino Aurisina / Devin - Nabrežina
[modifica | modifica wikitesto]La lista delle pietre d'inciampo del Comune di Duino Aurisina / Devin - Nabrežina contiene l'elenco delle pietre d'inciampo (in tedesco Stolpersteine) poste in Duino-Aurisina. Esse commemorano le vittime della persecuzione del regime nazista nell'ambito di un'iniziativa dell'artista tedesco Gunter Demnig estesa a tutta l'Europa.
La prime 13 pietre d'inciampo in Duino Aurisina / Devin - Nabrežina sono state collocate il 27 gennaio 2023. Alla commemorazione con il titolo “Da ne gre nikoli v pozabo njihovo trpljenje … / Per non dimenticare mai la loro sofferenza…” hanno partecipato gli alunni della Scuola Media Igo Gruden ed Elementare Virgil Šček, i cori Fantje izpod Grmade e Fantovska skupina Devin Nabrežina. La manifestazione e la posa è stata organizzata da ANED, VZPI-ANPI Devin Nabrežina Duino Aurisina, le Comunelle di Medeazza/Medjevas, Duino/Devin, Visogliano/Vižovlje, Ceroglie/Cerovlje, Malchina/Mavhinje, Precenicco/Prečnik, Prepotto-Ternova/Praprot-Trnovca, Aurisina/Nabrežina, i circoli SŠKD Timava Medjevas Štivan, ŠKD Cerovlje Mavhinje, SKD Igo Gruden, ŠD Sokol, Godbeno društvo Nabrežina, Združenje staršev Nabrežina, Župnija Sv. Roka, SKD Vigred, Vaška skupnost Praprot e con il patrocinio del Comune.
Pietra d'inciampo | Cenni biografici | |||
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Data di posa | Luogo di posa | Stolpersteine | Incisione | |
27 gennaio 2023 | Medeazza / Medjevas, in piazza, davanti alla Madonnina 42.348701°N 13.399012°E |
V MEDJEVASI JE PREBIVAL
A MEDEAZZA ABITAVA JOSIP FERFOLJA ROJ./NATO 1926 UMORJEN/ASSASSINATO 7.4.1945 RIŽARNA/RISIERA |
Josip Ferfolja, nato il 18 aprile 1926, di Jožef e Matilda Furlan, di Medeazza 6. Dai documenti d'archivio del Comitato di liberazione di Aurisina risulta che dal 1943 aiutava dall'esterno il movimento partigiano. Nell'archivio di Albin Bubnič viene invece indicato che nel settembre 1943 entrò nelle file partigiane dove operò nell'ambito del terzo plotone d'artificieri del Carso. La prima delle due fonti riporta che la polizia tedesca lo arrestò a seguito di tradimento alla fine di gennaio 1945, mentre la sorella Lidija, al processo contro i crimini alla Risiera, nel 1976, testimoniò che i nazisti lo arrestarono nel giugno 1944 per poi inviarlo al carcere del Coroneo. Solamente a guerra conclusa la famiglia riuscì a sapere, tramite un conoscente e dalla Croce Rossa Italiana, che era perito al campo di San Sabba. Egli venne assassinato il 7 aprile 1945. | |
Sistiana 45a, marciapiede davanti al negozio 42.348701°N 13.399012°E |
TUKAJ JE PREBIVAL
QUI ABITAVA MAKSIMILJAN GABROVEC ROJ./NATO 1906 PREGNAN/DEPORTATO 1944 DACHAU UMORJEN/ASSASSINATO 28.3.1945 |
Maksimiljan Gabrovec, nato a Sistiana il 7 gennaio 1906, di Jakob e Marija Ostrouška. Dai documenti del Comitato di liberazione di Aurisina si desume che sostenne attivamente in loco il movimento partigiano. Dopo l'arresto nel marzo 1944 venne portato a Dachau. Morì il 28 marzo 1945 per infiammazione dell'apparato digerente. Suo cugino Ivan Furlan, di Visogliano, scomparve alla Risiera. Il fratello Oskar venne parimenti rinchiuso in un lager e morì alcuni anni dopo la liberazione per le conseguenze della prigionia. | ||
Vižovlje | V VIŽOVLJAH JE PREBIVAL
A VISOGLIANO ABITAVA IVAN FURLAN ROJ./NATO 1920 UMORJEN/ASSASSINATO 15.7.1944 RIŽARNA RISIERA |
Ivan Furlan, nato il 24 febbraio 1920 a Visogliano, di Martin e Frančiška Gabrovec. Dai documenti dell'Archivio Bubnič traspare che entrò nelle file partigiane nell'ottobre 1943, operando in un gruppo di sabotaggio. Sua sorella Ema dichiarò per il Primorski dnevnik, nel marzo 1976, che Ivan venne catturato dai tedeschi il 18 giugno 1944 fra San Pelagio e Prepotto. A Trieste passò attraverso una vera e propria via crucis: le carceri del Coroneo, la sede delle SS a Piazza Oberdan e la Risiera. Quando la sorella cercò notizie su di lui a San Sabba le dissero che era in procinto di essere mandato in un campo di lavoro in Germania. Solamente dopo, attraverso conoscenti, seppe della morte nel campo di sterminio triestino. Egli morì il 15 luglio 1944. | ||
Cerovlje | V CEROVLJAH JE PREBIVAL
A CEROGLIE ABITAVA ANTON TERČON ROJ./NATO 1906 PREGNAN/DEPORTATO FLOSSENBÜRG UMORJEN/ASSASSINATO 1945 |
Anton Terčon, nato a Ceroglie il 9 ottobre 1906, di Jožef e Filomena Lupinc, sarto. Negli Anni Trenta diresse corsi per sarti nell'ambito della scuola complementare per apprendisti scalpellini di Aurisina. La nipote Lidija presume che durante la guerra abbia sostenuto dall'esterno il movimento partigiano. Dalla documentazione tedesca emerge che, dopo essere stato rinchiuso a Trieste, il 14 gennaio 1945 giunse a Flossenbürg. Dopo poco più di due settimane venne trasferito nel sottocampo di Hersbruck. La data di morte non è nota. Egli lasciò la moglie Marija Šemec con la quale, dopo il matrimonio nel 1929, creò famiglia. | ||
Mavhinje | TUKAJ JE PREBIVAL
QUI ABITAVA BERNARD ANTONIČ ROJ./NATO 1924 UMORJEN/ASSASSINATO 1945 RIŽARNA/RISIERA |
Bernard Antonič, di Malchina 50, nato il 20 maggio 1924 a San Pelagio (dove la famiglia visse prima di trasferirsi a Malchina), di Jožef e Antonija Peric. Egli lavorò al cantiere navale di Monfalcone. Dall'archivio Bubnič emerge che a seguito dell'Armistizio, nel settembre 1943, entrò nel distaccamento partigiano del Litorale meridionale e che il 29 dicembre1944 venne catturato dai tedeschi. Un altro documento indica che apparteneva al plotone degli artificieri operante sul Carso. A seguito della cattura venne condotto a Trieste. Morì alla Risiera nell'aprile 1945; la data di morte non è nota in quanto varie fonti indicano diverse date. Al processo per i crimini in questo campo di sterminio, nel 1976, testimoniò come parte civile suo fratello Aleksander. | ||
Prečnik | V PREČNIKU JE PREBIVALA
A PRECENICO ABITAVA ROZAMILA LEGIŠA ROJ./NATA 1922 UMORJENA /ASSASSINATA 17.5.1944 RIŽARNA/RISIERA |
Rozamila Legiša, di Precenico, dove nacque il 7 febbraio 1922, di Henrik e Felicita Adamič, cuoca nel porto di Trieste. Da un servizio pubblicato sul Primorski dnevnik in occasione dei 60 anni dalla nascita, viene riportato che nell'aprile 1944 si unì ai partigiani. Non molto tempo dopo venne catturata dalle SS per essere condotta a Trieste. Secondo la testimonianza della madre sarebbe stata rinchiusa al Coroneo e da lì trasferita alla Risiera. Roza riuscì persino a mandare alla madre una breve lettera attraverso canali segreti. Al processo contro i crimini alla Risiera, nel marzo 1976, Felicita Legiša dichiarò di aver chiesto notizie della figlia nello stesso campo di sterminio, rivolgendosi ad un sottufficiale tedesco: “Questi ritornò con la carta d'identità della mia Roza. Notai che ad essa era attaccato un fogliettino nero… Così seppi della morte di mia figlia.” Secondo i dati del giornalista e ricercatore Albin Bubnič, venne vista l'ultima volta il 17 maggio 1944. | ||
V PREČNIKU JE PREBIVALA
A PRECENICO ABITAVA FRIDERIKA GRUDEN ROJ./NATA 1918 UMORJENA/ASSASSINATA 10.3.1944 RAVENSBRÜCK |
Friderika Gruden, nata il 18 dicembre 1918 a Precenico, di Alojz e Ivanka Šušteršič. Nel Libro dei deportati, vol. II, a cura di Brunello Mantelli e Nicola Tranfaglia, Mursia, 2011, è indicato che venne arrestata a Trieste, mentre nelle scarse fonti tedeschi che partì da Trieste verso la Germania il 16 gennaio 1945 con un trasporto ferroviario; nel numeroso gruppo di deportate vi era anche Marija Legiša di Sistiana. Diverse fonti riportano che morì a Ravensbrück il 10 marzo dello stesso anno. Nei lager tedeschi venne deportato anche il marito Valter, che sopravvisse, e il fratello Albert, che morì poco dopo di lei a St. Valentin, sottocampo di Mauthausen. | |||
Trnovca | V TRNOVCI JE PREBIVAL
A TERNOVA ABITAVA IVAN PAVLINA ROJ./NATO 1888 PREGNAN/DEPORTATO 1944 DACHAU UMORJEN/ASSASSINATO 7.5.1944 |
Ivan Pavlina, nato a Precenico il 15 ottobre 1888, di Anton e Ana Antončič, agricoltore. A seguito del matrimonio con Karolina Škrk si trasferì a Ternova. Durante il periodo bellico aiutò dall'esterno le truppe partigiane; nel fienile di casa sistemò un bunker che diventò punto d'appoggio degli appartenenti al VOS partigiano. I documenti resistenziali indicano che il 19 ottobre 1943 venne arrestato dai tedeschi. In base a quanto riferito dal nipote Ivo, il motivo della cattura va attribuito al fatto che venne trovato in loco un berretto partigiano. Dopo aver subito torture al carcere del Coroneo venne mandato a Dachau nel gennaio 1944. Lì morì il 7 maggio 1944. Uno dei suoi figli cadde nelle cd. unità partigiane d'oltremare l'ultimo anno di guerra. | ||
