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Silvano Baresi (architetto)
Silvano Baresi (o Silvano Barich) (Castelnuovo d'Istria, 18 maggio 1884 – Grado, 1º febbraio 1958) è stato un architetto italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Silvano Baresi si trasferisce fin da giovane a Gorizia, con la sua famiglia, poiché il padre Luigi è chiamato a lavorare come mastro muratore nel cantiere della scuola "Elisa Frinta" di via Codelli. Si diploma alla Ober-Realschule di Gorizia nel 1903 e successivamente si iscrive al Politecnico di Vienna, dove entra in contatto con l'ambiente della Secessione, Olbrich, Ohmann, e diventa allievo di Max Fabiani.[1]
Si laurea nel 1908 e in seguito ritorna a Gorizia, per iniziare a lavorare come ingegnere nell'Ufficio Edile Municipale. Tra i suoi primi lavori vi è la progettazione della scuola Pitteri (1908). Dal 1909, in seguito al matrimonio con Maria Mercede Orzan, figlia del suo mecenate durante gli studi viennesi, si trasferisce a Grado. La sua carriera di progettista si sviluppa a Gorizia e nel territorio isontino, inizialmente richiamando gli stilemi dell'eclettismo veneto e lombardo, come nella casa Giusto Obizzi in via Rismondo 3 a Gorizia (1909), e successivamente inserendo elementi di gusto viennese, come nelle case in Corso Italia 150 e 45 a Gorizia. Nel 1909 naasce il figlio Mario. In questi anni Grado si stava sviluppando come stazione turistico balneare e luogo di cura, e dal 1910 vengono affidate a Baresi le progettazioni, mai realizzate, degli stabilimenti balneari e del casino di cura.[1]
Tra il 1911 e il 1924 segue la costruzione della basilica e del convento dell'isola di Barbana a Grado, indirizzando le forme verso un eclettismo che coinvolge elementi della tradizione romanica con tendenze baroccheggianti, wagneriane e decorazioni liberty. Sulla stessa linea si collocano la villa Reale (1912) e la villa Baresi a Grado (1912), il Caffè Riviera di Grado (1913).[1]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c Silvano Barich, su siusa.archivi.beniculturali.it. URL consultato il 17 marzo 2018.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- L. Damiani, Arte del Novecento in Friuli - 1. Il Liberty e gli anni venti, Udine, 1978, pp. 166–169
- R. Carrubba, Silvano Baresi e due progetti non realizzati, in "Studi goriziani", LXXXVI, luglio-dicembre 1997, pp. 115–27
- AA. VV., Il Novecento a Gorizia. Ricerca di una identità. Urbanistica e architettura, Venezia, Marsilio, 2000
- M. De Grassi, Silvano Baresi e i suoi progetti di opere pubbliche per Grado, in "Grado e la Provincia Isontina", II, n. 2, 1994
- M. De Grassi, Silvano Baresi un architetto per Grado, in "Grado e la Provincia Isontina", I, n. 6, 1993
- R. Carrubba, Progetti inediti di Silvano Baresi per Grado, in "Grado e la Provincia Isontina", VI, n. 1-2, 1998
- R. Carrubba, L'architetto Silvano Baresi (1884-1958), tesi di laurea in storia della critica d'arte, relatore Barbara Mazza, Università degli Studi di Trieste, Facoltà di Lettere e Filosofia, Corso di Laurea in Lettere, 1996-97
- C. Baresi, G. ZERA, Architetture civili e religiose di Silvano Barich (1884-1958), tesi di laurea, relatore Amerigo Restucci, Istituto Universitario di Architettura Venezia, 2000-2001
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Silvano Baresi, in Dizionario biografico dei friulani. Nuovo Liruti online, Istituto Pio Paschini per la storia della Chiesa in Friuli.
- Silvano Baresi, su siusa.archivi.beniculturali.it, Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 30427717 · GND (DE) 12276997X |
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