Riso Gallo
Riso Gallo | |
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Stato | Italia |
Forma societaria | Società per azioni |
Fondazione | 1856 a Genova |
Fondata da | Giobatta Preve |
Sede principale | Robbio |
Persone chiave |
|
Settore | Alimentare |
Prodotti | riso e prodotti derivati |
Fatturato | 102 milioni di € (2016) |
Dipendenti | 133 (2016) |
Slogan | «Chicchiricchi di fantasia» |
Sito web | www.risogallo.it |
Riso Gallo S.p.A. è un'azienda italiana specializzata nella produzione e commercializzazione di riso e prodotti derivati, fondata a Genova nel 1856 con sede a Robbio in provincia di Pavia.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1856 dopo aver trascorso qualche anno in Argentina, il commerciante Giobatta Preve, al suo rientro in Italia, aprì a Genova[1][3][4] una piccola attività a Sampierdarena insieme ad un socio. Nacque così la Preve&Macciò. Fu poi la volta di Giovanni, quindi di Cesare e del fratello Alberto i quali, nel 1905, rilevarono uno stabilimento a Buenos Aires dando vita alla Frugone&Preve. Toccò in seguito a Riccardo: in Italia la sede fu dapprima trasferita a Novara e successivamente, nel 1926, a Robbio Lomellina, una nota zona risicola.[5][1]
Nel 1943 fu inaugurato il marchio Riso Gallo. Riccardo Preve decise di lanciare il riso in scatola in Argentina, trovandosi, tuttavia, dinnanzi al problema del forte analfabetismo. Vi pose rimedio contrassegnando le diverse qualità di riso con un particolare animale: la tigre, l'elefante, la giraffa, l'aquila e, per il riso di prima scelta, il gallo;[1][3][6] da cui il Riso Gallo.[7] Ciononostante, fu soltanto dal gennaio 2004 che l'azienda, sotto la guida di Mario Preve, assunse ufficialmente il nome di Riso Gallo.[8]
Mario Preve, esponente della quinta generazione, iniziò a lavorare nell'azienda dal 1965 e nel 1969 tornò di nuovo a Buenos Aires dove si alternò con i suoi fratelli Alberto e Cesare alla guida dello stabilimento argentino che prende il nome di Arroz Gallo.[9] La gestione non fu semplice e i fratelli decisero di separarsi: Alberto e Cesare rimasero a Buenos Aires, mentre Mario si trasferì in Italia in veste di amministratore delegato dell'azienda a cui s'aggiunse un nuovo socio, Ghigliotti, subentrato a Frugone. Alla fine degli anni ottanta anche Ghigliotti lasciò.[10] Il 99% del capitale fa capo a una finanziaria estera che a sua volta è controllata dai due rami della famiglia Preve: quello genovese e quello argentino.[11]
L'azienda acquista regolarmente il riso da oltre un migliaio di agricoltori delle province di Vercelli, Pavia, Novara e Milano. Dispone di filiali in Francia, Gran Bretagna, Spagna, Svizzera ed effettua vendite dirette in Austria e Germania. Nel marzo 2003 fu lanciato il "Gran Riserva", un Carnaroli fatto invecchiare con i liquori e venduto dopo due anni in confezioni da due chili e disponibile unicamente in tre punti vendita: Peck a Milano, Fauchon a Parigi, Harrods a Londra.
Il 3 ottobre del 2016 il Ministero dello sviluppo economico emise un francobollo commemorativo, stampato dall'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, per i 160 anni di attività dell'azienda.[12][13][1][3][6][14] Nell'occasione Mario Preve lasciò il comando operativo ai quattro figli: Carlo (1971), Emanuele (1974), Riccardo (1975) ed Eugenio (1981).[2][6][11] La famiglia ha formalizzato un accordo per regolare la successione generazionale, fissandone i requisiti, per poter assumere responsabilità in seno all'azienda occorre: aver conseguito una laurea, conoscere tre lingue e aver maturato almeno un anno d'esperienza in un'azienda esterna.
Testimonial
[modifica | modifica wikitesto]Accanto all'iconico gallo dell'azienda, nel corso degli anni i prodotti hanno avuto come testimonial dapprima l'attrice Lea Massari ed in seguito Melba Ruffo.
Guida Gallo
[modifica | modifica wikitesto]La Guida Gallo[15][2][6] è una guida specializzata sul risotto, pubblicata dal 1998; essa contiene una collezione di risotti creati dai migliori chef del mondo.