V TRNOVCI JE PREBIVAL
A TERNOVA ABITAVA AVGUST ŠKRK ROJ./NATO 1912 PREGNAN/DEPORTATO 1944 MAUTHAUSEN UMORJEN /ASSASSINATO 1945 GUSEN |
Avgust Škrk, Ternova 8, nato l'8 agosto 1912, di Dominik e Ana Buccaro, scalpellino. Durante la guerra sostenne il movimento partigiano attraverso un'attività in loco. Secondo la testimonianza del nipote Berto, i tedeschi lo prelevarono presso la trattoria Suban nel villaggio natale. Dai documenti della Croce Rossa Internazionale emerge che il 30 novembre 1944 giunse a Mauthausen; da lì venne trasferito nel sottocampo di Gusen dove morì l'ultimo anno di guerra. La data di morte non è del tutto certa: secondo le fonti tedesche sarebbe deceduto nel marzo o persino nel maggio1945. Portava il numero 111.575. | |||
Praprot | V PRAPROTU JE PREBIVAL
A PREPOTTO ABITAVA IVAN KANTE ROJ./NATO 1889 UMORJEN/ASSASSINATO 11.1.1944 GUSEN |
Ivan Kante, nato a Prepotto il 3 gennaio 1889, di Ivan e Marija Peric, abitanti al numero civico 18; di professione era scalpellino, coniugato con Matilda Gergič di Brje. Nel volume Il libro dei deportati (a cura di B. Mantelli e N. Tranfaglia) viene indicato che venne arrestato nel comune di origine. Dalle poche fonti emerge che sia deceduto a Gusen, sottocampo di Mauthausen, il 10 gennaio 1944. Portava il numero 1.740. | ||
V PRAPROTU JE PREBIVAL
A PREPOTTO ABITAVA MAKSIMILIJAN BLAŽINA ROJ./NATO 1913 PREGNAN/DEPORTATO 1944 DACHAU UMORJEN/ASSASSINATO 14.3.1945 |
Maksimilijan Blažina, nato a Visogliano il 15 ottobre 1913, di Emil e Viktorija Lozej. Dopo il matrimonio con Marija Gruden si stabilì a Prepotto. I documenti partigiani indicano che dal settembre 1943 operò come informatore. Nel 1944 venne arrestato dalla polizia tedesca e rinchiuso al Coroneo. Successivamente venne condotto a Dachau dove giunse l’11 dicembre 1944. Morì il 14 marzo 1945 per polmonite (secondo i documenti della Croce Rossa Internazionale). Attraverso l'inferno dei lager tedeschi (Ravensbrück e Buchenwald) passò anche sua sorella Dorina, classe 1923, che sopravvisse. | |||
Nabrežina | V NABREŽINI JE PREBIVAL
AD AURISINA ABITAVA EDVARD KOJANEC ROJ./NATO 1929 PREGNAN/DEPORTATO 1944 SANGERHAUSEN UMORJEN/ASSASSINATO 18.11.1944 |
Edvard Kojanec fu la più giovane vittima dei campi di concentramento del comune di Duino Aurisina. Non per caso nei documenti del lager viene indicato come “Schuler”. Edvard nacque ad Aurisina il 10 marzo 1929, lo stesso anno di Anna Frank (anche al momento della scomparsa i due avevano quasi la stessa età). La famiglia, in cui, oltre a lui, c'erano il padre Stanislav, la madre Marija Gruden, un fratello e una sorella, abitava ad Aurisina Stazione 77. Dai documenti del Comitato di liberazione di Aurisina risulta che nella primavera 1944 entrò nelle file partigiane e che durante un'offensiva a metà giugno di quell'anno venne catturato dai tedeschi; tuttavia, questo dato non è confermato. Nei documenti tedeschi emerge che nel luglio 1944 giunse a Buchenwald e che da lì venne trasferito a Mittelbau. Fece parte di un gruppo che costruiva edifici. Morì a Sangerhausen, sottocampo di Mittelbau, il 18 novembre 1944. | ||
V NABREŽINI JE PREBIVAL
AD AURISINA ABITAVA REMIGIO PITTORITTO ROJ./NATO 1925 PREGNAN/DEPORTATO 1944 NEUENGAMME UMORJEN ASSASSINATO 22.12.1944 |
Remigio Pittoritto, nato il 31 dicembre 1925 a San Gottardo, oggi periferia di Udine, di Ettore e Maria Zucchiatti. Fu battezzato nella vicina chiesa del Santo Cuore. Di professione era carpentiere. Facendo parte di una famiglia di ferrovieri si trasferì spesso, da ultimo ad Aurisina. La famiglia era stabilita al casello fra Aurisina Stazione e Bristie. Nei documenti del Comitato di liberazione di Aurisina viene indicato che nel giugno 1944 si aggregò ai partigiani garibaldini. Venne catturato nei pressi di Attimis per essere poi mandato in Germania. Morì nel campo di Neuengamme presso Amburgo il 22 dicembre 1944 per polmonite. |
Comune di Trieste
[modifica | modifica wikitesto]Pietra d'inciampo | Cenni biografici | |||
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Data di posa | Luogo di posa | Stolpersteine | Incisione | |
23 gennaio 2018 | Trieste, Piazza Cavana, 3 45.648436°N 13.767066°E |
QUI ABITAVA
SARINA SALONICCHIO VIVANTE NATA 1891 ARRESTATA 6.11.1944 DEPORTATA 1945 RAVENSBRÜCK MORTA 15.4.1945 BERGEN-BELSEN |
Corfù. Il nome di battesimo varia tra Sarina ed Alessandra. Suoi genitori erano Moisè ed Ester Salonicchio. Aveva almeno una sorella, Lucia (nata 1887), e due fratelli, Salomone (nato 1893) e Abramo (nato 1896). Sposava il Zaccaria Vivante. La coppia aveva cinque bambini (vedi sotto): Moisé, Giulia, Ester, Enrichetta ed Diamantina. Fu arrestata a Trieste nel giugno 1944, gettata nel carcere di Trieste e deportata con il convoglio n. 43T nel campo di concentramento di Ravensbrück. Il trasporto partiva il 24 febbraio 1945 e arrivò il 17 marzo 1945. Non è sopravvissuta alla Shoah, fu assassinata il 15 aprile 1945.
La madre e tutti i fratelli furono assassinati ad Auschwitz. Quattro dei cinqui figli furono assassinati. Solo il marito e la figlia più giovane, Diamantina, potevano sopravvivere.[1]
Sarina Salonicchio Vivante nacque nel 1891 a | |
Trieste, Piazza Cavana, 3 45.648436°N 13.767066°E |
QUI ABITAVA
DIAMANTINA VIVANTE NATA 1928 ARRESTATA 6.11.1944 DEPORTATA 1945 RAVENSBRÜCK BERGEN-BELSEN LIBERATA |
campo di concentramento di Ravensbrück dove arrivò il 17 marzo 1945. È sopravvissuta alla Shoah e fu liberata al campo di concentramento di Bergen-Belsen il 15 aprile 1945.[2]
Sua madre, sua nonna, un fratelli, tre sorelle e due zii furano tutti ammazzati dal regime Nazista durante l'Olocausto. Poteva soprravivere il padre, che morì nel 1958.
Diamantina Vivante nacque il 8 ottobre 1928 a Trieste. Era la figlia di Zaccaria Vivante e di Sarina Salonicchio (vedi sopra). Aveva tre sorelle ed un fratello, Moisè (vedi sotto). Fu arrestata a Trieste il 6 novembre 1944 e detentuta al carcere di Trieste. Il 24 febbraio 1945 venne deportata con il convoglio n. 43T al | ||
Trieste, Piazza Cavana, 3 45.648436°N 13.767066°E |
QUI ABITAVA
ENRICHETTA VIVANTE NATA 1921 ARRESTATA 6.11.1944 DEPORTATA 1945 RAVENSBRÜCK MORTA 15.4.1945 BERGEN-BELSEN |
campo di concentramento di Ravensbrück dove arrivò il 17 marzo 1945. Morì lí il 15 aprile 1945, pochi giorni prima della liberazione.[3]
Anche sua madre, sua nonna, un fratelli, due sorelle e due zii furano assassinati dal regime Nazista durante l'Olocausto. Potevano soprravivere il padre, che morì nel 1958, e la sorella minore, Diamantina.
Enrichetta Vivante nacque il 12 maggio 1921 a Trieste. Era la figlia di Zaccaria Vivante e di Sarina Salonicchio (vedi sopra). Aveva tre sorelle, Giulia, Ester (vedi sotto) e Diamantina (vedi sopra) ed un fratello, Moisè (vedi sotto). Fu arrestata a Trieste il 6 novembre 1944 e detentuta al carcere di Trieste. Il 24 febbraio 1945 venne deportata con il convoglio n. 43T al | ||
Trieste, Piazza Cavana, 3 45.648436°N 13.767066°E |
QUI ABITAVA
ESTER VIVANTE NATA 1918 ARRESTATA 6.11.1944 DEPORTATA 1945 RAVENSBRÜCK MORTA 4.6.1945 BERGEN-BELSEN |
campo di concentramento di Ravensbrück dove arrivò il 17 marzo 1945. Morì lí il 4 giugno 1945, un mese e cinque giorni dopo la liberazione.[4]
Anche sua madre, sua nonna, un fratelli, due sorelle e due zii furano assassinati dal regime Nazista durante l'Olocausto. Potevano soprravivere il padre, che morì nel 1958, e la sorella minore, Diamantina.
Ester Vivante nacque il 12 febbraio 1918 a Trieste. Era la figlia di Zaccaria Vivante e di Sarina Salonicchio (vedi sopra). Aveva tre sorelle, Giulia (vedi sotto), Enrichetta e Diamantina (vedi sopra) ed un fratello, Moisè (vedi sotto). Fu arrestata a Trieste il 6 novembre 1944, insieme alle sorelle, e detentuta al carcere di Trieste. Il 24 febbraio 1945 venne deportata con il convoglio n. 43T al | ||
Trieste, Piazza Cavana, 3 45.648436°N 13.767066°E |
QUI ABITAVA
GIULIA VIVANTE NATA 1916 ARRESTATA 6.11.1944 DEPORTATA 1945 RAVENSBRÜCK MORTA 30.4.1945 BERGEN-BELSEN |
campo di concentramento di Ravensbrück dove arrivò il 17 marzo 1945. Morì lí il 30 aprile 1945, al giorno della liberazione del campo.[5]
Anche sua madre, sua nonna, un fratelli, due sorelle e due zii furano assassinati dal regime Nazista durante l'Olocausto. Potevano soprravivere il padre, che morì nel 1958, e la sorella minore, Diamantina.
