La Prva savezna liga FNRJ[2] 1946-1947, conosciuta semplicemente come Prva liga 1946-1947, fu la 18ª edizione del campionato jugoslavo di calcio, la prima dopo la fine della Seconda guerra mondiale. La vittoria finale fu appannaggio del Partizan, al suo primo titolo.
L'invasione nazifascista della Jugoslavia nel 1941 aveva comportato la sospensione del campionato, mentre il paese stesso veniva smembrato nelle sue varie regioni. Dopo la liberazione e l'avvento del comunismo nel 1945, a causa delle distruzioni nelle vie di comunicazione si fece in tempo ad organizzare solo un torneo dimostrativo tra le varie repubbliche federative, mentre invece i campionati ufficiali ripresero solo a livello regionale. L'attività ufficiale nazionale fu invece programmata per ricominciare nel 1946, e non ebbe relazione alcuna con l'ultima stagione antebellica: le squadre partecipanti vennero infatti selezionate ex novo, nella misura delle migliori società di ognuna delle sei repubbliche federate, cioè la Serbia, la Macedonia, il Montenegro, la Bosnia, la Croazia e la Slovenia; a esse si aggiunsero a torneo in corso, in qualità di "ospiti", due compagini della Venezia Giulia, regione italiana sotto occupazione militare che la Jugoslavia mirava ad annettere. Le società calcistiche dell'anteguerra erano in gran parte scomparse o perché soppresse in quanto i loro dirigenti erano stati giudicati colpevoli di collaborazionismo, o perché fuse d'imperio a formare nuovi grandi club di stato nelle mani delle varie emanazioni economiche del partito comunista.
Il torneo, concepito come un'occasione per rappresentare tutte le aree del paese, era tuttavia troppo ampio per lo sviluppo del calcio jugoslavo, e per la stagione seguente se ne studiò un notevole ridimensionamento, onde tornare a una grandezza più in linea con la tradizione. Fu dunque stabilito, in occasione dell'assemblea del 3-4 luglio 1947, che al campionato di massima serie successivo avrebbero partecipato soltanto dieci squadre.[3] Uno dei posti fu assegnato d'ufficio alla società triestina dell'Amatori Ponziana[4] che, avendo terminato il campionato in quartultima posizione, avrebbe dovuto retrocedere ma fu graziata per motivi politici (la cosiddetta questione triestina).[5] Le altre nove partecipanti furono individuate nelle:
prime sei classificate della stagione appena conclusa;
nel vincitore del campionato cadetto;
nella vincente la gara di qualificazione (una sorta di "play-out") tra la settima e la nona classificata della stagione appena conclusa;
nella vincente la gara di qualificazione interdivisionale tra l'ottava classificata della massima divisione e la seconda classificata del campionato cadetto.
Note:
Due punti a vittoria, uno a pareggio, zero a sconfitta.
In caso di arrivo di due o più squadre a pari punti, la graduatoria viene stilata secondo il quoziente reti delle squadre interessate.
Tra le retrocesse furono ammesse direttamente in Druga Liga 1947-1948 solo Kvarner e Buducnost mentre il 14 Oktobar dovette disputare un torneo di qualificazione contro squadre di categoria inferiore, non passandolo e retrocedendo nelle leghe repubblicane; Zeljeznicar e Nafta furono declassate a tavolino nelle leghe repubblicane senza nemmeno passare per gli spareggi, anche se poi la federazione ammise in sovrannumero lo Zeljeznicar in Druga Liga accogliendo un ricorso della federazione bosniaca.
Il 22 luglio 1947 il Pobeda si è fuso con la concittadina Makedonija a formare il Vardar. L'andata si disputò il 3 agosto,[10] il ritorno il 10 agosto.[11]
Il campionato era iniziato il 25 agosto 1946 con 12 squadre. Il 6 ottobre è entrato il Kvarner, mentre il 30 dello stesso mese è stato il turno del Ponziana.
^In realtà la federcalcio jugoslava fu ricostituita nel 1948. Le prime competizioni calcistiche del secondo dopoguerra furono organizzate dalla federazione di cultura fisica della Jugoslavia (Fiskulturni savez Jugoslavije).
^Dal 1945 al 1963 la Jugoslavia si è chiamata "Federativna Narodna Republika Jugoslavija" (Repubblica Federativa Popolare di Jugoslavia).
^Si trattava di una società sorta nel 1946 dallo scisma interno al C.S. Ponziana, società militante nella Serie C italiana, messo in atto da quei dirigenti favorevoli all'iscrizione della squadra al campionato jugoslavo. Il Ponziana dunque si scisse in due con il F.C. Amatori Ponziana che si iscrisse alla massima serie jugoslava e il C.S. Ponziana che continuò a militare nella Serie C italiana. Diversi giocatori titolari del C.S. Ponziana, allettati dagli alti stipendi, accettarono di passare all'Amatori Ponziana e di giocare nel campionato jugoslavo, indebolendo inevitabilmente il Ponziana italiano.
^Fu il ripescaggio della Ponziana nella massima serie jugoslava a causare il ripescaggio della Triestina in Serie A e non il contrario. Infatti nell'interrogazione parlamentare del 26 luglio 1947 con cui si chiedeva alla FIGC di ripescare la Triestina in Serie A viene affermato che «l'Amatori Ponziana, aiutata con larghezza di mezzi e potenziata in ogni modo, parteciperà anche il prossimo anno al più importante campionato di calcio jugoslavo, per cui le manifestazioni di quest'ultima società, qualora si verificasse la deprecabile retrocessione dell'Unione Sportiva Triestina, risulteranno le più importanti di Trieste». Inoltre il ripescaggio dell'Amatori Ponziana fu stabilito già all'assemblea del 3-4 luglio 1947 (Polet del 7 luglio 1947, p. 2), mentre il ripescaggio della Triestina avvenne in occasione del congresso di Perugia del 26-28 luglio 1947 (Corriere dello Sport del 26-28 luglio 1947, p. 1).
^A tavolino. La gara era da disputarsi a Maribor, ma il Nafta (padrone di casa) non ha provveduto a sgomberare il campo dalla neve, quindi gli è stata inflitta la sconfitta a tavolino. Le due squadre hanno comunque disputato un'amichevole di 2 tempi di 20 minuti finita 2-0 per il Nafta. Fonte: exyufudbal
^abcdefghiA tavolino, Il Nafta si è ritirato dal campionato per motivi economici.
^In questa partita Stjepan Bobek ha segnato 9 reti, record rimasto imbattuto per tutta la Prva liga jugoslava.