Edizione | Anno | Editore | Curatori |
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1 | 1998 | Fabbri Editori | |
2 | 1999 | De Agostini | |
3 | 2000 | De Agostini | |
4 | 2001 | De Agostini | |
5 | 2002 | De Agostini | Alex Guzzi, Lina Sotis |
6 | 2003 | De Agostini | |
7 | 2006 | Gribaudo | Debora Bionda, Ferruccio Ferragamo |
8 | 2010 | Giunti Editore | Marco Abate, Michele Abate, Paolo Barilla |
9 | 2013 | GVE-Guido Veneziani Editore | Alessandra Rosati, Marialuisa Trussardi |
10 | 2016 | Gribaudo | Allan Bay |
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e Riso Gallo compie 160 anni e punta alla sostenibilità, su wired.it, 7 ottobre 2016. URL consultato il 2 marzo 2019.
- ^ a b c Emanuele Scarci, I migliori risotti in giro per il mondo? La Guida Gallo ne fotografa 117, in Il Sole 24 Ore, 3 ottobre 2016. URL consultato il 2 marzo 2019.
- ^ a b c Riso Gallo compie 160 anni, in Distribuzione Moderna, Edizioni DM, 4 ottobre 2016. URL consultato il 2 marzo 2019.
- ^ Antonio Risolo, Festeggiato il compleanno del gruppo pavese che esporta i prelibati chicchi sui principali mercati, Cina compresa, in il Giornale, 30 maggio 2006. URL consultato il 2 marzo 2019.
- ^ Alberto Mazzuca, I numeri uno del made in Italy, p. 207.
- ^ a b c d Riso Gallo: 160 anni, un francobollo e la nuova guida dei risotti, in La Cucina italiana, Milano, Edizioni Condé Nast, 5 ottobre 2016. URL consultato il 2 marzo 2019.
- ^ Il Chicchiricchi del Riso Gallo, in Mauro Castelli, Numeri uno, p. 322.
- ^ Alberto Mazzuca, I numeri uno del made in Italy, pp. 206-207.
- ^ (ES) Historia, su recetasgallo.com.ar. URL consultato il 12 marzo 2021.«En 1905 nace Gallo y en ese mismo año construye el primer molino arrocero de la Argentina. En ese entonces, la materia prima era importada de Europa [...] Gallo colaboró [...] como uno de los primeros cultivadores sino también produciendo semillas y ayudando a seleccionar las mejores variedades y las que más se adecuaban a nuestro medio [...]»
- ^ Il Chicchiricchi del Riso Gallo, in Mauro Castelli, Numeri uno, p. 324.
- ^ a b L'Economia del Corriere della Sera, 18 settembre 2017.
- ^ Emissione di un francobollo ordinario appartenente alla serie tematica "le Eccellenze del sistema produttivo ed economico" dedicato al Riso Gallo, nel 160º anniversario della fondazione (PDF), su poste.it, 26 settembre 2016. URL consultato il 2 marzo 2019.
- ^ Francobollo per i 160 anni Riso Gallo, in ANSA, 3 ottobre 2016. URL consultato il 2 marzo 2019.
- ^ Un francobollo celebra i 160 anni della Riso Gallo, in Fidelity News, Padova, Horizon Group, 30 settembre 2016. URL consultato il 2 marzo 2019.
- ^ Guida Gallo, su risogallo.it. URL consultato il 2 marzo 2019.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Dario Casati, Alessandro Banterle e Lucia Baldi, Il distretto agro-industriale del riso, Milano, FrancoAngeli, 1999, ISBN 978-88-464-1373-4.
- Mauro Castelli, Il Chicchiricchi del Riso Gallo, in Numeri uno. A tu per tu con 38 protagonisti dell'economia italiana, Milano, Il Sole 24 Ore, 2002, ISBN 9788883634253.
- Alberto Mazzuca, Il chicco di riso? Chic e bugiardo, in I numeri uno del made in Italy, Milano, Baldini Castoldi Dalai, 2005, ISBN 978-88-8490-796-7.
- Gianni De Felice, 150 anni di chicchiricchi, Vilminore di Scalve-Costa di Mezzate, Riso Gallo – Graphicscalve, 2006, OCLC 642579727, SBN IT\ICCU\TO0\1909048.
- Gianni De Felice, 160 anni di chicchiricchi, Colognola ai Colli, Riso Gallo, 2016, OCLC 971891702, SBN IT\ICCU\SGE\0044175.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su risogallo.it.
- Riso Gallo (canale), su YouTube.