Giulia Vivante nacque il 12 febbraio 1918 a Trieste. Era la figlia di Zaccaria Vivante e di Sarina Salonicchio (vedi sopra). Aveva tre sorelle, Ester, Enrichetta e Diamantina (vedi sopra), ed un fratello, Moisè (vedi sotto). Fu arrestata a Trieste il 6 novembre 1944, insieme alle sorelle, e detentuta al carcere di Trieste. Il 24 febbraio 1945 venne deportata con il convoglio n. 43T al | ||
Trieste, Piazza Cavana, 3 45.648436°N 13.767066°E |
QUI ABITAVA
MOISE VIVANTE NATO 1925 ARRESTATO 17.12.1943 DEPORTATO 1944 AUSCHWITZ MORTO 1945 BERGEN-BELSEN |
Campo di concentramento di Auschwitz con il convoglio n. 22T al 6 gennaio 1944. Arrivò ad Auschwitz il 12 gennaio 1944. Non è sopravvissuto alla Shoah, fu deportato al campo di concentramento di Bergen-Belsen e morì il 30 aprile 1945, il giorno della liberazione del campo.[6]
Sua nonna Enrichetta Caimi (nata il 10 agosto 1869 a Corfù, coniuge di Maimon Vivante) fu arrestata a Trieste nel gennaio 1944, detenuta alla Risiera di San Sabba, deportata ad campo di concentramento di Auschwitz e gassata immediatamente dopo l'arrivo il 2 febbraio 1944.[7] La stessa sorte soffriranno i suoi zii Sabino Benzion Vivante (nato 1899) e Leone Vivante (nato 1903), peró quattro mesi più tardi.[8][9] Anche sua madre e tre sorelle venivano assassinate durante l'Olocausto. Potevano sopravvivere il padre e la sorella Diamantina.[10]
Moise Vivante nacque il 20 ottobre 1925 a Trieste. Suoi genitori erano Zaccaria Vivante (1891-1958) e Sarina Salonicchio (vedi sopra). Aveva quattro sorelle, Giulia, Ester, Enrichetta e Diamantina. Fu arrestato a Trieste al 17 dicembre 1943, gettato nel carcere di Trieste e deportato al | ||
Trieste, Piazza della Borsa, 4 45.649912°N 13.769687°E |
QUI ABITAVA
ERNESTO MARCHERIA NATO 1898 ARRESTATO 3.11.1943 DEPORTATO 1943 ASSASSINATO 2.5.1944 AUSCHWITZ |
campo di sterminio di Auschwitz con il convoglio n. 21T. Il treno raggiungeva la sua destinazione al 11 dicembre 1943. Ernesto Marcheria otteneva il numero di matricola 168010. Non è sopravvissuto alla Shoah. Fu assassinato dal regime nazista il 2 maggio 1944.
Anche la moglie e il figliolo Raffaele furono assassinati. Gli altri tre figli potevano sopravvivere.[11][12]
Ernesto Marcheria, secondo CDEC Marcaria, nacque il 23 marzo 1898 a Trieste. Era il figlio di Giacomo Marcaria e Ida Marcaria. Divenne macellaio e si sposò con Anna Nacson (vedi sopra). La coppia aveva quattro figli, prima due ragazzi, Giacomo e Raffaele, poi due ragazze, Ida e Stella (tutti vedi sotto). Tutta la famiglia fu arrestata innocentemente a Trieste il 3 novembre 1943. Venivano detenuti al carcere di Trieste. Il 7 dicembre 1943 tutta la famiglia fu deportata nel | ||
Trieste, Piazza della Borsa, 4 45.649912°N 13.769687°E |
QUI ABITAVA
GIACOMO MARCHERIA NATO 1926 ARRESTATO 3.11.1943 DEPORTATO 1943 AUSCHWITZ DACHAU LIBERATO |
campo di sterminio di Auschwitz con il convoglio del 7 dicembre 1943 partito da Trieste. Otteneva il numero di matricola 70412. È sopravvissuta alla Shoah cosí come le sorelle.[13][14]
I genitori ed il fratello Raffaele sono stati assassinati ad Auschwitz.
Giacomo Marcheria, secondo CDEC Marcaria, nacque a Trieste il 21 ottobre 1926. Era il figlio di Ernesto Marcheria e Anna Nacson. Aveva due sorelle e un fratell. Fu arrestata il 3 novembre 1943 a Trieste insieme con tutta la famiglia e deportata nel | ||
Trieste, Piazza della Borsa, 4 45.649912°N 13.769687°E |
QUI ABITAVA
IDA MARCHERIA NATA 1929 ARRESTATA 3.11.1943 DEPORTATA 1943 AUSCHWITZ RAVENSBRÜCK LIBERATA |
campo di sterminio di Auschwitz con il convoglio del 7 dicembre 1943 partito da Trieste. Otteneva il numero di matricola 70412. È sopravvissuta alla Shoah cosí come la sorella e uno dei fratelli.[15][16]
I genitori ed il fratello Raffaele sono stati assassinati ad Auschwitz.
Ida Marcheria, secondo CDEC Marcaria, nacque a Trieste il 13 agosto 1929. Era la figlia di Ernesto Marcheria e Anna Nacson. Aveva una sorella e due fratelli. Fu arrestata il 3 novembre 1943 a Trieste insieme con tutta la famiglia e deportata nel | ||
Trieste, Piazza della Borsa, 4 45.649912°N 13.769687°E |
QUI ABITAVA
RAFFAELE MARCHERIA NATO 1927 ARRESTATO 3.11.1943 DEPORTATO 1943 ASSASSINATO AUSCHWITZ |
campo di sterminio di Auschwitz con il convoglio n. 21T. Il treno raggiungeva la sua destinazione al 11 dicembre 1943. Raffaele Marcheria otteneva il numero di matricola 168012. Non è sopravvissuto alla Shoah. Fu assassinato dal regime nazista il 1 maggio 1944.[17][18]
Anche i genitori furono assassinati ad Auschwitz. Il fratello e le sorelle potevano sopravvivere.
Raffaele Marcheria, secondo CDEC Marcaria, nacque il 19 dicembre 1927 a Trieste. Era il figlio di Ernesto Marcheria e di Anna Nacson (vedi sopra). Aveva un fratello maggiore, Giacomo (vedi sopra), e due sorelle minore, Ida (vedi sopra) e Stella (vedi sotto). Tutta la famiglia fu arrestata innocentemente a Trieste il 3 novembre 1943. Venivano detenuti al carcere di Trieste. Il 7 dicembre 1943 tutta la famiglia fu deportata nel | ||
Trieste, Piazza della Borsa, 4 45.649912°N 13.769687°E |
QUI ABITAVA
STELLA MARCHERIA NATA 1930 ARRESTATA 3.11.1943 DEPORTATA 1943 AUSCHWITZ RAVENSBRÜCK LIBERATA |
campo di sterminio di Auschwitz con il convoglio del 7 dicembre 1943 partito da Trieste. Otteneva il numero di matricola 70413. È sopravvissuta alla Shoah cosí come la sorella e uno dei fratelli.[19][20]
I genitori ed il fratello Raffaele sono stati assassinati ad Auschwitz.
Stella Marcheria, secondo CDEC Marcaria, nacque a Trieste il 14 dicembre 1930. Era la figlia di Ernesto Marcheria e Anna Nacson. Aveva una sorella e due fratelli. Fu arrestata il 3 novembre 1943 a Trieste insieme con tutta la famiglia e deportata nel | ||
Trieste, Piazza della Borsa, 4 45.649912°N 13.769687°E |
QUI ABITAVA
ANNA NACSON MARCHERIA NATA 1903 ARRESTATA 3.11.1943 DEPORTATA 1943 ASSASSINATA 11.12.1943 AUSCHWITZ |
Corfù in Grecia. Era la figlia di Raffaele Nacson e Stella Dente. Coniugata con Ernesto Marcaria (vedi sotto). La coppia aveva quattro figli, i ragazzi Giacomo e Raffaele, le ragazze Ida e Stella (tutti vedi sotto). Tutta la famiglia fu arrestata a Trieste il 3 novembre 1943. Venivano detenuti al carcere di Trieste. Il 7 dicembre 1943 tutti furono deportati nel campo di sterminio di Auschwitz con il convoglio n. 21T. Il treno raggiungeva la sua destinazione all'11 dicembre 1943. Ernesto Marcheria otteneva il numero di matricola 168010. Non è sopravvissuta alla Shoah. Fu assassinato dal regime nazista in data ignoto.
Anche il marito e il figlio Raffaele furono assassinati. Gli altri tre figli potevano sopravvivere.[21][22]
Anna Nacson Marcheria, secondo CDEC Marcaria, nacque il 22 dicembre 1903 a | ||
Trieste, Piazza Giotti, 1 45.653788°N 13.77974°E |
QUI ABITAVA
EUGENIO GIACOBBE BERGER NATO 1867 ARRESTATO 20.8.1944 DEPORTATO AUSCHWITZ ASSASSINATO |
Pécs in Ungheria. Suoi genitori erano Giulio Berger e Regina Breuer. Dal 1890 visse a Trieste e nel 1921 divenne cittadino italiano. Suo domicilio fu in Via delle Aiuole, 4. Sposò una donna cattolica, Elvira Marcovich (nata il 23 settembre 1870, figlia di Anna Maria Marcovich (nata 1835 a Ragusa) e di Giovanni Ghisoli di Trieste). Sua moglie fu battezzata alla chiesa di Santa Maria Maggiore a Trieste pochi giorni dopo la nascita. La coppia ebbe un figlio, Bruno, nato nel 1905. Il figlio sposò una donna di Smirne, Carola Montanari née Goldstein di cittadinanza italiana dal 1918. Bruno Berger in seguito prese il nome di famiglia di sua moglie. La coppia aveva due figli, Alberto (vedi sotto) e Maura Montanari. La seconda moglie di Eugenio Berger era Adele Rumpler (vedi sotto). Il nipote Alberto Montanari di sette anni (vedi sotto) stava con la coppia quando furono arrestati tutte e tre il 20 agosto 1944 a Venezia. Venivano detenuti alla Risiera di San Sabba e poi deportati al campo di concentramento di Auschwitz. Nessuno di loro è sopravvissuto alla Shoah.[23][24]
Il pronipote Nathan Israel, assessore alla scuola della Comunità ebraica triestina, diceva durante la cerimonia della collocazione: «Oggi si chiude un cerchio non solo per la nostra famiglia ma anche per le generazioni future».[25]
Eugenio Giacobbe Berger nacque il 9 settembre 1867 a | ||
Trieste, Piazza Giotti, 1 45.653788°N 13.77974°E |
QUI ABITAVA
