The Square (film 2017)

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The Square
Terry Notary in una scena del film
Lingua originalesvedese, inglese, danese
Paese di produzioneSvezia, Germania, Francia, Danimarca
Anno2017
Durata152 min
Generedrammatico, commedia
RegiaRuben Östlund
SceneggiaturaRuben Östlund
ProduttoreErik Hemmendorff, Philippe Bober
Produttore esecutivoTomas Eskilsson, Agneta Perman, Dan Friedkin, Bradley Thomas
Casa di produzionePlattform Produktion, Film i Väst, Essential Films, Parisienne, Coproduction Office, SVT, Imperative Entertainment, Arte France Cinéma, ZDF
Distribuzione in italianoCG Entertainment, Teodora Film
FotografiaFredrik Wenzel
MontaggioRuben Östlund, Jacob Secher Schulsinger
ScenografiaJosefin Åsberg
CostumiSofie Krunegård
TruccoErika Spetzig
Interpreti e personaggi
  • Claes Bang: Christian
  • Elisabeth Moss: Anne
  • Dominic West: Julian
  • Terry Notary: Oleg Rogozjin
  • Christopher Læssø: Michael
  • Lise Stephenson Engström: Lise
  • Lilianne Mardon: Lilly
  • Marina Schiptjenko: Elna
  • Annica Liljeblad: Sonja
  • Elijandro Edouard: il bambino
Doppiatori italiani

The Square è un film del 2017 scritto e diretto da Ruben Östlund.

Vincitore della Palma d'oro al Festival di Cannes 2017,[1] il film è stato selezionato per rappresentare la Svezia ai premi Oscar 2018 nella categoria Oscar al miglior film in lingua straniera.[2]

Christian è il curatore di un museo d'arte contemporanea di Stoccolma che sta preparando l'allestimento di una nuova installazione artistica, The Square, un piccolo spazio di forma quadrata i cui confini sono tracciati per terra, tra le pietre di un pavé, al cui interno gli spettatori saranno chiamati ad essere altruisti e tenere maggiormente conto dei bisogni altrui.

Un giorno, per strada, Christian viene borseggiato del suo portafoglio e telefono. Usando il GPS di quest'ultimo, riesce a risalire fino a un condominio di periferia, dove si introduce nottetempo e lascia una lettera minatoria in tutte le buche delle lettere, intimando la restituzione del maltolto in un vicino 7-Eleven. Intanto, la società di PR a cui è affidata la promozione di The Square convince il suo staff che per catturare l'attenzione del pubblico serva qualcosa di controverso, magari fatto usando strategie di marketing virale sui social. Portafoglio e telefono vengono restituiti intonsi e Christian, euforico, trascorre una notte di sesso con Anne, una giornalista che dovrebbe scrivere un pezzo sul museo. Al momento di buttare il preservativo usato, però, Christian si mostra diffidente verso le ripetute offerte di Anne di occuparsene personalmente, trasformando la questione in un dramma.

Il giorno dopo, riceve un altro messaggio dal 7-Eleven: qualcuno ha recapitato una seconda lettera in cui pretende delle scuse per essere stato accusato di furto o distruggerà la vita di Christian. Il responsabile si rivela essere un bambino immigrato che sostiene di essere stato messo in punizione dai suoi, credendolo un ladro per colpa della lettera di Christian. Lui lo evita, così come si comporta in maniera evasiva nei confronti di Anne, che lo è venuto a cercare al museo per chiarire la natura della loro relazione. Si trova anche a badare alle sue due figlie, di cui si era scordato fosse il suo weekend di custodia. A peggiorare la situazione, scopre che il video promozionale che, pur essendo stato poco presente alle riunioni con le PR a causa delle sue varie disavventure, di fatto ha autorizzato è diventato virale, suscitando lo sdegno dell'opinione pubblica: mostra infatti una bambina povera che, entrata nel quadrato di The Square, viene dilaniata dall'esplosione di una bomba.

La direzione del museo è furiosa e sta soppesando il suo licenziamento, ma Christian presenzia comunque a una cena di gala del mondo dell'arte accompagnata dalla performance di un artista russo in cui, comportandosi da scimmia, semina il panico tra gli invitati, che non riescono a reagire ai suoi soprusi, intimoriti dalla sua forza bruta, finché l'artista non cerca di stuprare una donna e l'intervento di alcuni presenti non rompe l'effetto spettatore. Sfinito, Christian sta rincasando con le figlie quando trova nell'androne il bambino, che lo segue inamovibile fin sulla soglia di casa, indifferente alle scuse che gli vengono offerte. Christian cerca di mandarlo via e nella colluttazione il bambino cade dalle scale, facendosi male. Sembra andarsene, ma Christian continua a sentire dei flebili gemiti di dolore e richieste d'aiuto provenire dalla tromba delle scale: sentendosi in colpa, cerca dappertutto il bambino e prova anche a chiamarlo al numero che aveva scritto nella lettera, ma inutilmente. Finisce per inviargli un videomessaggio che comincia come delle scuse sincere ma sfocia in un penoso flusso di coscienza sulla società, le classi sociali e il ruolo della politica.

