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Rete degli studenti medi
Rete degli Studenti Medi | |
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Coordinatore | Paolo Notarnicola |
Stato | Italia |
Fondazione | 4 ottobre 2008 |
Sede | via G.B. Morgagni 27 - Roma |
Abbreviazione | RSM |
Collocazione | Sinistra |
Internazionale | OBESSU |
Categoria | Sindacato studentesco |
Basi confederali | 62 |
Iscritti | 10000[senza fonte] |
Sito web | www.retedeglistudenti.it |
La Rete degli Studenti Medi è un'associazione studentesca italiana che si configura come sindacato studentesco, fondata il 4 ottobre 2008 a Frascati e rivolta agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado. Ad oggi risulta, per numero di iscritti e per numero di basi confederali, una delle associazioni studentesche maggiormente rappresentative del Paese.[1]
La Rete collabora a livello nazionale con l'Unione degli Universitari. È uno dei due membri italiani dell'OBESSU, la federazione delle associazioni studentesche liceali europee.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Antefatti: gli anni 2000
[modifica | modifica wikitesto]A partire dall'inizio degli anni 2000 all'interno dell'allora sindacato unitario Unione degli Studenti si formarono delle spaccature: si delinearono una maggioranza, maggiormente legata al movimentismo, aspramente critica nei confronti della Sinistra Giovanile e scettica nei confronti della CGIL, e una minoranza, maggiormente legata a quest'ultima e sostenitrice di una collaborazione tra i due soggetti. Le divisioni interne si acuirono in relazione all'UDU, dove i rapporti di forza interni erano opposti: una maggioranza che auspicava una collaborazione con la struttura giovanile dei Democratici di Sinistra e una minoranza fortemente movimentista, ostile a qualsiasi dialogo con la SG e diffidente nei confronti della CGIL.
Nell'autunno del 2005 l'Unione degli Universitari avviò assieme all'UdS un percorso costituente che puntava alla nascita della Rete Studentesca, un soggetto terzo confederale e unitario che avesse l'ambizione di mettere a sistema le rivendicazioni studentesche e universitarie senza, però, sciogliere le singole associazioni di categoria. Le frizioni tra UDU e UdS aumentarono a seguito di divisioni nella gestione delle mobilitazioni autunnali, fino alla cessazione dell'attività dell'UDU all'interno della Commissione Costituente della Rete Studentesca avvenuta nel maggio 2006. A seguito di questa decisione, la minoranza dell'UDU decise assieme alla maggioranza dell'UdS di proseguire autonomamente il percorso. In seguito a questo e su spinta dell'UDU, la CGIL cessò ogni rapporto tra il Sindacato dei Lavoratori e l'UdS. Nell'ottobre dello stesso anno anche l'UDU votò la rottura formale dei rapporti tra essa e l'UdS.
All'inizio del 2007 la minoranza dell'UdS riprese i rapporti con la CGIL e costituì un'associazione indipendente col nome di Rete degli Studenti (ReDS). Tra la fine del 2007 e l'inizio del 2008 vennero avviati dei tentativi di ricomposizione tra le due associazioni studentesche, che però fallirono.
Nascita della Rete
[modifica | modifica wikitesto]In seguito ai falliti tentativi di unificazione delle due associazioni, la ReDS organizzò lo "Student Free Camp", un momento associativo svoltosi a Salto di Fondi nell'estate 2008 in collaborazione con altre realtà studentesche. La Rete nasce, quindi, come associazione apartitica dalla fusione di tre diversi soggetti politici affermatisi nella realtà studentesca della metà degli anni duemila[2]:
- Rete Degli Studenti (ReDS) nata nel 2007 da una scissione dell'Unione degli Studenti (UdS);
- Idee Studentesche In Movimento (ISIM) fondata da alcuni territori fuoriusciti dall'UdS a seguito di falliti tentativi di riconciliazione tra la medesima e ReDS;
- Studenti di Sinistra, l'organizzazione studentesca facente riferimento al partito dei Democratici di Sinistra prima della sua confluenza nel Partito Democratico.
Dal 2008 ad oggi
[modifica | modifica wikitesto]Con l'Unione degli Universitari la Rete partecipa, nel 2008, alle mobilitazioni del movimento dell'Onda[3].
Nel 2009, a seguito di alcune frizioni all'interno dell'esecutivo nazionale e nel coordinamento nazionale della Rete, alcuni delegati lasciano l'organizzazione per fondare la Federazione degli Studenti, associazione maggiormente legata ai Giovani Democratici.
