Rainbow Islands
Rainbow Islands: The Story of Bubble Bobble 2 videogioco | |
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Il primo livello di Rainbow Islands (schermata del gioco sull'Amiga) | |
Titolo originale | レインボーアイランド |
Piattaforma | Arcade, Commodore 64, ZX Spectrum, Amstrad CPC, Atari ST, Amiga, NES, Master System, PC Engine, Sega Saturn, Mega Drive, Game Boy Color, PlayStation, MS-DOS, FM Towns, telefono cellulare |
Data di pubblicazione | Arcade: ottobre 1987 Conversioni: 1988-1993 GBC: 2001[1] |
Genere | Piattaforme |
Tema | Fantasy |
Origine | Giappone |
Sviluppo | Taito |
Pubblicazione | Taito, Ocean Software (computer), TDK Mediactive (Game Boy Color), NEC Avenue (TurboGrafx CD) |
Modalità di gioco | Giocatore singolo |
Requisiti di sistema |
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Preceduto da | Bubble Bobble |
Seguito da | Parasol Stars |
Specifiche arcade | |
CPU | M68000 a 8 MHz |
Processore audio | Z80 a 4 MHz |
Schermo | Raster orizzontale |
Risoluzione | 320 x 224 x 8192 |
Periferica di input | Joystick 2 direz., 2 puls. |
Rainbow Islands: The Story of Bubble Bobble 2, più comunemente noto solo come Rainbow Islands (レインボーアイランド?, Reinbō Airando, lett. "Isole dell'arcobaleno"), è un videogioco arcade a piattaforme prodotto dalla Taito nel 1987. È il seguito di Bubble Bobble e il predecessore di Parasol Stars. Qui il protagonista utilizza degli arcobaleni magici come armi e come piattaforme temporanee, inoltre a differenza degli altri due titoli è a scorrimento.
Rainbow Islands venne successivamente convertito per molti home computer, edito dalla Ocean Software nel 1989-1990, e varie console. Versioni per MS-DOS, Sega Saturn e PlayStation uscirono solo in coppia con Bubble Bobble nella raccolta Bubble Bobble also featuring Rainbow Islands del 1996 della Acclaim[2]. Versioni emulate più recenti sono incluse nelle raccolte Taito Legends.
Trama
[modifica | modifica wikitesto]La trama del gioco prosegue laddove Bubble Bobble terminava: i due eroi Bub e Bob riescono a riacquisire le loro normali sembianze umane, ma ricevono un messaggio in cui viene detto che un gruppo di persone ha subìto la loro stessa sorte ed è stato rapito e portato su un gruppo di isole. Bub e Bob non hanno più il potere di inglobare i nemici in bolle come quando erano due draghetti, ma hanno un'altra capacità: quella di sparare arcobaleni da usare come arma per eliminare i nemici e come supporto per raggiungere le piattaforme più alte. Agli arcobaleni si riferiscono il titolo del gioco e la colonna sonora, una versione velocizzata della celebre canzone Over the Rainbow, letteralmente "Oltre l'arcobaleno".
Modalità di gioco
[modifica | modifica wikitesto]Il gioco è suddiviso in sette isole regolari, più tre segrete, consistenti ciascuna in quattro livelli. L'ambiente è a scorrimento verticale e per superare ciascun livello è necessario arrivare sul punto più alto dell'isola, dato che si parte dal basso, evitando o eliminando i nemici; bisognerà farlo fretta in quanto, una volta superato il tempo limite (apparirà sullo schermo la scritta Hurry!), l'isola inizierà a sprofondare, evento rappresentato dall'acqua che prima lentamente e poi sempre più velocemente raggiungerà la parte superiore dello schermo. Il giocatore, però, non perderà una vita fino a che il livello dell'acqua non superi il collo di Bub o Bob.
Ogni tipologia di nemici ha un suo comportamento peculiare, ma tutti sono accomunati dalle "arrabbiature": un nemico arrabbiato diventa rosso e molto più rapido del normale. La rabbia dei nemici si scatena in tre casi:
- quando restano troppo tempo sullo schermo;
- quando restano troppo tempo intrappolati sotto un arcobaleno (vedi la sezione successiva "Gli arcobaleni");
- alla comparsa del messaggio Hurry! (a quel punto tutti i nemici diventano automaticamente arrabbiati).
In cima a ogni livello vi è un forziere ricolmo di bonus, mentre alla fine del quarto livello di ogni isola si dovrà affrontare un boss ispirato al tema di quell'isola (vedi la sezione Livelli).