ALBERTO MONTANARI NATO 1936 ARRESTATO 20.8.1944 DEPORTATO AUSCHWITZ ASSASSINATO |
Venezia. Nonostante la vecchia coppia, Eugenio Giacobbe Berger (vedi sopra) ed Adele Rumpler Berger (vedi sotto), fu arrestata insieme al ragazzo il 20 agosto 1944. Venivano detenuti alla Risiera di San Sabba e poi deportati al campo di concentramento di Auschwitz. Nessuno dei tre è sopravvissuto alla Shoah.[26]
La vita dei genitori e della sorella Maura fu salvata grazie all'aiuto della famiglia Ordan che gli nascondevano.[27]
Alberto Montanari nacque il 10 novembre 1936 a Trieste. Suoi genitori, Bruno Montanari e Carola Goldstein, pensavono che fosse più sicuro per Alberto di vivere con la nonna ed il nonno a | ||
Trieste, Piazza Giotti, 1 45.653788°N 13.77974°E |
QUI ABITAVA
ADELE RUMPLER BERGER NATA 1879 ARRESTATA 20.8.1944 DEPORTATA AUSCHWITZ ASSASSINATA |
Budišov, oggi situato nella Repubblica Ceca. Suoi genitori erano Salomone Rumpler e Sofia Knoepfelmacher. Divenne la seconda moglie di Eugenio Berger (vedi sopra). Il nipote Alberto Montanari di sette anni (vedi sopra) stava con la coppia quando furono arrestati tutte e tre il 20 agosto 1944. Venivano detenuti alla Risiera di San Sabba e poi deportati al campo di concentramento di Auschwitz. Nessuno di loro è sopravvissuto alla Shoah.[24][28]
Adele Rumpler Berger nacque il 13 febbraio 1879 a | ||
Trieste, Via San Francesco, 19 (davanti alla Sinagoga) 45.653442°N 13.779698°E |
QUI LAVORAVA
CARLO NATHAN MORPURGO NATO 1890 ARRESTATO 20.1.1944 DEPORTATO ASSASSINATO 4.11.1944 AUSCHWITZ |
campo di sterminio di Auschwitz. Lì arrivo cinque giorni dopo e lì fu assassinato dal regime Nazista al 4 novembre 1944.[29]
Carlo Nathan Morpurgo era il figlio di Giacomo Morpurgo e Giuseppina Gentilli. Nacque a Trieste il 24 agosto 1890. Fu arrestato il 20 gennaio 1944 a Trieste, prima detenuto al carcere di Trieste e poi deportato il 2 settembre 1944 al Nella cerimonia durante la posa della pietra d'inciampo, Mauro Tabor diceva: "Morpurgo pagò con la vita l’aver aiutato i meno fortunati. Che il suo esempio sia luminoso oggi che i politici italiani rispolverano la parola “razza”". Il coro della scuola primaria Morpurgo intonava il canto salmico “Gam Gam”.[30] Sempre nel 2018, l'architetto Andrea Morpurgo ha pubblicato un catalogo in inglese e sloveno col titolo Morpurgi, i discendenti degli ebrei di Maribor. Fu edito dal centro per il patrimonio culturale ebraico a Maribor.[31] | ||
29 gennaio 2019 | Trieste, Via del Monte, 1 | QUI ABITAVA
GINA DUBINSKY NATA 1918 ARRESTATA 30.11.1943 AUSCHWITZ ASSASSINATA 26.2.1944 |
Shoah. Padre e figlia furono arrestati il 30 novembre 1943 e detenuti nel carcere di Macerata. La figlia fu separata dal padre. Venne trasferita al campo di Fossoli e poi deportata al campo di concentramento di Auschwitz con il convoglio n. 08, partendo da Fossoli il 22 febbraio 1944 ed arrivando ad Auschwitz il 26 febbraio 1944. Lì fu assassinata immediatamente dopo l'arrivo.[32][33]
Anche suoi genitoti furono assassinati nel corso della Shoah. Il padre morì ad Auschwitz, la madre in luogo ignoto. Nel cimitero ebraico di Linz una lapide commemora le tre vittime.[34]
Regina Selde Dubinsky, detta Gina, nacque a Linz il 17 aprile 1918. Era la figlia di Saul Dubinsky e Ljuba Strilzov (vedi sotto). Tutta la famiglia fu estinta durante la | |
Trieste, Via del Monte, 1 | QUI ABITAVA
LJUBA STRILZOV DUBINSKY NATA 1887 DEPORTATA AUSCHWITZ ASSASSINATA |
Ekaterinoslav in Russia il 1 giugno 1887. Era la figlia di Abramo Strilzo. Si sposò con Saul Dubinsky (vedi sotto). La coppia aveva almeno una figlia, Gina (vedi sopra). Tutte e tre furono arrestati e deportati. La famiglia non è sopravvissuta alla Shoah. La coppia Dubinsky morì in data ignota. Il marito fu assassinato ad Auschwitz, Ljuba Strilzov in luogo ignoto.[32][35]
La figlia fu assassinata dal regime nazista ad Auschwitz 26 febbraio 1944. Nel cimitero ebraico di Linz una lapide commemora le tre vittime della Shoah.[36]
Ljuba Strilzov Dubinsky nacque a | ||
Trieste, Via del Monte, 1 | QUI ABITAVA
SAUL DUBINSKY NATO 1885 ARRESTATO 30.11.1943 DEPORTATO 1944 AUSCHWITZ ASSASSINATO |
Poltava in Ucraina il 25 agosto 1885. Suoi genitori erano Davide Dubinski e Ljuba Gleichenghans. Si sposò con Ljuba Strilzov (vedi sopra). La coppia aveva almeno una figlia, Gina (vedi sopra). Padre e figlia furono arrestati il 30 novembre 1943 e detenuti nel carcere di Macerata. La figlia fu separata dal padre e trasferita al campo di Fossoli. Venne deportata al campo di concentramento di Auschwitz con il convoglio n. 08, partendo da Fossoli il 22 febbraio 1944 ed arrivando ad Auschwitz il 26 febbraio 1944. La figlia fu assassinata dal regime nazista ad Auschwitz al giorno dell'arrivo. Saul Dubinsky fu deportato ad Auschwitz con il convoglio n. 09, partendo da Macerata il 5 aprile 1944 ed arrivando ad Auschwitz il 10 aprile 1944. Lì morì in data ignota.[37]
Anche la moglie non è sopravvissuta alla Shoah. Morì in data ignota, in luogo ignoto.[32] Nel cimitero ebraico di Linz una lapide commemora le tre vittime della Shoah.[36]
Saul Dubinsky nacque a | ||
Trieste, Via del Toro, 18 | QUI ABITAVA
DIAMANTINA BARNESTEIN NATA 1897 ARRESTATA 22.10.1943 DEPORTATA 1944 AUSCHWITZ ASSASSINATA |
Istanbul nel 1867, secondo la pietra d'inciampo. Non si sa nulla di questa signora, tranne che nel 1944 fu deportata ad Auschwitz e che non tornava mai più.
Nel cimitero ebraico di Trieste c'è una tomba per Stella Barnestein (morta il 10 aprile 1964) e per Daniele Barnestein (morto il 12 ottobre 1977). Sulla lapide Diamantina Barnestein è menzionata in una riga, con l'indicazione che fu deportata nel 1944.[38]
Diamantina Barnestein nacque a | ||
Trieste, Via del Trionfo, 3 | QUI ABITAVA
MARCO MOISE MUSTACCHI NATO 1916 ARRESTATO 9.6.1944 DEPORTATO 1944 AUSCHWITZ SACHSENHAUSEN LANDSBERG AM LECH KAUFERING - DACHAU MORTO 15.5.1945 |
Corfù. Suoi genitori erano Sabato Mustacchi e Stameta Nacson. Era coniugato con Tina Sara Raseni. Fu arrestato dai nazisti a Trieste il 9 giugno 1944. Venne detenuto prima in un posto della polizia fascista, poi al Carcere del Coroneo di Trieste. Fu deportato al campo di concentramento di Auschwitz il 21 giugno 1944. Arrivò dopo cinque giorni e sopravvisse la selezione, per fare lavori forzarti. Fu trasferito al campo di concentramento di Sachsenhausen nel agosto dello stesso anno. Sua matricola lì era 111244. Il 14 novembre 1944 fu trasferito di nuovo, questa volta al campo di concentramento di Dachau. Lì, sua matricola era 127948. Dopo tre giorni fu mandato a Kaufering 11, un sottocampo di Dachau nei pressi di Landsberg am Lech, dove le condizioni di lavoro erano inumane. La mancanza di vestiti e di cibo e la catastrofica situazione abitativa facevano sì che molti dei detenuti si ammalino e muoiano. Anche Marco Moise Mustacchi divenne molto malato. Ha ancora sperimentato la liberazione del campo da parte delle truppe americane, ma morì il 15 maggio 1945.[39]
Fu prima sepolto nel Cimitero comunale di Dachau, tomba n. 104. Pero fu riesumato e traslato al Cimitero militare italiano di Monaco di Baviera (Waldfriedhof) l'8 novembre 1957, riquardo 4, fila 9, tomba 39.
Marco Moisè Mustacchi, detto Keto oppure Da Marchetto, nacque a Trieste il 28 luglio 1916 da una famiglia ebrea di | ||
Trieste, Via di Torre Bianca, 22 | QUI ABITAVA
GINO PARIN (POLLACK) NATO 1876 ARRESTATO DEPORTATO 1944 BERGEN-BELSEN ASSASSINATO 9.6.1944 |
Federico Guglielmo Jehuda Pollack, nome d'artista: Gino Parin, figlio di Lodovico Pollack e Berta Glass, nacque a Trieste il 25 agosto 1876. Divenne un assai famoso pittore con mostre in Germania, Austria e Italia. Malgrado la sua cittadinanza svizzera, fu perseguitato dal regime nazista per motivi razziali. Venne arrestato in luogo ignoto, detenuto al campo di Fossoli e deportato nel campo di concentramento di Bergen-Belsen con il convoglio n.11, partendo da Fossoli il 16 maggio 1944 e arrivando a Bergen-Belsen il 20 maggio 1944. Non è sopravvissuto alla Shoah. Venne assassinato il 9 giugno 1944.[40]
Era sposato con l'artista Ella Auler (1875-1972). La coppia aveva un figlio, Edgar Parin d'Aulaire (1898-1986). Si separavano quando il figlio aveva sei anni. Il figlio emigrava negli Stati Uniti già negli anni 1920 e divenne un illustratore per libri per bambini.
