Quartetto per archi n. 4 (Beethoven)

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Quartetto d'archi n. 4
CompositoreLudwig van Beethoven
TonalitàDo minore
Tipo di composizioneQuartetto d'archi
Numero d'operaOp. 18
Epoca di composizione1799-1800
Prima esecuzione1801
DedicaJoseph Franz Maximilian von Lobkowicz
Durata media26 minuti[1]
Organico
Movimenti
  1. Allegro ma non tanto (Do minore)
  2. Scherzo. Andante scherzoso quasi Allegro (Do maggiore)
  3. Menuetto. Allegretto (Do minore)
  4. Allegro - Prestissimo (Do minore)

Il Quartetto per archi n. 4 in Do minore, op.18, è una composizione di Ludwig van Beethoven scritta tra il 1799 e il 1800 e pubblicata nel 1801.

Il brano fu composto nel 1799. Cronologicamente, nel complesso dei sei quartetti che costituiscono l'op.18, si presume sia in realtà il penultimo ad esser stato scritto; il numero "4" che lo contraddistingue deriva dall'ordine in cui furono stampati i quartetti. L'ordine esatto in cui furono composti i sei quartetti non è del tutto certo, dato che gli originali autografi sono andati perduti, tuttavia si può dedurre dai quaderni di appunti.

Nel caso di questo quartetto, l'assenza di appunti nei quaderni di Beethoven fa ritenere che sia stato composto nel periodo in cui il compositore viveva ancora a Bonn. Non si esclude la possibilità che eventuali appunti scritti per questo pezzo possano essere andati perduti.[2]

Il quartetto fu pubblicato nel 1801.

L'inizio del primo movimento.

Il quartetto è composto da quattro movimenti:

  1. Allegro ma non tanto (Do minore)
  2. Scherzo. Andante scherzoso quasi Allegro (Do maggiore)
  3. Menuetto. Allegretto (Do minore)
  4. Allegro - Prestissimo (Do minore)

Dopo la pubblicazione dell'intera op.18, il compositore Jan Emanuel Doležálek dichiarò che gli erano piaciuti solo i quartetti no.2 e no.4, al che, secondo il biografo Alexander Wheelock Thayer, Beethoven replicò:

(DE)

«Das ist ein rechter Dreck! Gut für das Scheißpublikum.»

(IT)

«Questa è pura spazzatura! Buona solo per il pubblico di merda.»

  1. ^ Beethoven Quartetto d'archi n. 4 in do minore op. 18 n. 4, su musopen.org.
  2. ^ Lockwood, pp.125 e segg.
  3. ^ (DE) Alexander Wheelock Thayer, Ludwig van Beethoven's Leben: nach dem Original-Manuscript deutsch bearbeitet [von H. Deiters], vol. II, 1866, p. 200.
  • (DE) Jan Caeyers, Beethoven – Der einsame Revolutionär, C. H. Beck-Verlag, 2013, ISBN 978-3-406-65625-5.
  • Ludwig van Beethoven, Epistolario 1783-1807, a cura di Sieghard Brandenburg, traduzione di L. Della Croce, vol. 1, Skira, 1999 [1996], p. 46.
  • (DE) Gerd Indorf, Beethovens Streichquartette: Kulturgeschichtliche Aspekte und Werkinterpretation, 2ª ed., Rombach, 2007.
  • (DE) Lewis Lockwood, Beethoven: Seine Musik – Sein Leben, Metzler, 2009.

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