Nel 2014 insieme a UdU e CGIL ha manifestato contro il Jobs Act e l'alternanza scuola-lavoro, portando avanti posizioni particolarmente critiche nei confronti della proposta di riforma e chiedendo una rimodulazione dell'Alternanza[4][5]; le manifestazioni sono proseguite anche successivamente[6].
A partire dall'autunno 2014 la Rete si mobilita in tutta Italia contro la riforma "Buona Scuola", contribuendo a portare diecimila studenti in piazza a Roma il 10 ottobre[7] e continuando le mobilitazioni per tutta la primavera del 2015, replicando la piazza dell'ottobre il 5 maggio assieme alla CGIL.
Nell'autunno 2018 la Rete lancia la campagna Chi ha paura di cambiare? Noi no! che ha come tema principale la carenza di spesa nell'istruzione pubblica da parte delle istituzioni, evidenziando la mancanza di un cambiamento reale con l'insediamento del Governo Conte I e provando a spostare l'attenzione dell'opinione pubblica sulla carenza di spesa per la scuola pubblica e il sistema di istruzione in genere. Tra ottobre e novembre la Rete organizza trenta piazze in tutto il Paese, portando solo a Roma cinquemila studenti in piazza[8].
Nel 2019 la Rete sostiene le mobilitazioni del movimento Fridays for Future, in particolare le date del 15 marzo e del 24 maggio[9]. Durante l'autunno del 2019 la maggior parte delle basi provinciali partecipa al Terzo Sciopero Globale di Fridays for Future del 27 settembre e al Quarto Sciopero Globale del 29 novembre. A Bologna, Palermo e in particolare Roma la Rete contribuisce alla costruzione di manifestazioni studentesche ampiamente partecipate: solo nella Capitale gli studenti in piazza sono duecentomila[10].
Nel 2020 l'organizzazione è stata consultata dal Ministero della Pubblica Istruzione insieme ad altre rappresentanze studentesche, nel contesto della crisi del coronavirus che ha imposto la chiusura delle scuole secondarie di tutta Italia e modifiche all'Esame di Stato. Ha espresso le proprie posizioni anche sui media italiani in diversi momenti del dibattito pubblico, in particolare sugli effetti della crisi sull'istruzione pubblica.[11][12][13] Alla fine di ottobre dello stesso anno il Governo Conte II dispone nuovamente la chiusura delle scuole superiori su tutto il territorio nazionale, imponendo così il ritorno alla Didattica a distanza. La Rete si mobilita in molte città italiane: a Roma il 4 novembre diversi studenti si organizzano per seguire le lezioni a distanza sulle scalinate del Ministero dell'Istruzione sostenuti dal movimento Priorità alla Scuola.[14][15]
Durante il resto dell'autunno del 2020, l'associazione organizza ancora assieme al movimento Priorità alla Scuola diverse iniziative, flash mob e manifestazioni per chiedere che i fondi del Next Generation EU vengano investiti sulla scuola e evidenziando le principali difficoltà della Didattica a Distanza. Il 17 novembre, Giornata internazionale degli studenti, un gruppo di studenti si raduna davanti alla Camera dei deputati con delle maschere di alcuni parlamentari per simulare una lezione in piazza che ha come argomento la spesa pubblica per l'istruzione e la ricerca. L'obiettivo è sottolineare la poca importanza data alla scuola da parte dei governi italiani: assistono alcuni Deputati e l'iniziativa attira l'attenzione dei maggiori media italiani.[16][17][18]
Il 4 e 5 settembre 2021 l'associazione svolge il suo VI Congresso Nazionale a Roma, in Piazza Vittorio Emanuele. Durante i lavori congressuali vengono eletti all’unanimità Tommaso Biancuzzi e Luca Ianniello rispettivamente Coordinatore e Responsabile Organizzazione. Oltre a loro vengono eletti gli altri membri di esecutivo: Giacomo Santarelli e Giuseppe Barresi.
Il 20 maggio 2022, dopo diversi mesi di lavoro e ricerca insieme al Sindacato Pensionati Italiani e l'Unione degli Universitari, la Rete pubblica la prima indagine giovanile sulla salute psicologica. L'inchiesta, chiamata Chiedimi Come Sto, raggiunge più di trentamila studenti in tutto il Paese e diventa un punto di riferimento sul tema del benessere psicologico.[19][20]
Il 10 e 11 dicembre l'organizzazione tiene il suo VII Congresso Nazionale a Roma, presso la sede nazionale di ARCI. Risulta eletto il nuovo esecutivo nazionale composto da Paolo Notarnicola come Coordinatore, Giorgio Carratta Responsabile Organizzazione, Antonio Prestera come Tesoriere e Camilla Velotta come membro di esecutivo, Sara Franchi come delegata ai rapporti internazionali.