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Trieste, Via Filzi, 17 | QUI ABITAVA
GISELLA HAFFNER NATA 1876 ARRESTATA 20.1.1944 DEPORTATA AUSCHWITZ ASSASSINATA 2.2.1944 |
Jászberény il 28 aprile 1876. Fu arrestata a Trieste il 20 gennaio 1944, detenuta nella risiera di San Sabba a Trieste e deportata nel campo di sterminio di Auschwitz con il convoglio n. 23T, partendo da Trieste al 28 gennaio 1944 e arrivando ad Auschwitz il 2 febbraio 1944. Non è sopravvissuta alla Shoah. Fu assassinata immediatamente dopo il suo arrivo.[41]
Gisella Haffner era la figlia di Giacomo Haffner e Emilia Forti. Nacque in Ungheria a | ||
Trieste, Via Palladio, 1 | QUI ABITAVA
BICE ROSSI MAESTRO NATA 1879 ARRESTATA 28.7.1944 DEPORTATA AUSCHWITZ ASSASSINATA 3.8.1944 |
Risiera di San Sabba a Trieste. Sono stati deportati al campo di sterminio di Birkenau con il convoglio n. 33T, partendo da Trieste il 31 luglio 1944 e arrivando ad Auschwitz-Birkenau il 3 agosto 1944. Non sono sopravvissuti alla Shoah. Immediatamente dopo l'arrivo furono assassinati.[42]
Tre giorni dopo la sua sorella arrivò anche Gino Rossi ad Auschwitz, con il convoglio da Torino. Anche lui fu assassinato immediatamente dopo l'arrivo in una camera a gas.[43]
Bice Rossi Maestro (Venezia, 1879 – Auschwitz, 1944) era la figlio di Pellegrino Rossi e Estella Maestro. Aveva almeno un fratello, Gino Rossi (nato a Venezia il 18 agosto 1884). Si sposava con Salomone Akivà Maestro (vedi sotto). La coppia anziana fu arrestata a Padova il 28 luglio 1944 e detenuta nella | ||
Trieste, Via Palladio, 1 | QUI ABITAVA
SALOMONE CARLO MAESTRO NATO 1866 ARRESTATO 28.7.1944 DEPORTATO AUSCHWITZ ASSASSINATO 3.8.1944 |
Fiume il 19 settembre 1866. Suoi genitori erano Netaniel Maestro e Giulia Maestro. Si sposava con Bice Rossi (vedi sopra). La coppia anziana fu arrestata a Padova il 28 luglio 1944 e detenuta nella Risiera di San Sabba a Trieste. Sono stati deportati al campo di sterminio di Birkenau con il convoglio n. 33T, partendo da Trieste il 31 luglio 1944 e arrivando ad Auschwitz-Birkenau il 3 agosto 1944. Non sono sopravvissuti alla Shoah. Immediatamente dopo l'arrivo furono assassinati.[44]
Salomone Akivà Maestro detto Carlo nacque a | ||
Trieste, Via Petrarca, 5 | QUI ABITAVA
ENRICO LÖWY NATO 1876 ARRESTATO 8.8.1944 DEPORTATO AUSCHWITZ ASSASSINATO 1944 |
risiera di San Sabba. Fu deportato nel campo di sterminio di Auschwitz. Non è sopravvissuto alla Shoah.[45]
Anche sua figlia fu assassinata dal regime nazista. Morì il 3 dicembre 1944 ad Auschwitz.
Enrico Löwy nacque a Trieste l' 8 marzo 1876. Era il figlio di Edoardo Loewy e Marianna Brisciak. Coniugato con Ernesta Majonica. La coppia aveva almeno una figlia, Lidia, nata nel 1901. Fu arrestato a Trieste l'8 agosto 1944 e detenuto nella | ||
Trieste, Via Petrarca, 5 | QUI ABITAVA
LIDIA LÖWY NATA 1901 ARRESTATA 21.6.1944 DEPORTATA AUSCHWITZ ASSASSINATA 3.12.1944 |
risiera di San Sabba. Fu deportato nel campo di sterminio di Auschwitz. Non è sopravvissuta alla Shoah. Fu assassinata il 3 dicembre 1944 ad Auschwitz.[46]
Anche suo padre fu assassinata dal regime nazista.
Lidia Löwy nacque a Trieste l' 8 dicembre 1901. Era la figlia di Enrico Löwy e Ernesta Majonica. Fu arrestata a Trieste il 21 giugno 1944 e detenuta nella | ||
Trieste, Via Petronio, 19 | QUI ABITAVA
LAZZARO BELLELI NATO 1906 ARRESTATO 19.11.1943 DEPORTATO 1943 AUSCHWITZ ASSASSINATO |
Alessandria d'Egitto il 10 giugno 1906. Era il figlio di Pietro Belleli (nato a Corfù il 27 aprile 1883) e Alessandra Cantoni (nata a Alessandria d'Egitto il 22 aprile 1885). Si sposava con Maria Pugliese. Fu arrestato a Trieste il 19 novembre 1943. il giorno seguente anche la madre e il padre furono arrestati. Tutti e tre furono detenuti nel carcere di Trieste e deportati al campo di sterminio di Birkenau con il convoglio n. 21T, partendo da Trieste il 7 dicembre 1943 e arrivando ad Auschwitz-Birkenau il 11 dicembre 1943. Nessuno di loro è sopravvissuto alla Shoah. Il padre fu assassinato immediatamente dopo la selezione. Della madre e di Lazzaro Belleli non sei sa ne la data ne il luogo dell'omicidio.
Anche lo zio Moisè Belleli (nato a Corfù il 7 settembre 1897), il fratello del suo padre, venne assassinato ad Auschwitz. Il figlio di Moisè, anch'egli chiamato Lazzaro (nato a Trieste il 1º dicembre 1925), fu deportato nel campo di concentramento di Golling. È sopravvissuto.
Lazzaro Belleli nacque a | ||
Trieste, Via Valdirivo, 42 | QUI ABITAVA
GUIDO MAESTRO NATO 1875 ARRESTATO 28.7.1944 DEPORTATO AUSCHWITZ ASSASSINATO 3.8.1944 |
Fiume il 28 ottobre 1875. Era il figlio di Michele Maestro e Anna Janni. Si sposava con Vittoria Tommasini. Fu arrestato a Padova (Padova). Fu detenuto nella Risiera di San Sabba a Trieste. Venne deportato nel campo di sterminio di Auschwitz con il convoglio n. 33T, partendo da Trieste il 31 luglio 1944 e arrivando ad Auschwitz il 3 agosto 1944. Non è sopravvissuto alla Shoah. È stato assassinato immediatamente dopo la selezione al giorno del suo arrivo.[47]
Guido Maestro nacque a | ||
21 gennaio 2020 | Trieste, Piazza Cavana, 6 | QUI ABITAVA
DIAMANTINA ISRAEL MISAN NATA 1913 ARRESTATA 26.11.1943 DEPORTATA 1943 AUSCHWITZ ASSASSINATA |
[1] (Trieste, 1913 – Auschwitz, data ignota)
Diamantina Israel Misan | |
Trieste, Via Domenico Rossetti, 43 | QUI ABITAVA
ENRICHETTA ALPRON NATA 1866 ARRESTATA 20.2.1944 DEPORTATA 1944 AUSCHWITZ ASSASSINATA |
Enrichetta Alpron (Trieste, 1866 - Auschwitz, data ignota) | ||
Trieste, Via Domenico Rossetti, 43 | QUI ABITAVA
ERNESTO ALPRON NATO 1873 ARRESTATO 20.2.1944 DEPORTATO 1944 AUSCHWITZ ASSASSINATO |
Ernesto Alpron (Trieste, 1873 - Auschwitz, data ignota) | ||
Trieste, Via Giulia, 26 | QUI ABITAVA
DANIELE ISRAEL NATO 1910 ARRESTATO 30.12.1943 DEPORTATO 1944 AUSCHWITZ ASSASSINATO |
Daniele Israel (1910–1944) | ||
Trieste, Via Giulia, 26 | QUI ABITAVA
REBECCA ENRICHETTA NACSON NATA 1900 ARRESTATA 2.6.1944 DEPORTATA 1944 AUSCHWITZ LIBERATA |
Rebecca Enrichetta Nacson (1900-) | ||
Trieste, Via Giulia, 26 | QUI ABITAVA
STELLA NACSON BISSON NATA 1891 ARRESTATA 30.12.1943 DEPORTATA 1944 AUSCHWITZ ASSASSINATA 7.9.1944 |
Stella Nacson Bisson (1891-1944) | ||
Trieste, Via Giulia, 26 | QUI ABITAVA
VITTORIO ZADOCK BISSON NATO 1891 ARRESTATO 30.12.1943 DEPORTATO 1944 AUSCHWITZ ASSASSINATO |
Vittorio Zadock Bisson (1891–1944/1945) | ||
Trieste, Via Giuseppe Vidali, 8 | QUI ABITAVA
ALLEGRA ACCO SEMO NATA 1895 ARRESTATA 4.12.1943 DEPORTATA 1943 AUSCHWITZ ASSASSINATA |
Allegra Acco Semo | ||
Trieste, Via Giuseppe Vidali, 8 | QUI ABITAVA
ANNA ANITA SEMO NATA 1930 ARRESTATA 4.12.1943 DEPORTATA 1943 AUSCHWITZ ASSASSINATA |
Anna Anita Semo | ||
Trieste, Via Giuseppe Vidali, 8 | QUI ABITAVA
ESTER SEMO NATA 1927 ARRESTATA 4.12.1943 DEPORTATA 1943 AUSCHWITZ ASSASSINATA |
Ester Semo (1927–1943, 1944 o 1945) | ||
Trieste, Via Giuseppe Vidali, 8 | QUI ABITAVA
GIULIANA LILLY SEMO NATA 1923 ARRESTATA 4.12.1943 DEPORTATA 1943 AUSCHWITZ ASSASSINATA |
Giuliana Lilly Semo (1923–1943, 1944 o 1945) | ||
Trieste, Via Giuseppe Vidali, 8 | QUI ABITAVA
LEONE SEMO NATO 1887 ARRESTATO 4.12.1943 DEPORTATO AUSCHWITZ ASSASSINATO 11.12.1943 |
Leone Semo (1887–1943) | ||
Trieste, Via Ireneo della Croce, 5 | QUI ABITAVA
CLEMENTINA TOSI PAGANI NATA 1884 ARRESTATA 29.4.1944 DETENUTA CARCERE DEL CORONEO RISIERA DI SAN SABBA ASSASSINATA 26.9.1944 |
Clementina Tosi Pagani (1884–1944) | ||
Trieste, Via Santa Caterina, 7 | GIUSEPPE
GOLDSCHMIED NATO 1861 ARRESTATO 6.10.1944 DEPORTATO AUSCHWITZ ASSASSINATO 1944 |
Giuseppe Goldschmied (1861-1944) | ||
Trieste, Via Santa Caterina, 7 | QUI ABITAVA
LIVIO OLDSCHMIED NATO 1913 ARRESTATO 29.2.1944 DEPORTATO AUSCHWITZ ASSASSINATO 1944 |