Alla fine, il museo chiede le dimissioni da curatore di Christian e indice una conferenza stampa in cui lui si prende tutta la colpa. Qualche giorno dopo, Christian si reca al condominio per cercare il bambino e la sua famiglia, ma non li trova.

Le scene del film, tutte di ambientazione svedese, sono state girate tra alcune città della Svezia (Göteborg e Stoccolma) e della Germania (Berlino).

Distribuzione

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The Square è stato presentato in anteprima e in concorso al Festival di Cannes 2017.[3]

Il film è stato distribuito nelle sale cinematografiche svedesi a partire dal 25 agosto 2017, mentre è stato distribuito nelle sale cinematografiche italiane a partire dal 9 novembre dello stesso anno da Teodora Film.[4]

Riconoscimenti

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Rüben Östlund con la Palma d'oro
  1. ^ Cannes: Palma d'oro a The Square di Östlund, su ansa.it. URL consultato il 28 maggio 2017.
  2. ^ Oscars: Italy Enters Scorsese-Shepherded ‘A Ciambra’ In Foreign Language Race, su deadline.com. URL consultato il 26 settembre 2017.
  3. ^ Cannes 2017 – Ecco il programma della 70ª edizione del Festival, su badtaste.it. URL consultato il 28 maggio 2017.
  4. ^ Davide Cantire, The Square: trailer italiano per il film Palma d'Oro a Cannes 2017, su everyeye.it, 16 ottobre 2017. URL consultato il 15 novembre 2017.
  5. ^ (ENFR) Josefin Åsberg, su festival-cannes.com, Festival di Cannes. URL consultato il 29 maggio 2017.
  6. ^ (EN) Hilary Lewis, 'Phantom Thread' Named Best Film by Boston Society of Film Critics, su The Hollywood Reporter, 10 dicembre 2017. URL consultato il 23 dicembre 2017.
  7. ^ (EN) Michael Nordine, Chicago Film Critics Association Awards 2017: 'Lady Bird' Wins Big, but 'Call Me by Your Name' Has Strong Showing as Well, su IndieWire, 13 dicembre 2017. URL consultato il 23 dicembre 2017.
  8. ^ (EN) Arnold Wayne Jones, DFW Film Critics name 'Shape of Water' the best picture of the year, in Dallas Voice, 13 dicembre 2017. URL consultato il 23 dicembre 2017 (archiviato dall'url originale il 24 dicembre 2017).
  9. ^ (EN) Scott Roxborough, European Film Awards 2017: 'The Square' Takes Top Honors – Full List, su Deadline Hollywood, 9 dicembre 2017. URL consultato il 9 dicembre 2017.
  10. ^ (EN) Scott Roxborough, Andrey Zvyagintsev's 'Loveless' Wins Two European Film Awards, su Deadline Hollywood, 14 novembre 2017. URL consultato il 25 novembre 2017.
  11. ^ (SV) 2017 års nomineringar, su guldbaggen.se, Swedish Film Institute, 4 gennaio 2018. URL consultato il 4 gennaio 2018.
  12. ^ (SV) Leo Pettersson, Glädjetårar efter Sameblods succé, su Aftonbladet, 22 gennaio 2018. URL consultato il 22 gennaio 2018.
  13. ^ Andrea Francesco Berni, The Post di Steven Spielberg è il miglior film dell’anno secondo la National Board of Review, su badtaste.it, 28 novembre 2017. URL consultato il 29 novembre 2017.
  14. ^ (EN) 2017 San Diego Film Critics Society's Award Nominations, su sdfcs.org, San Diego Film Critics Society, 9 dicembre 2017. URL consultato il 23 dicembre 2017.
  15. ^ (DA) Candidati e vincitori 2018, su bodilprisen.dk, Premio Bodil. URL consultato il 26 marzo 2018.
  16. ^ (EN) Nancy Tartaglione, César Nominations: ‘BPM’, ‘Au Revoir Là-Haut’ Lead Hunt For Top French Film Prizes, su Deadline Hollywood, 31 maggio 2018. URL consultato il 31 gennaio 2018.
  17. ^ (EN) Nancy Tartaglione, Critics’ Choice Awards Nominations: ‘The Shape Of Water’ Leads With 14; Netflix Tops TV Contenders, su Deadline Hollywood, 8 dicembre 2017. URL consultato l'8 dicembre 2017.
  18. ^ Paola Casella, DAVID DI DONATELLO 2018, 15 NOMINATION PER AMMORE E MALAVITA, su mymovies.it, MYmovies.it, 14 febbraio 2018. URL consultato il 15 febbraio 2018.
  19. ^ (ES) 'The Square' (Suecia), de Ruben Östlund, Mejor Película Europea en los Premios Goya 2018, su europapress.es, 4 febbraio 2018. URL consultato il 5 febbraio 2018.
  20. ^ (EN) Steve Pond, 'Dunkirk,' 'The Shape of Water' Lead Satellite Award Nominations, su thewrap.com, 29 novembre 2017. URL consultato il 2 dicembre 2017.
  21. ^ (EN) Dave McNary, 'Black Panther,' 'Walking Dead' Rule Saturn Awards Nominations, in Variety, 15 marzo 2018. URL consultato il 15 marzo 2018.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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