Iniziative
[modifica | modifica wikitesto]La Rete degli Studenti Medi promuove attività di mutualismo e supporto al diritto allo studio tramite iniziative di comodato d'uso dei libri di testo, mercatini del libro usato e servizi di ripetizioni a basso costo.
L'associazione si basa sullo strumento del tesseramento, attraverso il quale rappresenta studenti e studentesse di tutta Italia. La Rete fa parte del Forum delle Associazioni Studentesche del MIUR e confrontandosi con il Ministero avanza posizioni per migliorare la vita degli studenti.
L'attività dell'organizzazione si concentra particolarmente nella gestione delle Consulte Studentesche, strumenti di rappresentanza istituzionale nelle province.
La Rete degli Studenti Medi organizza, assieme a Libera, CGIL, ARCI e l'Unione degli Universitari i "Campi della Legalità"[21], ovvero dei campi estivi dove giovani volontari da tutta Italia recuperano e danno nuova vita a beni confiscati alla mafia.
L'associazione coopera a livello locale con i Circoli ARCI, associazione culturale con la quale ha un accordo di lavoro e gestione dei circoli. Assieme all'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia organizza iniziative in ricordo della Resistenza, attività di formazione per studenti e studentesse sull'antifascismo e organizza con essa le manifestazioni in ricordo dell'Anniversario della Liberazione.
Ogni anno l'associazione organizza, assieme a UDU e Arcigay[22], il Revolution Camp[23], un campeggio studentesco a cavallo tra luglio ed agosto. Le edizioni del 2018 e del 2019 si sono svolte a Montalto Marina[24][25][26]. L'edizione del 2022, dopo due anni di stop a causa della Pandemia, si è svolta a Tarquinia in località Riva dei Tarquini e ha visto la partecipazione, tra gli altri, di Maurizio Landini, Alessandro Zan e dei Modena City Ramblers.[27]
Struttura
[modifica | modifica wikitesto]La Rete, ispirandosi alle federazioni sindacali, struttura la sua presenza a livello regionale, provinciale (base confederale) e, in quei comuni non capoluogo di provincia con una popolazione studentesca elevata, a livello locale. L'associazione si dota dell'esecutivo nazionale per coordinare i lavori delle strutture territoriali e portare avanti istanze e vertenze a livello nazionale. I coordinatori provinciali e regionali si riuniscono in Coordinamento Nazionale per discutere e definire la linea politica dell'organizzazione.
Ad oggi le strutture regionali esistenti sono in Basilicata, Emilia-Romagna, Lazio, Liguria, Marche, Sicilia, Umbria e Veneto. Nelle altre regioni d'Italia è presente con basi provinciali senza un coordinamento regionale[28].
Coordinatori nazionali
[modifica | modifica wikitesto]- Luca De Zolt (2008-2010)[29]
- Sofia Sabatino (2010-2012)[30]
- Daniele Lanni (2012-2014)[31]
- Alberto Irone (marzo 2014 - luglio 2016)[32]
- Giammarco Manfreda (luglio 2016 - agosto 2019)[33]
- Federico Allegretti (agosto 2019 - settembre 2021)[34]
- Tommaso Biancuzzi (settembre 2021 - dicembre 2022)[35]
- Paolo Notarnicola (dicembre 2022 - oggi)[36][37]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Forum nazionale delle associazioni studentesche maggiormente rappresentative - Tecnica della Scuola, su tecnicadellascuola.it.
- ^ E il corteo degli studenti si spacca - Il Sole 24 Ore, su ilsole24ore.com. URL consultato il 9 ottobre 2013.
- ^ L'Onda prepara la mobilitazione ma pretende Montecitorio - La Repubblica (Roma), su roma.repubblica.it. URL consultato il 9 ottobre 2013 (archiviato dall'url originale il 3 novembre 2013).
- ^ 25 ottobre: Rete studenti medi, oggi migliaia in piazza [collegamento interrotto], su rassegna.it. URL consultato il 7 luglio 2016.
- ^ Repubblica.it, Studenti (e supereroi) nella piazza della Cgil, su Movimenti. URL consultato il 7 luglio 2016.
