Indice
Saturday Night Wrist
Saturday Night Wrist album in studio | |
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Artista | Deftones |
Pubblicazione | 30 ottobre 2006 |
Durata | 51:33 |
Dischi | 1 |
Tracce | 12 |
Genere | Alternative metal[1] Rock alternativo[1] |
Etichetta | Maverick |
Produttore | Bob Ezrin, Deftones Shaun Lopez (produzione parti vocali e produzione aggiuntiva) |
Registrazione | novembre 2004–maggio 2005; gennaio–aprile 2006 Carriage House, Stamford (Connecticut) The Spot e The Hangar, Sacramento (California) The Airport, Burbank (California) Morning View House, Malibù (California) |
Formati | CD, LP, download digitale, streaming |
Deftones - cronologia | |
Singoli | |
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Saturday Night Wrist è il quinto album in studio del gruppo musicale statunitense Deftones, pubblicato il 30 ottobre 2006 dalla Maverick Records.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]L'album è il risultato di un lungo processo di composizione e registrazione che ha trattenuto i Deftones per quasi tre anni. A detta del chitarrista Stephen Carpenter, tale processo è stato molto più complicato rispetto a quanto previsto da ciascuno dei componenti del gruppo:[2]
«Siamo andati incontro a molte cose, a tanti problemi emersi attraverso questo processo. I brani sono stati scritti, liricamente e musicalmente, in svariate località: Sacramento, Connecticut, Seattle, Los Angeles. Abbiamo registrato in tutti questi luoghi. Più produttori e tecnici... È stata un'esperienza interessante, in parte positiva e in parte negativa.»
Saturday Night Wrist è inoltre l'ultimo album in studio registrato con il bassista Chi Cheng, coinvolto in un serio incidente automobilistico nel 2008 che lo ridusse dapprima in coma e successivamente alla morte cinque anni più tardi.
Antefatti
[modifica | modifica wikitesto]In un'intervista concessa a Kerrang! nel maggio 2005, il frontman Chino Moreno ha rivelato i primi dettagli riguardi al seguito dell'album omonimo del 2003, il quale sarebbe stato prodotto da Bob Ezrin:[3]
«È la roba più pesante che abbiamo mai composto. Nel nostro ultimo album siamo stati piuttosto pigri, scrivendo pochi riff il più possibile, ma in questo [nuovo lavoro] stiamo scrivendo molti riff.»
Agli inizi del 2006 il batterista Abe Cunningham ha annunciato le conclusioni delle registrazioni del quinto album, rivelando che tra i brani scelti per l'album uno si sarebbe intitolato Beware of the Water;[4] il 12 luglio il gruppo ha annunciato il titolo dell'album, Saturday Night Wrist,[4] e resa pubblica la copertina il 1º settembre.[5] Il 7 settembre il sito Drowned in Sound ha reso pubblico il track-by-track dell'album, rivelando alcuni titoli iniziali di altrettanti brani che sarebbero stati successivamente modificati nella lista tracce definitiva, come FM, Tilde o The Earth, divenute rispettivamente Rapture, Xerces e Kimdracula.[6]
Stile musicale
[modifica | modifica wikitesto]Con questo album i Deftones hanno proseguito il percorso di evoluzione iniziato con Around the Fur e White Pony, con una maggiore influenza da generi quali indie, rock psichedelico, space rock e shoegaze.[1][7] Il risultato è abbastanza simile a quanto sperimentato da Chino Moreno nel suo progetto parallelo con i Team Sleep, ma si distingue per gli elementi di metal e hard rock.[1] In particolare, Cunningham ha inizialmente descritto la direzione musicale di Saturday Night Wrist con la seguente dichiarazione:[4]
«Se si da un'occhiata al nostro ultimo album, mi riferisco ad esso come i "giorni bui", perché in fondo è ciò che era. È una specie di un album incompleto, dal mio punto di vista. Penso sia un buon album [con] un sacco di ottimi brani ma il nuovo, dall'inizio alla fine, è un album veramente completo e presenta tutti gli estremi che adoriamo.»
La voce di Chino Moreno è stata registrata a parte, separatamente agli altri strumenti.[8] In Mein, secondo singolo estratto dall'album, la seconda voce è di Serj Tankian, frontman dei System of a Down;[1] le sonorità di Pink Cellphone si discostano notevolmente da quelle presenti negli altri brani dell'album, essendo un brano in pieno stile industrial che vanta anche la collaborazione di Annie Hardy dei Giant Drag.[1] Del lavoro colpisce inoltre l'impatto ritmico del brano d'apertura Hole in the Earth, piuttosto dissimile dalle ritmiche dell'album precedente.[1]
La sesta traccia dell'album, U, U, D, D, L, R, L, R, A, B, Select, Start, è l'unico brano completamente strumentale mai inciso dai Deftones. Il suo titolo è un riferimento al celebre codice Konami, che si può attivare premendo la sequenza di tasti appunto indicata nel titolo del brano.
