Indice
Sapindus saponaria
Sapindus saponaria | |
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Sapindus saponaria | |
Classificazione APG IV | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
(clade) | Angiosperme |
(clade) | Mesangiosperme |
(clade) | Eudicotiledoni |
(clade) | Eudicotiledoni centrali |
(clade) | Superrosidi |
(clade) | Rosidi |
(clade) | Eurosidi |
(clade) | Malvidi |
Ordine | Sapindales |
Famiglia | Sapindaceae |
Sottofamiglia | Sapindoideae |
Tribù | Sapindeae |
Genere | Sapindus |
Specie | S. saponaria |
Classificazione Cronquist | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Superdivisione | Spermatophyta |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Magnoliopsida |
Sottoclasse | Rosidae |
Ordine | Sapindales |
Famiglia | Sapindaceae |
Genere | Sapindus |
Specie | S. saponaria |
Nomenclatura binomiale | |
Sapindus saponaria L. | |
Nomi comuni | |
Saponaria |
La saponaria (Sapindus saponaria L.) è un albero deciduo di piccole e medie dimensioni originario delle Americhe, appartenente alla famiglia delle Sapindaceae.[1]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]La saponaria cresce spesso in cespugli o boschetti che raggiungono circa 6 m di altezza nella parte occidentale del suo areale. Gli alberi solitari possono crescere fino a 15 m di altezza. Nella parte occidentale del suo areale, cresce più spesso ai margini dei burroni delle praterie, ai margini dei boschi, ai margini dei campi o sui pendii rocciosi.
Le foglie della saponaria sono alterne, pennate, composte, spesse e coriacee ma decidue, lunghe tra 20 e 38 cm, e composte da 6 a 20 foglioline lanceolate strette con margini lisci, punte lunghe e affusolate e basi irregolari a forma di cuneo.
L'infiorescenza è costituita da dense pannocchie terminali di piccoli fiori bianchi lunghe 15–20 cm. La fioritura avviene tra maggio e giugno per le varietà. drummondii e a novembre per la varietà saponaria.
I frutti si presentano in grandi grappoli piramidali alle estremità dei rami. Ogni frutto di colore dorato ha un diametro di circa 3 cm, diventa traslucido e rugoso quando è completamente maturo e contiene un singolo seme nero di circa 9 mm di diametro. I frutti della var. drummondii maturano in ottobre e spesso rimangono sull'albero fino alla primavera, mentre quelli della var. saponaria maturano in primavera.
I ramoscelli della var. drummondii sono grigio-marroni e pelosi con peli corti color nocciola, mentre quelli della var. saponaria sono grigi e glabri. Le gemme della var. drummondii sono piccole, di colore marrone scuro e pelose, mentre quelle della var. saponaria sono piccole, marroni e glabre.
Il tronco della var. drummondii ha una corteccia grigio chiaro, squamosa, con sottili placche e talvolta leggermente solcata, mentre la var. saponaria ha una corteccia squamosa di colore dal grigio al rossastro.
Distribuzione
[modifica | modifica wikitesto]La saponaria ha un areale nativo molto ampio in tutte le Americhe, dal Kansas (con popolazioni isolate note a nord come Montana, Colorado e Missouri) fino alla Florida e alle Indie Occidentali, e a sud fino al Paraguay. Sono note anche popolazioni di isole oceaniche isolate, tra cui l'isola Clarión, le isole Galápagos e le isole Hawaii.[2]
Usi e tossicità
[modifica | modifica wikitesto]I frutti possono contenere fino al 37% di saponina e, se macerati in acqua, producono una schiuma saponosa.[3] Anticamente erano molto utilizzati in Messico e in altre regioni per lavare i vestiti.[3]
Con i semi rotondi e scuri si realizzano bottoni e collane. Il legno si spacca facilmente e viene trasformato in cesti.[4]
I frutti di Sapindus saponaria var. drummondii sono velenosi e possono causare eruzioni cutanee[4] mentre il fogliame può anche essere tossico per il bestiame.[4]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Sapindus saponaria L., su Plants of the World Online, Kew Science. URL consultato il 2 ottobre 2024.
- ^ IUCN SSC Global Tree Specialist Group & Botanic Gardens Conservation International (BGCI) (2020). "Sapindus saponaria". IUCN Red List of Threatened Species. 2020: e.T156771087A156771089. doi:10.2305/IUCN.UK.2020-1.RLTS.T156771087A156771089.en. Retrieved 27 June 2022.
- ^ a b Paul C. Standley e S. F. Blake, Trees and Shrubs of Mexico (oxalidaceae-Turneraceae), in Contributions from the United States National Herbarium, vol. 23, n. 3, 1923, pp. I–XXVIII. URL consultato il 2 ottobre 2024.
- ^ a b c Elbert L. Little, The Audubon Society Field Guide to North American Trees: Western Region, Chanticleer Press, Knopf, 1994, p. 543, ISBN 0394507614.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Sapindus saponaria
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