- ^ Firenze, studenti medi in piazza contro l'alternanza scuola-lavoro, in La Repubblica, 13 ottobre 2017. URL consultato il 14 gennaio 2018.
- ^ Studenti in piazza aprono l'autunno caldo, su romatoday.it. URL consultato il 20 febbraio 2018.
- ^ Sciopero Scuola Studenti e Docenti 12 ottobre 2018, tutte le info, su miuristruzione.it. URL consultato il 16 febbraio 2023.
- ^ Non c’è più tempo: 15 marzo studenti in piazza per l’ambiente, su retedeglistudenti.it. URL consultato il 21 settembre 2019 (archiviato dall'url originale il 21 settembre 2019).
- ^ duecentomila in piazza a Roma per l'ambiente, su romatoday.it.
- ^ Scuola, esame di maturità sarà online: tutti promossi. Ok al decreto, assunti 4.500 prof, su ilmattino.it. URL consultato il 26 aprile 2020.
- ^ Coronavirus. Scuola, verso un esame di Maturità solo orale, su avvenire.it, 2 aprile 2020. URL consultato il 26 aprile 2020.
- ^ Maturità light, tutti d'accordo. Ma l’anno senza bocciati divide i prof, su La Repubblica.
- ^ Studenti davanti al MIUR: proteggiamo il Diritto allo studio, su ANSA.
- ^ Studenti sotto al miur con pc e tablet: questa non è scuola, su Il Fatto Quotidiano.
- ^ Protesta degli Studenti: in piazza con le maschere dei politici, su RaiNews.
- ^ La scuola non chiuda: lezione in piazza degli studenti, su ANSA.
- ^ Studenti contro la didattica a distanza: fanno lezione ai parlamentari, su La Repubblica.
- ^ Covid, è crisi da post pandemia, su IlSole24Ore.
- ^ Crisi post covid, disagio psicologico per nove studenti su dieci, su Dire.
- ^ Copia archiviata, su rassegna.it. URL consultato il 6 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 6 aprile 2020).
- ^ Il Revolution Festival il Villaggio Studentesco a Montalto, su tusciaup.com.
- ^ Il Revolution Camp – il villaggio studentesco più grande d’Italia, su revolutioncamp.it.
- ^ Musica&Co: Revolution Camp, su ilsalottodicecisimo.wordpress.com.
- ^ Estate a Montalto, tutti gli eventi di luglio, su etruriaoggi.it.
- ^ Prosegue il Revolution Camp con dibattiti e concerti, su newtuscia.it.
- ^ Ha inizio il Revolution Camp a Tarquinia, su newtuscia.it.
- ^ Contatti | Rete degli Studenti Medi, su retedeglistudenti.it. URL consultato il 26 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 21 settembre 2019).
- ^ Marzia Bonacci, Gelmini-studenti, salta il tavolo, su m.flcgil.it, 24 ottobre 2008. URL consultato il 2 agosto 2024.
- ^ Rete degli studenti, 12 marzo in piazza in difesa della scuola pubblica, su lastampa.it, 1º marzo 2011. URL consultato il 2 agosto 2024.
- ^ Giulia Boffa, Rete Studenti Medi: le nostre scuole ci cadono addosso, su Orizzontescuola.it, 11 febbraio 2013. URL consultato il 2 agosto 2024.
- ^ Isabella Loschi, Alberto Irone, nuovo portavoce nazionale della Rete degli Studenti, su Oggitreviso.it, 18 marzo 2014. URL consultato il 2 agosto 2024.
- ^ Rete Studenti Medi: incremento risorse, alternanza e welfare studentesco temi della protesta del 17 novembre, su Orizzontescuola.it, 16 novembre 2016. URL consultato il 2 agosto 2024.
- ^ «La scuola siamo noi, ma nessuno ci ascolta», su Collettiva.it, 27 agosto 2020. URL consultato il 2 agosto 2024.
- ^ Tommaso Biancuzzi, ecco chi è il nuovo Mattia Santori della sinistra, su Libero.it, 12 febbraio 2022. URL consultato il 2 agosto 2024.
- ^ Corrado Zunino, Il 6 in condotta divide la scuola, gli studenti “Misura punitiva”. I professori: “Ma un segnale andava dato”, su Repubblica.it, 19 settembre 2023. URL consultato il 2 agosto 2024.
- ^ Studenti convocati da Valditara: risposte insufficienti, su Collettiva.it, 18 aprile 2023. URL consultato il 2 agosto 2024.
Voci correlate
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Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su retedeglistudenti.it.