Livio Goldschmied (1913-1944) | ||
Trieste, Via Santa Caterina, 7 | SAMUELE
GOLDSCHMIED NATO 1864 ARRESTATO 6.10.1944 DEPORTATO AUSCHWITZ ASSASSINATO 1944 |
Samuele Goldschmied (1864-1944) | ||
Trieste, Via Santa Caterina, 7 | QUI ABITAVA
ADA FRANKEL GOLDSCHMIED NATA 1889 ARRESTATA 29.2.1944 DEPORTATA AUSCHWITZ ASSASSINATA 10.4.1944 |
Ada Frankel Goldschmied (1889-1944) | ||
Trieste, Via Santa Caterina, 7 | STEFY
GOLDSCHMIED ERBER NATA 1886 ARRESTATA 15.5.1944 DEPORTATA AUSCHWITZ ASSASSINATA 31.12.1944 |
Stefy Goldschmied Erber (1886-1944) | ||
Trieste, Via Santa Caterina, 7 | PAOLA ROSENTHAL
GOLDSCHMIED NATA 1870 ARRESTATA 6.11.1944 DEPORTATA DESTINO SCONOSCIUTO |
Paola Rosenthal Goldschmied (1870-1944/45) | ||
Trieste, Via Udine, 22 | QUI ABITAVA
ALBERTO GOETZL NATO 1877 ARRESTATO 29.10.1943 DEPORTATO AUSCHWITZ ASSASSINATO 11.12.1943 |
Alberto Goetzl | ||
Trieste, Via Udine, 22 | QUI ABITAVA
AMALIA WEISS GOETZL NATA 1887 ARRESTATA 29.10.1943 DEPORTATA 1943 AUSCHWITZ ASSASSINATA |
Amalia Weiss Goetzl (1887–1943/1945) | ||
28 gennaio 2021 | Trieste, Piazza Virgilio Giotti, 1 | QUI ABITAVA
ENRICO ALMAGIÀ NATO 1878 ARRESTATO 29.10.1943 DEPORTATO AUSCHWITZ ASSASSINATO 11.12.1943 |
Enrico Almagià (1878-1943) | |
Trieste, Piazza Virgilio Giotti, 1 | QUI ABITAVA
GIUSEPPINA JESURUM NATA 1869 ARRESTATA 2.11.1943 DEPORTATA 1944 AUSCHWITZ ASSASSINATA 12.1.1944 |
Giuseppina Jesurum (1869–1944) | ||
Trieste, Via Antonio Pacinotti, 5 | QUI ABITAVA
VINCENZO GIGANTE NATO 1901 ARRESTATO 21.9.1944 DETENUTO CARCERE DEL CORONEO RISIERA DI SAN SABBA ASSASSINATO 22.11.1944 |
Vincenzo Gigante (1901–1944)
| ||
Trieste, Via Bartolomeo Biasoletto, 18 | QUI ABITAVA
MARIO LEVI NATO 1885 ARRESTATO 4.6.1944 DEPORTATO AUSCHWITZ ASSASSINATO |
Mario Levi (1885-1944/45) | ||
Trieste, Via della Cattedrale, 14 | QUI ABITAVA
SAMUELE LEVI NATO 1903 ARRESTATO 20.6.1944 DEPORTATO 1944 AUSCHWITZ DACHAU - KAUFERING ASSASSINATO 19.3.1945 |
Samuele Levi (1903-1945) | ||
Trieste, Via dell'Eremo, 71 | QUI ABITAVA
ALBERTO LEVI NATO 1876 ARRESTATO 10.6.1944 DEPORTATO AUSCHWITZ ASSASSINATO 25.6.1944 |
Alberto Levi (1876-1944) | ||
Trieste, Via Roma, 17 | QUI ABITAVA
ZOE RUSSI NATA 1905 ARRESTATA 12.11.1943 DEPORTATA 1944 AUSCHWITZ ASSASSINATA |
Zoe Russi (1905–1944/45) | ||
Trieste, Via Ruggero Timeus, 14 | QUI ABITAVA
ANNA ISRAEL ISRAEL NATA 1915 ARRESTATA 26.11.1943 DEPORTATA 1943 AUSCHWITZ ASSASSINATA |
Anna Israel Israel (1915–um 1944) | ||
Trieste, Via Ruggero Timeus, 14 | QUI ABITAVA
ISACCO GINO ISRAEL NATO 11.8.1942 ARRESTATO 26.11.1943 DEPORTATO 1943 AUSCHWITZ ASSASSINATO |
Isacco Gino Israel (1942–1943, 1944 o 1945) | ||
Trieste, Via XXX Ottobre, 5 | QUI ABITAVA
DAVIDE CESANA NATO 1916 ARRESTATO 29.10.1944 DEPORTATO 1943 AUSCHWITZ BUCHENWALD MORTO 29.4.1945 |
Davide Cesana (1916–1945) | ||
Trieste, Via XXX Ottobre, 5 | QUI ABITAVA
GIACOMO CESANA NATO 1914 ARRESTATO 11.6.1944 DEPORTATO 1944 AUSCHWITZ MAUTHAUSEN-GUSEN ASSASSINATO 3.2.1945 |
Giacomo Cesana (1914–1945) | ||
Trieste, Via XXX Ottobre, 5 | QUI ABITAVA
RACHELE CESANA NATA 1919 ARRESTATA 29.10.1943 DEPORTATA AUSCHWITZ ASSASSINATA 11.12.1943 |
Rachele Cesana (1919–1943) | ||
Trieste, Via XXX Ottobre, 5 | QUI ABITAVA
LUCIA ISRAEL CESANA NATA 1889 ARRESTATA 29.10.1943 DEPORTATA AUSCHWITZ ASSASSINATA 11.12.1943 |
Lucia Israel Cesana (1889–1943) | ||
10 gennaio 2022 | Trieste, Campo San Giacomo, 11 | QUI ABITAVA
LEONE LAZZARO WANDEL NATO 1886 ARRESTATO 31.1.1945 DEPORTATO RAVENSBRÜCK BERGEN-BELSEN ASSASSINATO |
Leone Lazzaro Wandel (1886–1945) | |
Trieste, Largo Ugo Mioni, 1 | QUI ABITAVA
ABRAMINO SALONICCHIO NATO 1896 ARRESTATO 24.11.1943 DEPORTATO AUSCHWITZ ASSASSINATO |
Abramino Salonicchio (1896–1943/45) | ||
Trieste, Salita al Promontorio, 19 | QUI ABITAVA
ELISA HERING NATA 1902 ARRESTATA 23.10.1944 DEPORTATA AUSCHWITZ ASSASSINATA |
Elisa Hering (Trieste, 1902 – Auschwitz, data ignota) | ||
Trieste, Salita al Promontorio, 19 | QUI ABITAVA
VITTORIO HERING NATO 1906 ARRESTATO 28.10.1944 DEPORTATO 1945 RAVENSBRÜCK DACHAU LIBERATO |
Vittorio Hering (Trieste, 1906 – ) | ||
Trieste, Via Carlo Ghega, 3 | QUI ABITAVA
ROBERTO MOISÈ FINZI NATO 1881 ARRESTATO 19.3.1944 INTERNATO FOSSOLI DEPORTATO AUSCHWITZ ASSASSINATO 23.5.1944 |
Robert Moisè Finzi (1881–1944) | ||
Trieste, Via Carlo Ghega, 3 | QUI ABITAVA
ADELE GENTILOMO FINZI NATA 1883 ARRESTATA 19.3.1944 INTERNATA FOSSOLI DEPORTATA AUSCHWITZ ASSASSINATA 23.5.1944 |
Adele Gentilomo Finzi (1883–1944) | ||
Trieste, Via Cesare Battisti, 26 | QUI ABITAVA
LINA STEINDLER REVERE NATA 1866 ARRESTATA 19.12.1943 DEPORTATA 1944 AUSCHWITZ ASSASSINATA 12.1.1944 |
Lina Steindler Revere (1866–1944) | ||
Trieste, Via del Ponte, 7 | QUI ABITAVA
LUCIA ELIEZER NATA 1925 ARRESTATA 2.2.1945 DEPORTATA RAVENSBRÜCK BERGEN-BELSEN LIBERATA |
Lucia Eliezer (1925-) | ||
Trieste, Via della Madonna del Mare, 19 | QUI ABITAVA
DARIO DAVID OSMO NATO 1901 ARRESTATO 31.1.1944 INTERNATO FOSSOLI DEPORTATO AUSCHWITZ ASSASSINATO |
Dario David Osmo (1901-1944/45) | ||
Trieste, Via Domenico Rossetti, 17 | QUI ABITAVA
ELDA MAYER GREGO ROMANELLI NATA 1885 ARRESTATA 30.11.1943 DEPORTATA AUSCHWITZ ASSASSINATA |
Elda Mayer Grego Romanelli (1885–1943/45) | ||
Trieste, Via Gabriele Foschiatti, 11 | QUI ABITAVA
ELIA NACSON NATO 1922 ARRESTATO 30.11.1943 DEPORTATO 1944 AUSCHWITZ ASSASSINATO 7.5.1944 |
Elia Nacson (1922–1944) | ||
Trieste, Via San Francesco, 30 | QUI ABITAVA
FANNI LUST NATA 1903 ARRESTATA 29.10.1943 DEPORTATA AUSCHWITZ ASSASSINATA 11.12.1943 |
Fanni Lust (1903–1943) | ||
Trieste, Via San Francesco, 30 | QUI ABITAVA
ERMENEGILDA TEDESCHI LUST NATA 1867 ARRESTATA 29.10.1943 DEPORTATA AUSCHWITZ ASSASSINATA 9.12.1943 DURANTE IL TRASPORTO |
Ermenegilda Tedeschi Lust (1867–1943) | ||
Trieste, Via San Maurizio, 8 | QUI LAVORAVA
CARLO CALZI (KALC) NATO 1904 ARRESTATO 10.12.1943 DEPORTATO 1944 DACHAU NATZWEILER-STRUTHOF ASSASSINATO 19.7.1944 |
Carlo Calzi (Kalc) | ||
Trieste, Via San Maurizio, 8 | QUI LAVORAVA
FRANCESCO GREGORI (GRGIČ) NATO 1905 ARRESTATO 10.12.1943 DEPORTATO 1944 DACHAU ASSASSINATO 26.4.1945 |
Francesco Gregori (Grgič) (1905-1945) | ||
Trieste, Via San Maurizio, 8 | QUI LAVORAVA
ANGELO MATTEONI NATO 1908 ARRESTATO 10.12.1943/ DEPORTATO 1944 DACHAU MAUTHAUSEN ASSASSINATO 25.4.1945 |
Angelo Matteoni | ||
Trieste, Via San Maurizio, 8 | QUI LAVORAVA
GIUSEPPE MOSETTI (MOZETIČ) NATO 1901 ARRESTATO 10.12.1943 DEPORTATO 1944 DACHAU NATZWEILER-STRUTHOF DACHAU MORTO 24.5.1945 |
Giuseppe Mosetti (Mozetič) | ||
Trieste, Via San Maurizio, 8 | QUI LAVORAVA
FRANCESCO RAUBER NATO 1900 ARRESTATO 10.12.1943 DEPORTATO 1944 DACHAU ASSASSINATO 30.12.1944 |
Francesco Rauber | ||
Trieste, Via San Maurizio, 8 | QUI LAVORAVA
GIOVANNI VREMEZ NATO 1881 ARRESTATO 10.12.1943 DEPORTATO 1944 DACHAU NATZWEILER-STRUTHOF ASSASSINATO 30.4.1944 |
Giovanni Vremez (1881–1944) | ||
Trieste, Via San Maurizio, 8 | QUI LAVORAVA
ERMIDIO ZULIANI NATO 1908 ARRESTATO 10.12.1943 ASSASSINATO |
Ermidio Zuliani (1908–1943/1945) | ||
25 gennaio 2022 | Trieste, Via Matteo Demenego e Pierluigi Rotta, 2 (Questura di Trieste) |
QUI FU PER SERVIZIO
GIOVANNI PALATUCCI NATO 1909 ARRESTATO FIUME DEPORTATO 1944 DACHAU ASSASSINATO 10.2.1945 |
Commissario
Giovanni Palatucci (1909-1945) | |
Trieste, Via Matteo Demenego e Pierluigi Rotta, 2 (Questura di Trieste) |
QUI ERA IN SERVIZIO
FELICIANO RICCIARDELLI NATO 1898 ARRESTATO 4.1.1944 DEPORTATO 1944 DACHAU LIBERATO |
Commissario [60]
Feliciano Ricciardelli (Montemarano, 1898 - Trieste, 1968) | ||
18 gennaio 2023 | Trieste, Viale XX Settembre, 26 | QUI INSEGNAVA
MAURA MORPURGO NATA 1908 ARRESTATA 2.12.1943 DEPORTATA 1944 AUSCHWITZ ASSASSINATA 6.2.1944 |
Maura Morpurgo | |
Trieste, Via Enea Silvio Piccolomini, 4 | QUI ABITAVA