Tracce
[modifica | modifica wikitesto]Testi e musiche dei Deftones, eccetto dove indicato.
- Hole in the Earth – 4:09
- Rapture – 3:25
- Beware – 6:00
- Cherry Waves – 5:17
- Mein – 3:59 (Deftones, Serj Tankian, Shaun Lopez)
- U, U, D, D, L, R, L, R, A, B, Select, Start – 4:12
- Xerces – 3:42 (Deftones, Rick Verrett)
- Rats! Rats! Rats! – 4:00
- Pink Cellphone – 5:04 (Deftones, Annie Hardy)
- Combat – 4:46
- Kimdracula – 3:15
- Rivière – 3:44
- Drive – 4:50 (Ric Ocasek) – originariamente interpretata dai The Cars
Formazione
[modifica | modifica wikitesto]- Gruppo
- Chino Moreno – voce, chitarra
- Stephen Carpenter – chitarra
- Chi Cheng – basso
- Frank Delgado – tastiera, campionatore
- Abe Cunningham – batteria
- Altri musicisti
- Serj Tankian – voce aggiuntiva (traccia 5)
- Annie Hardy – voce aggiuntiva (traccia 9)
- Produzione
- Bob Ezrin – produzione
- Deftones – produzione
- Shaun Lopez – produzione parti vocali, produzione aggiuntiva
- Brian Virtue – registrazione, ingegneria del suono
- Brian Humphrey – registrazione, ingegneria del suono
- Ryan Gorman – ingegneria Pro Tools
- Ryan Williams – missaggio
- Brian Warwick – assistenza al missaggio
- Howie Weinberg – mastering
- Joe Johnston – registrazione batteria (traccia 3)
- Robert "Flossey" Cheek – assistenza alla registrazione (traccia 3)
Classifiche
[modifica | modifica wikitesto]Classifica (2006) | Posizione massima |
---|---|
Australia[10] | 26 |
Austria[10] | 18 |
Belgio (Fiandre)[10] | 70 |
Belgio (Vallonia)[10] | 49 |
Danimarca[10] | 30 |
Finlandia[10] | 33 |
Francia[10] | 33 |
Germania[10] | 24 |
Italia[10] | 48 |
Norvegia[10] | 32 |
Nuova Zelanda[10] | 8 |
Paesi Bassi[10] | 63 |
Stati Uniti[11] | 10 |
Stati Uniti (internet)[11] | 10 |
Svezia[10] | 35 |
Svizzera[10] | 31 |
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f g (EN) Saturday Night Wrist, su AllMusic, All Media Network.
- ^ (EN) DEFTONES Struggled To Make New Album, su blabbermouth.net, Blabbermouth.net, 18 settembre 2006. URL consultato il 17 marzo 2015.
- ^ (EN) DEFTONES Frontman Talks About Upcoming Album, su blabbermouth.net, Blabbermouth.net, 16 maggio 2005. URL consultato il 17 marzo 2015.
- ^ a b c (EN) DEFTONES Settle On Album Title?, su blabbermouth.net, Blabbermouth.net, 12 luglio 2006. URL consultato il 17 marzo 2015.
- ^ (EN) DEFTONES: New Album Cover Posted Online, su blabbermouth.net, Blabbermouth.net, 1º settembre 2006. URL consultato il 17 marzo 2015.
- ^ (EN) Deftones' Saturday Night Wrist previewed, su drownedinsound.com, Drowned in Sound, 7 settembre 2006. URL consultato il 17 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2015).
- ^ (EN) Days of the Nü, in Spin, vol. 23, n. 2, SPIN Media LLC, febbraio 2007, p. 94, ISSN 0886-3032 .
- ^ (EN) Note di copertina di Saturday Night Wrist, Deftones, Maverick Records, 9362-49346-2, CD, 30 ottobre 2006.
- ^ Saturday Night Wrist (Bonus Track Version), su itunes.apple.com, iTunes. URL consultato il 24 settembre 2012.
- ^ a b c d e f g h i j k l m n (NL) Deftones - Saturday Night Wrist, su ultratop.be, Ultratop. URL consultato il 2 novembre 2013.
- ^ a b (EN) Saturday Night Wrist : Awards, su AllMusic, All Media Network. URL consultato il 2 novembre 2013.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Thom Jurek, Saturday Night Wrist, su AllMusic, All Media Network.
- (EN) Saturday Night Wrist, su Discogs, Zink Media.
- (EN) Saturday Night Wrist, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- (EN) Saturday Night Wrist, su Metacritic, Red Ventures.