Scudo umano
Lo scudo umano è la persona (o la popolazione civile) che fisicamente si frappone — deliberatamente oppure per costrizione —[1] a protezione di obiettivi militari per dissuadere il nemico da un attacco contro gli stessi; questa azione può essere volontaria oppure forzata.[2]
L'impiego coattivo dei civili come scudi umani è vietato dalla quarta convenzione di Ginevra.[3]
Nella Germania nazista
[modifica | modifica wikitesto]Al termine della seconda guerra mondiale, il generale tedesco Gottlob Berger rilevò come vi fosse stato un piano elaborato dalla Luftwaffe per l'utilizzo di scudi umani durante il conflitto da parte della Germania.[4] Il progetto prevedeva la creazione di campi di prigionieri di guerra britannici e statunitensi nei pressi delle grandi città tedesche per proteggerle dai bombardamenti alleati. Tale piano, approvato dallo stesso Adolf Hitler, non fu attuato per motivi tecnici.[4] La Strage del Duomo di San Miniato fu causata dai nazisti che usarono la popolazione civile come scudo umano, posizionando pezzi d'artiglieria di fronte al Duomo. Attualmente si pensa che fu un pezzo d'artiglieria americano a uccidere i civili nella strage, mentre gli americani miravano a colpire l'artiglieria tedesca che era stata appositamente posta di fronte al Duomo in cui era stata rinchiusa gran parte della popolazione civile.[senza fonte]
Nella prima guerra del golfo
[modifica | modifica wikitesto]Durante la prima guerra del golfo venne trasmesso dalla televisione irachena un incontro tra Saddam Hussein e dei cittadini stranieri (per la maggior parte britannici e statunitensi), tra cui anche dei bambini.[5] In tale occasione il leader iracheno affermò come la presenza di tali cittadini nei palazzi del potere e in altri siti non fosse altro che un modo per evitare il flagello della guerra. Tale trasmissione fu aspramente criticata dal ministro degli esteri britannico Douglas Hurd, nonché da quello statunitense.[5]
Nel XXI secolo
[modifica | modifica wikitesto]Afghanistan
[modifica | modifica wikitesto]I talebani utilizzarono donne e bambini locali come scudi umani durante la guerra in Afghanistan nel 2006,[6] nel 2007[7] e durante un attacco eseguito dai soldati britannici nell'agosto del 2008.[8]
Libia
[modifica | modifica wikitesto]Durante la prima guerra civile in Libia, Muʿammar Gheddafi ordinò al proprio esercito di procurarsi dei civili, dai villaggi nelle vicinanze di siti militari strategici, da collocare in tali luoghi per la protezione dei siti stessi.[9]
Siria
[modifica | modifica wikitesto]Secondo un rapporto redatto dall'ONU, durante la guerra civile siriana sia gli insorti che il regime siriano hanno utilizzato dei minori come scudi umani durante le incursioni militari.[10]
Striscia di Gaza
[modifica | modifica wikitesto]Secondo il governo israeliano, Hamas ha utilizzato durante il conflitto del 2014 i giornalisti accreditati nella striscia di Gaza come scudi umani.[11] Secondo l'ambasciatore israeliano in Italia tale ruolo lo avrebbe anche la popolazione civile residente, in quanto mentre lo stato israeliano si preoccupa di investire risorse finanziarie per proteggere i propri cittadini, così non farebbe Hamas.[12]
Il saggista britannico Richard Dawkins ha affermato che Hamas ha bisogno di avere molti morti per la sua causa, altrimenti fallimentare, e perciò non fa nulla per evitare le morti dei propri cittadini, anzi cerca tale eventualità come occasione di propaganda.[13]
Iraq
[modifica | modifica wikitesto]Nell'ottobre del 2016, durante lo sconfinamento della guerra civile siriana in Iraq, l'ONU ha denunciato l'utilizzo di circa 8000 famiglie irachene come scudi umani da parte dell'Isis. I civili sono stati portati alla periferia della città di Mosul per frenare le truppe regolari irachene intente a riconquistare la città.[14][15][16]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Enrico Franceschini, Che cosa sono gli "scudi umani", su repubblica.it, 2 novembre 2023.
- ^ scudo, in Treccani.it – Vocabolario Treccani on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- ^ In tal senso l'art. 28 della Quarta Convenzione di Ginevra
- ^ a b (EN) John Nichol et Tony Rennell, The last escape, Londra, Penguin Books, 2003. ISBN 9780141003887.
- ^ a b (EN) news.bbc.co.uk
- ^ (EN) "I talebani usano i bambini per combattere gli inglesi, The Times, 20 giugno 2006
- ^ (EN) "www.abc.net
- ^ (EN) www.telegraph.co.uk
- ^ (EN) www.dailymail.co.uk
- ^ tg24.sky.it. URL consultato il 2 luglio 2013 (archiviato dall'url originale il 15 luglio 2012).
- ^ www.ilfattoquotidiano.it
- ^ www.huffingtonpost.it
- ^ 7 cose da considerare prima di schierarsi nel conflitto israelo-palestinese, su richarddawkins.net. URL consultato il 13 gennaio 2015 (archiviato dall'url originale il 13 gennaio 2015).
- ^ www.huffingtonpost.it Archiviato il 28 ottobre 2016 in Internet Archive.
- ^ (EN) www.theguardian.com
- ^ (EN) www.reuters.com
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- AA. VV. Scudi umani a Bagdad, Roma, Manifestolibri, 2005. ISBN 8872853834.
- (EN) Glenda Lockwood, Diary of a Human Shield, Londra, Bloomsbury Pub Ltd, 1992. ISBN 0747510903.
- (EN) Tim Lewis, Human Shield: British Hostages in the Gulf and the Work of the Gulf Support Group, Leomansley Press, 1991. ISBN 0951738119.
Altri progetti
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