EMMA LEVI NATA 1861 ARRESTATA 30.11.1943 DEPORTATA AUSCHWITZ ASSASSINATA |
Emma Levi | ||
Trieste, Via Raffaele Zovenzoni, 4 | QUI ABITAVA
ALESSANDRO REVERE NATO 1892 ARRESTATO 29.12.1943 DEPORTATO 1944 AUSCHWITZ ASSASSINATO |
Alessandro Revere | ||
Trieste, Via Luigi Ricci, 2 | QUI ABITAVA
DARIO DAVID ACCO NATO 1927 ARRESTATO 25.11.1943 DEPORTATO 1944 AUSCHWITZ ASSASSINATO 6.2.1944 |
Dario David Acco | ||
Trieste, Via dei Cunicoli, 7 | QUI ABITAVA
ELIO ADES NATO 1870 ARRESTATO 20.1.1944 DEPORTATO AUSCHWITZ ASSASSINATO 2.2.1944 |
Elio Ades | ||
Trieste, Viale XX Settembre, 87 | QUI ABITAVA
SALOMONE TIANO NATO 1915 ARRESTATO 26.2.1944 DEPORTATO 1944 AUSCHWITZ ASSASSINATO |
Salomone Tiano | ||
Trieste, Strada di Fiume, 499 | QUI ABITAVA
TUKAJ JE ŽIVELA DARINKA PIŠČANC (SLOVENKA) NATA/ROJENA 1921 ARRESTATA/ARETIRANA 1944 TRIESTE/TRST VILLA TRISTE ASSASSINATA/UMORJENA 22.3.1944 |
Darinka Piščanc | ||
Trieste, Piazza della Libertà | QUI SUONAVA
ROMANO HELD NATO 1927 ARRESTATO 1.5.1944 DEPORTATO 1944 DACHAU LIBERATO |
Romano Held | ||
Trieste, Via San Nicolò, 32 | QUI ABITAVA
ALFREDO LEVI NATO 1908 ARRESTATO 6.6.1944 INTERNATO BOLZANO DEPORTATO 1944 AUSCHWITZ KAUFERING-DACHAU ASSASSINATO 6.3.1945 |
Alfredo Levi | ||
Trieste, Via delle Ombrelle, 7 | QUI ABITAVA
LEONE VIVANTE NATO 1903 ARRESTATO 23.5.1944 DEPORTATO AUSCHWITZ ASSASSINATO 19.9.1944 |
Leone Vivante | ||
QUI ABITAVA
PACINA ISRAEL VIVANTE NATA 1907 ARRESTATA 23.5.1944 DEPORTATA 1944 AUSCHWITZ ASSASSINATA |
Pacina Israel Vivante | |||
QUI ABITAVA
ENRICHETTA VIVANTE NATA 1929 ARRESTATA 23.5.1944 DEPORTATA 1944 AUSCHWITZ ASSASSINATA |
Enrichetta Vivante | |||
QUI ABITAVA
FELICE VIVANTE NATO 1930 ARRESTAT0 23.5.1944 DEPORTATO 1944 AUSCHWITZ /ASSASINATO |
Felice Vivante | |||
QUI ABITAVA
DAVIDE VIVANTE NATO 1935 /ARRESTAT0 23.5.1944 DEPORTATO 1944 AUSCHWITZ ASSASSINATO |
Davide Vivante | |||
Trieste, Via Guido Reni, 6 | QUI ABITAVA
RENATO DUSE NATO 1893 ARRESTATO 26.7.1944 DEPORTATO 1944 DACHAU MAUTHAUSEN-MELK ASSASSINATO 24.1.1945 |
Renato Duse | ||
28 gennaio 2023 | Contovello / Kontovel, piazza davanti alla chiesa | NA KONTOVELU JE PREBIVAL
A CONTOVELLO ABITAVA DANILO DANEU ROJ./NATO 1914 DEPORTIRAN/DEPORTATO BUCHENWALD UMORJEN/ASSASSINATO 7.3.1945 |
Danilo Daneu, detto Č'mparjou, nato il 20 maggio 1914, si uni ai partigiani l'8 settembre 1943. Combattente della XIX Brigata Kosovel. Fu catturato e deportato nel campo di concentramento tedesco Buchenwald, dove morì il 7 marzo 1945. | |
NA KONTOVELU JE PREBIVALA
A CONTOVELLO ABITAVA MARIJA FRANKIČ ROJ./NATO 1902 DEPORTIRANA/DEPORTATA AUSCHWITZ UMORJENA/ASSASSINATA 10.3.1945 |
Marija Frankič, detta u'd Bolca, nata il 1º agosto 1902. I tedeschi la catturarono e la deportarono al campo di concentramento di Auschwitz, dove morì il 10 marzo 1945. | |||
NA KONTOVELU JE PREBIVAL
A CONTOVELLO ABITAVA EMIL ŠTOKA ROJ./NATO 1913 DEPORTIRAN/DEPORTATO DACHAU UMORJEN/ASSASSINATO 6.4.1945 |
Emil Štoka, detto z Dula, nato il 22 gennaio 1913. Si uni alla lotta partigiana e fu catturato dai tedeschi e portato nel campo di concentramento di Dachau, dove morì il 6 aprile 1945. | |||
NA KONTOVELU JE PREBIVAL
A CONTOVELLO ABITAVA VOJKO DANEU ROJ./NATO 1921 DEPORTIRAN/DEPORTATO BUCHENWALD UMORJEN/ASSASSINATO 31.12.1944 |
Vojko Daneu, detto Šiša, nato il 29 febbraio 1921, si uni alla lotta partigiana il 15 febbraio 1944. Era un combattente della XIX Brigata Kosovel. Fu catturato a Pliskovica il 13 giugno 1944 dopo una soffiata. Dapprima fu portato nel carcere dei Gesuiti, poi, il 29 giugno 1944 fu deportato in Germania, dove arrivò al campo di concentramento di Buchenwald il primo luglio 1944. Morì il 31 dicembre 1944. | |||
Prosecco / Prosek n. 2, davanti al Kulturni dom / Casa di cultura Prosek - Kontovel | NA PROSEKU JE PREBIVAL
A PROSECCO ABITAVA IVAN GUŠTIN ROJ./NATO 1910 DEPORTIRAN/DEPORTATO MAUTHAUSEN UMORJEN/ASSASSINATO 22.2.1945 |
Ivan Guštin nacque nel 1910. L’8 settembre 1943 si unì al I Battaglione Carso e successivamente alla II Brigata dell’Armata per la Sicurezza Nazionale. Venne internato a Mauthausen, dove morì il 22 febbraio 1945. | ||
NA PROSEKU JE PREBIVAL
A PROSECCO ABITAVA ALOJZ BADALIČ ROJ./NATO 1914 DEPORTIRAN/DEPORTATO DACHAU UMORJEN/ASSASSINATO 3.3.1945 |
Alojz Badalič nacque nel 1914. Nell’agosto del 1943 venne catturato e rinchiuso nel carcere triestino del Coroneo, dove rimase fino al 10 settembre 1943. Il 15 dicembre 1943 si unì alla lotta partigiana nelle file della II Brigata dell’Armata per la Sicurezza Nazionale del IX Corpo. Il 27 novembre 1944 venne catturato nei pressi di Sales e deportato nel campo di concentramento di Dachau - Leonberg, dove morì il 3 marzo 1945. | |||
NA PROSEKU JE PREBIVAL
A PROSECCO ABITAVA ALOJZ BAN ROJ./NATO 1890 DEPORTIRAN/DEPORTATO NEUENGAMME UMORJEN/ASSASSINATO 28.1.1945 |
Alojz Ban nacque nel 1890. Fu fondatore e presidente del 1º Comitato del Fronte di Liberazione di Prosecco. Successivamente si unì come informatore alla Brigata Srečko Kosovel. Nel novembre del 1944 venne catturato e deportato nel campo di concentramento di Neuengamme nei pressi di Amburgo, dove morì il 28 gennaio 1945. | |||
NA PROSEKU JE PREBIVAL
A PROSECCO ABITAVA KAREL BAN ROJ./NATO 1927 DEPORTIRAN/DEPORTATO DACHAU UMORJEN/ASSASSINATO 5.1.1945 |
Karel Ban nacque nel 1927. Il 5 maggio 1944 si unì alla XVIII Brigata Basovizza e ne divenne intendente. Il 27 novembre 1944 venne catturato e deportato nel campo di concentramento di Dachau, dove morì il 5 gennaio 1945. | |||
NA PROSEKU JE PREBIVAL
A PROSECCO ABITAVA IVAN GUŠTIN ROJ./NATO 1928 DEPORTIRAN/DEPORTATO BAUNMENHEIM UMORJEN/ASSASSINATO 11.4.1945 |
Ivan Guštin nacque nel 1928. Fu membro dell’organizzazione SKOJ di Prosecco. Nel 1944 si unì al I Battaglione Carso. Il 27 novembre 1944 venne catturato e deportato dapprima a Dachau e poi ad Augsburg, Pfersee e Baumenheim, dove morì l’11 aprile 1945. | |||
DANILO RUPEL
ROJ./NATO 14.2.1945 RAVENSBRÜCK UMORJEN/ASSASSINATO 28.2.1945 |
Danilo Rupel nacque il 14 febbraio 1945 nel blocco 32 del campo di concentramento di Ravensbrück, dove morì dopo quattordici giorni, il 28 febbraio 1945. | |||
Santa Croce / Križ, davanti al pozzo a fianco della chiesa principale, all'entrata del cimitero | V KRIŽU JE PREBIVAL
A SANTA CROCE ABITAVA DANILO SEDMAK ROJ./NATO 1904 DEPORTIRAN/DEPORTATO MAUTHAUSEN UMORJEN/ASSASSINATO 16.12.1941 |
Danilo Sedmak | ||
V KRIŽU JE PREBIVAL
A SANTA CROCE ABITAVA FRANC SEDMAK ROJ./NATO 1914 DEPORTIRAN/DEPORTATO DACHAU UMORJEN/ASSASSINATO 28.2.1945 |
Franc Sedmak | |||
Santa Croce / Križ, a destra dell'entrata della chiesetta di San Rocco | V KRIŽU JE PREBIVAL
A SANTA CROCE ABITAVA IVAN BOGATEC ROJ./NATO 1887 DEPORTIRAN/DEPORTATO MAUTHAUSEN UMORJEN/ASSASSINATO 21.1.1944 |
Ivan Bogatec | ||
V KRIŽU JE PREBIVAL
A SANTA CROCE ABITAVA FERDINAND DOVŠAK ROJ./NATO 1904 DEPORTIRAN/DEPORTATO MAUTHAUSEN UMORJEN/ASSASSINATO 27.2.1942 |
Ferdinand Dovšak | |||
V KRIŽU JE PREBIVAL
A SANTA CROCE ABITAVA ADOLF SEDMAK ROJ./NATO 1927 DEPORTIRAN/DEPORTATO BUCHENWALD UMORJEN/ASSASSINATO 25.7.1944 |
Adolf Sedmak |
Savogna d'Isonzo
[modifica | modifica wikitesto]Nel Comune di Savogna d'Isonzo le prime due pietre d'inciampo vengono posate il 26 gennaio 2022, dedicate a Jožef Ferfolja e Peter Uršič.[61]
San Dorligo della Valle / Dolina
[modifica | modifica wikitesto]La lista delle pietre d'inciampo del Comune di San Dorligo della Valle / Dolina contiene l'elenco delle pietre d'inciampo (in tedesco Stolpersteine) poste in San Dorligo della Valle / Dolina. Esse commemorano le vittime della persecuzione del regime nazista nell'ambito di un'iniziativa dell'artista tedesco Gunter Demnig estesa a tutta l'Europa.