Gli arcobaleni
[modifica | modifica wikitesto]Gli arcobaleni (una stella che lascia dietro di sé una scia multicolore arcuata) sono l'unica arma a disposizione di Bub e Bob. Come le bolle del predecessore Bubble Bobble, essi servono anche a raggiungere le piattaforme più alte oltre che a eliminare o intrappolare i nemici e, al contrario delle bolle, a raccogliere ogni bonus che essi colpiscano.
Utilizzo offensivo degli arcobaleni
[modifica | modifica wikitesto]Ci sono tre modi diversi per eliminare i nemici:
- Colpendoli direttamente con un arcobaleno.
- Generando un arcobaleno in modo da imprigionarli sotto di esso e saltare sopra all'arcobaleno per farlo crollare e schiacciare così il nemico.
- Creando una catena di arcobaleni e saltare sopra uno di essi, in modo da generare un "effetto domino" che provochi il crollo di tutti gli altri e schiacciando tutti i nemici che si dovessero trovare sotto di essi (Nota: sullo schermo non possono essere presenti più di 8 arcobaleni per volta). Ogni nemico schiacciato aumenta di molto le probabilità di ottenere, invece di un bonus frutto che dà solo punti, un power-up o un diamante arcobaleno. I bonus potenziamento standard che il personaggio può ottenere sono i seguenti:
- Anfora gialla: incrementa la velocità con cui sono sparati gli arcobaleni
- Anfora rossa: incrementa il numero di arcobaleni lanciati simultaneamente, in un solo colpo, fino ad un massimo di 3
- Scarpette rosse: incrementano la velocità di movimento del personaggio
- Stella gialla: nel momento che la si raccoglie, spara proiettili a forma di stella verso l'alto, i nemici colpiti hanno più probabilità di rilasciare bonus potenziamento
- Stella rossa: nel momento che la si raccoglie, spara proiettili a forma di stella verso l'alto e il basso, i nemici colpiti hanno più probabilità di rilasciare bonus potenziamento
- Sfera di cristallo: i nemici uccisi assumono le fattezze dei personaggi di Bubble Bobble
Utilizzo non offensivo degli arcobaleni
[modifica | modifica wikitesto]Gli arcobaleni possono essere utilizzati anche per:
- Raccogliere bonus (semplicemente colpendoli).
- Salire in cima al livello, col giocatore che li userà come scale, dapprima creandoli e poi camminandoci sopra.
- Farsi scudo dai proiettili sparati da alcuni nemici (l'arcobaleno verrà quindi distrutto).
- Far apparire i bonus invisibili sparsi per i livelli (i bonus appaiono semplicemente dopo che il giocatore avrà colpito determinate zone dello schermo).
Livelli
[modifica | modifica wikitesto]Sette livelli sono normalmente accessibili:
- Insect Island - verde ed erba ovunque con insetti e altri animaletti come nemici
- Combat Island - carri armati e altri mezzi militari in miniatura
- Monster Island - un'isola cimitero popolata da tipici mostri dell'orrore
- Toy Island - qui è tutto ancora più colorato e i nemici sono giocattoli
- Doh Island - un omaggio ad Arkanoid, celebre videogioco Taito. La musica e gli effetti sonori sono ripresi da quel gioco così come i nemici
- Robot Island - una specie di fabbrica di robot in cui oltre a vari tipi di automi si dovranno affrontare attrezzi animati
- Dragon Island - un mondo tipicamente fantasy
I restanti tre sono le isole segrete, alle quali si può accedere soltanto avendo raccolto tutti e sette i diamanti arcobaleno. Ciascuna è un omaggio a un precedente videogioco Taito: Fairyland Story, Darius e Bubble Bobble.
Extra Version
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1988 la Taito ha prodotto Rainbow Islands - Extra Version, una sorta di versione "remixata" del gioco in cui le varie isole non ospitano più le loro tipologie usuali di nemici, ma quelle di altri livelli; da notare in particolare come già nei livelli iniziali si debbano affrontare i nemici delle tre isole segrete (per esempio, in Insect Island ci sono i nemici di Darius Island). La difficoltà è inoltre leggermente aumentata. Questa versione uscì anche per Sega Mega Drive e FM Towns.[3] L'edizione Mega Drive comprende sia la versione originale sia la Extra.[1]
Accoglienza
[modifica | modifica wikitesto]Rainbow Islands si discostava molto dal suo acclamato predecessore Bubble Bobble, rivoluzionando il sistema di gioco e perfino i protagonisti. Fu comunque un enorme successo di critica e di pubblico, grazie alla grafica ispirata e al gameplay riuscito[1]. Anche le numerose conversioni domestiche furono generalmente di alto livello ed ebbero grande diffusione. Quelle per Amiga e Atari ST, praticamente equivalenti tra di loro, furono particolarmente apprezzate dalla critica e riconosciute come molto fedeli e giocabili. Conversione di grande qualità è anche quella per PC Engine con lettore CD, tuttavia si fece notare poco perché uscì piuttosto tardi (1993)[1].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d Retrogame Magazine 4.
