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Anagogia

Anagogia è un termine che nel tardo latino medievale sostituisce il precedente anagoge (in greco antico ἀναγωγή) che nella logica aristotelica indica quel processo induttivo che dall'esperienza particolare porta alla definizione dell'universale e nel pensiero neoplatonico il cammino che attraverso i vari gradi del sensibile permette di attingere l'intelligibile.
Quest'ultimo significato è ripreso dall'esegesi biblica operata dalla Patristica, che dall'analisi della realtà dei fatti biblici coglie, per anagogia, un significato spirituale e futuro per cui, ad esempio, la resurrezione di Cristo va interpretata come l'evento anticipatore della resurrezione dei fedeli.[1]
Accezioni del termine assumono rilievo anche nella filosofia moderna e nel linguaggio della critica letteraria.
Esegesi biblica
[modifica | modifica wikitesto]Si ritrova nella locuzione «significato anagogico» per indicare uno dei quattro significati delle Scritture (letterale, allegorico, morale e anagogico) secondo la distinzione che può rinvenirsi in Ugo di San Vittore[2] e, specificatamente, quello che rivela il significato più profondo e recondito delle Sacre scritture, mediante un procedimento che conduce dalle cose dell'esperienza sensibile a quella divina e, più in generale, dalle creature viventi alla loro causa prima[3].
Codificato nei simboli dell'interpretazione esegetica dei testi sacri, il significato anagogico "conduce" al divino e alla sua visione.
Gerarchicamente, nei quattro significati della Scrittura, quello anagogico viene per ultimo, dopo il significato letterale, quello allegorico e quello tropologico (o morale). Questa visione viene ripresa da Dante nel Convivio e nella lettera a Cangrande della Scala.
Filosofia e critica letteraria
[modifica | modifica wikitesto]Il significato più generale si ritrova nell'indagine filosofica: per Leibniz, «l'induzione anagogica» è, infatti, quella che cerca di risalire alla causa prima.
Per estensione, nella critica letteraria, «l'interpretazione anagogica» è quella che tenta di andare oltre il senso letterale o immediato del testo.
Anagogia è anche il nome di una specifica scuola teologica e filosofica contemporanea che mette il concetto di anagogia al centro del proprio approccio speculativo, ideata negli anni '90 dal cardinale Giacomo Biffi insieme ad alcuni filosofi cattolici, e il cui esponente di maggiore spicco è Giuseppe Barzaghi O.P.[5].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Dizionario di Filosofia Treccani (2009), alla voce corrispondente
- ^ Ugo di San Vittore, De scripturis, III
- ^ Voce «ANAGOGICO» da: Nicola Abbagnano, Dizionario di filosofia, terza edizione ampliata da Giovanni Fornero, UTET, Torino, 1998
- ^ Dante Alighieri. Convivio, Trattato II, Capitolo I, 6-8. (Wikisource)
- ^ Agenda Comune Bologna 26 marzo 2019, su agenda.comune.bologna.it. URL consultato l'11 novembre 2019 (archiviato dall'url originale l'11 novembre 2019).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Voce «ANAGOGICO» da: Nicola Abbagnano, Dizionario di filosofia, terza edizione ampliata da Giovanni Fornero, UTET, Torino, 1998
- Ugo di San Vittore, De scripturis et scriptoribus sacris praenotatiunculae
- Jacques Paul Migne, Patrologia latina, Volumen 175, Columna [0012B] scaricabile in formato PDF da Documenta Catholica Omnia
- Henri de Lubac, Esegesi Medievale, Vol. II: I quattro sensi della Scrittura, Paoline 1962/ Jaka Book 1988-2006.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Allegoria
- Ermeneutica biblica
- Esegesi biblica
- Critica letteraria
- Interpretazione allegorica
- Interpretazione simbolica
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]Wikisource contiene testi che citano il termine Anagogia
Wikizionario contiene il lemma di dizionario «Anagogia»
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- anagogia, in Dizionario di filosofia, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2009.
- anagogìa / anagògico, su Vocabolario Treccani, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Francesco Tateo, anagogico, in Enciclopedia dantesca, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1970.
- Andrea Mariani, sovrasenso, in Enciclopedia dantesca, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1970.
- Alessandro Raffi, Allegoria e anagogia in Dante, in estratto dalla relazione al convegno "Dante e l'allegoria – tavola rotonda tra filosofi e dantisti", Monastero di Santa Croce del Corvo, Ameglia, Centro Lunigianese di Studi Danteschi, 21 febbraio 2004.
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