Pietra d'inciampo | Cenni biografici | ||||
---|---|---|---|---|---|
Data di posa | Luogo di posa | Stolpersteine | Incisione | Traduzione | |
30 gennaio 2021 | Bagnoli della Rosandra / Boljunec, in piazza vicino alla fontanella 45°36′53.06″N 13°51′33.32″E |
TUKAJ JE PREBIVAL
AVGUSTIN SANCIN ROJEN 1902 PREGNAN 28.05.1944 RIŽARNA UMORJEN 12.12.1944 MAUTHAUSEN |
QUI ABITAVA
AVGUSTIN SANCIN NATO 1902 DEPORTATO 28.05.1944 RISIERA ASSASSINATO 12.12.1944 MAUTHAUSEN |
Avgustin Sancin | |
TUKAJ JE PREBIVALA
VIKTORIJA ŽERJAL SANCIN ROJENA 1919 PREGNANA 28.05.1944 UMORJENA 21.06.1944 RIŽARNA |
QUI ABITAVA
VIKTORIJA ŽERJAL SANCIN NATA 1919 DEPORTATA 28.05.1944 ASSASSINATA 21.06.1944 RISIERA |
Viktorija Žerjal Sancin | |||
TUKAJ JE PREBIVALA
MARIJA SLAVEC ROJENA 1912 PREGNANA 28.05.1944 UMORJENA 21.06.1944 RIŽARNA |
QUI ABITAVA
MARIJA SLAVEC NATA 1912 DEPORTATA 28.05.1944 ASSASSINATA 21.06.1944 RISIERA |
Marija Slavec | |||
29 settembre 2024 | Dolina, sopra la piazza, difronte al monumento ai caduti 45°36′01.71″N 13°51′33.72″E |
V DOLINI JE PREBIVALA
A SAN DORLIGO ABITAVA ALBINA PRAŠELJ JERCOG ROJ./NATA 1912 PREGNANA/DEPORTATA 1944 RIŽARNA UMORJENA/ASSASSINATA 30.11.1944 |
Albina Prašelj Jercog | ||
V DOLINI JE PREBIVALA
A SAN DORLIGO ABITAVA SAVA SANCIN ROJ./NATA 1920 PREGNANA/DEPORTATA 1944 RIŽARNA UMORJENA/ASSASSINATA 22.6.1944 |
Sava Sancin |
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Centro di documentazione ebraica contemporanea: Salonicchio, Alessandra, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 13 settembre 2018.
- ^ Centro di documentazione ebraica contemporanea: Vivante, Diamantina, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 12 settembre 2018.
- ^ Centro di documentazione ebraica contemporanea: Vivante, Enrichetta, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 13 settembre 2018.
- ^ Centro di documentazione ebraica contemporanea: Vivante, Ester, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 13 settembre 2018.
- ^ Centro di documentazione ebraica contemporanea: Vivante, Giulia, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 13 settembre 2018.
- ^ Centro di documentazione ebraica contemporanea: Vivante, Moisè, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 12 settembre 2018.
- ^ Centro di documentazione ebraica contemporanea: Caimi, Enrichetta, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 13 settembre 2018.
- ^ Centro di documentazione ebraica contemporanea: Vivante, Sabino Benzion, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 13 settembre 2018.
- ^ Centro di documentazione ebraica contemporanea: Vivante, Leone, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 13 settembre 2018.
- ^ Koschere Melange: Vivante Zaccaria / Vivante Familie - 24. November 1958 / Schoa-Opfer, consultato il 12 settembre 2018
- ^ CDEC Digital Library: Marcaria, Ernesto, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 3 novembre 2018.
- ^ I nomi della Shoah: Ernesto Marcaria, su nomidellashoah.it. URL consultato il 3 novembre 2018.
- ^ CDEC Digital Library: Marcaria, Giacomo, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 3 novembre 2018.
- ^ I nomi della Shoah: Giacomo Marcaria, su nomidellashoah.it. URL consultato il 3 novembre 2018.
- ^ CDEC Digital Library: Marcaria, Ida, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 3 novembre 2018.
- ^ I nomi della Shoah: Ida Marcaria, su nomidellashoah.it. URL consultato il 3 novembre 2018.
- ^ CDEC Digital Library: Marcaria, Raffaele, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 3 novembre 2018.
- ^ I nomi della Shoah: Raffaele Marcaria, su nomidellashoah.it. URL consultato il 3 novembre 2018.
- ^ CDEC Digital Library: Marcaria, Stella, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 3 novembre 2018.
- ^ I nomi della Shoah: Stella Marcaria, su nomidellashoah.it. URL consultato il 3 novembre 2018.
- ^ CDEC Digital Library: Nacson, Anna, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 3 novembre 2018.
- ^ I nomi della Shoah: Anna Nacson,, su nomidellashoah.it. URL consultato il 3 novembre 2018.
- ^ CDEC Digital Library: Berger, Eugenio, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 13 ottobre 2018.
- ^ a b Jewish Jesuits: Berger Eugenio, su sites.google.com. URL consultato il 5 giugno 2017. Lo stesso testo si trova in questo libro di Robert Aleksander Maryks: Pouring Jewish Water into Fascist Wine. Volume I: Untold Stories of (Catholic) Jews from the Archive of Mussolini’s Jesuit Pietro Tacchi Venturi. BRILL 2011, p. 49 e 50. Sono aggiunti i documenti del padre e del figlio per riconquistare la cittadinanza italiana. Alla fine del testo c'è scritto: "Eugenio’s son Bruno, with his eight-year-old son Alberto (b. 11/10/1936), followed their path." Quest'informazione non è corretta, Bruno Montanari è sopravvissuto alla Shoah.
- ^ Lilli Goriup: Lastre della memoria, i primi sedici nomi, Il Piccolo (Trieste), 24 gennaio 2018
- ^ Centro di documentazione ebraica contemporanea: Montanari, Alberto, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 5 giugno 2017.
- ^ La Nuova di Venezia e Mestre Linda Piron e Cesare Ordan sono "Giusti fra le nazioni", 15 maggio 2014
- ^ Centro di documentazione ebraica contemporanea: Rumpler, Adele, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 5 giugno 2017.
- ^ Centro di documentazione ebraica contemporanea: Morpurgo, Carlo Natan, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 14 settembre 2018.
- ^ Lilli Goriup: Lastre della memoria, i primi sedici nomi, 24 gennaio 2018
- ^ Andrea Morpurgo: Morpurgi, potomci mariborskih Judov / The Morpurgos, the descendants of the Maribor Jews, Center of Jewish Cultural Heritage - Synagogue Maribor, Maribor 2018
- ^ a b c Comunità ebraica di Trieste: PIETRE D’INCIAMPO Trieste 29 gennaio 2019, consultato il 7 febbraio 2019
- ^ CDEC Digital Library: Dubinski, Gina, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 7 febbraio 2019.
- ^ Find a Grave: Regina Selde "Gina" DUBINSKY, consultato il 7 febbraio 2019
- ^ CDEC Digital Library: Strilzov, Ljuba , su digital-library.cdec.it. URL consultato il 7 febbraio 2019.
- ^ a b Find a Grave: Saul Dubinsky, consultato il 7 febbraio 2019
- ^ CDEC Digital Library: Dubinski, Saul, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 7 febbraio 2019.
- ^ Koschere Melange: Barnestein Stella / Dabiele / Diamantina, consultato il 30 gennaio 2019
- ^ CDEC Digital Library: Mustacchi, Marco Moisè, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 29 gennaio 2018.
- ^ CDEC Digital Library: Pollack, Federico Guglielmo Jehuda, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 29 gennaio 2018.
- ^ CDEC Digital Library: Haffner, Gisella, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 6 febbraio 2019.
- ^ CDEC Digital Library: Rossi, Bice, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 30 gennaio 2019.
- ^ CDEC Digital Library: Rossi, Gino, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 30 gennaio 2019.
- ^ CDEC Digital Library: Maestro, Salomone Akibà, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 30 gennaio 2019.
- ^ CDEC Digital Library: Loewy, Enrico, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 6 febbraio 2019., con un ritratto fotografico
- ^ CDEC Digital Library: Loewy, Lidia, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 6 febbraio 2019., con un ritratto fotografico
- ^ CDEC Digital Library: Maestro, Guido, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 30 gennaio 2019.
- ^ CDEC Digital Library: Alpron, Enrichetta, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 12 marzo 2022.
- ^ CDEC Digital Library: Alpron, Ernesto, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 12 marzo 2022.
- ^ CDEC Digital Library: Russi, Zoe, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 12 marzo 2022.
- ^ CDEC Digital Library: Cesana, Davide, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 12 marzo 2022.
- ^ CDEC Digital Library: Cesana, Giacomo, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 12 marzo 2022.
- ^ CDEC Digital Library: Cesana, Rachele, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 12 marzo 2022.
- ^ CDEC Digital Library: Israel, Lucia, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 12 marzo 2022.
- ^ CDEC Digital Library: Hering, Elisa, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 12 marzo 2022.
- ^ CDEC Digital Library: Hering, Vittorio, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 12 marzo 2022.
- ^ CDEC Digital Library: Finzi, Moisè Roberto, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 12 marzo 2022.
- ^ CDEC Digital Library: Gentilomo, Adele, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 12 marzo 2022.
- ^ CDEC Digital Library: Eliezer, Lucia, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 13 aprile 2022.
- ^ AVELLINO TODAY: Giornata della Memoria, la Villa Comunale di Montemarano sarà intitolata a Feliciano Ricciardelli, 27 gennaio 2022
- ^ (SL) Spomin na žrtve ne sme zbledeti!, su noviglas.eu.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]- Alberto Melarangelo, Biografia di Alberto Pepe (PDF), su Comune di Teramo. URL consultato l'8 marzo 2020.
- Documenti su Marco Grauer, su Centro di documentazione ebraica contemporanea.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Damjange/Sandbox
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (DE) Sito ufficiale dell'iniziativa, su stolpersteine.com.