- ^ (EN) Bubble Bobble also featuring Rainbow Islands, su MobyGames, Blue Flame Labs.
- ^ Banca dati MAME.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Rainbow Islands (JPG), in MCmicrocomputer, n. 95, Roma, Technimedia, aprile 1990, pp. 178-179, ISSN 1123-2714 .
- Rainbow Islands (JPG) (C64), in Zzap!, anno 4, n. 37, Milano, Edizioni Hobby, settembre 1989, pp. 18-19, OCLC 955306919.
- Rainbow Islands (JPG) (NES), in Zzap!, anno 7, n. 69, Milano, Xenia Edizioni, luglio 1992, pp. 60-61, OCLC 955306919.
- Rainbow Islands (JPG) (Spectrum), in Zzap!, anno 8, n. 74, allegato a The Games Machine nº 49, Milano, Xenia Edizioni, gennaio 1993, p. 8, OCLC 955306919.
- Rainbow Islands (JPG), in Commodore Computer Club, n. 77, Opera (MI), Systems Editoriale, settembre 1990, p. 50, OCLC 955780203.
- Rainbow Islands (JPG) (ST), in K, n. 9, Milano, Glénat, settembre 1989, p. 36, ISSN 1122-1313 .
- Rainbow Islands (JPG) (C64), in K, n. 16, Milano, Glénat, aprile 1990, p. 73, ISSN 1122-1313 .
- Rainbow Islands (JPG), in Game Power, n. 4, Milano, Studio Vit, marzo 1992, p. 40, OCLC 955565950.
- Rainbow Islands (JPG), in Amiga Byte, n. 16, Milano, Arcadia/Elettronica 2000, novembre 1989, p. 19, OCLC 955729050.
- Rainbow Islands (JPG), in Consolemania, anno 2, n. 6, Milano, Xenia Edizioni, marzo 1992, p. 32, OCLC 955500245.
- Rainbow Islands (JPG), in Trucchi e Segreti Videogiochi, n. 16, Milano, Gruppo Editoriale Jackson, novembre 1990, p. 56.
- Rainbow Islands (JPG), in Computer+Videogiochi, n. 15, Milano, Gruppo Editoriale Jackson, aprile 1992, p. 77, OCLC 955714397.
- Rainbow Islands (JPG), in Sonic – Videogame & Fumetti, anno 2, n. 4, Milano, Rizzoli Egmont, aprile 1994, p. 37.
- Conversioni a confronto - Rainbow Islands, in Retrogame Magazine, n. 4, seconda serie, Cernusco sul Naviglio, Sprea, novembre/dicembre 2017, pp. 38-39, ISSN 2532-4225 .
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Rainbow Islands, su adb.arcadeitalia.net.
- Rainbow Islands (Extra), su adb.arcadeitalia.net.
- (EN) Rainbow Islands / Rainbow Islands (Sega Master System), su MobyGames, Blue Flame Labs.
- (EN) Rainbow Islands (Game Boy) / Rainbow Islands (PC Engine) / Rainbow Islands (Nintendo Entertainment System) / Rainbow Islands (Sega Master System), su GameFAQs, Red Ventures.
- (EN) Rainbow Islands, su Killer List of Videogames, The International Arcade Museum.
- (EN) Rainbow Islands: The Story of Bubble Bobble 2, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) Kim Lemon, Rainbow Islands, su Lemon64.com.
- Roberto Nicoletti, Rainbow Islands: The Story of Bubble Bobble II, su Ready64.org.
- (EN) Rainbow Islands, su SpectrumComputing.co.uk.
- (FR) Rainbow Islands, su CPC-power.com.
- (EN) Rainbow Islands, su Hall of Light - The database of Amiga games - abime.net.
- (EN) Rainbow Islands, su Atarimania.com - ST TT Falcon.
- (EN) Rainbow Islands Info Pages (guida dettagliata ai bonus e alle meccaniche di gioco), su tjasink.com.
Controllo di autorità | BNF (FR) cb171521483 (data) |
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