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Proteste in Kazakistan del 2022
Proteste in Kazakistan del 2022 | |||
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Manifestanti ad Aqtöbe il 4 gennaio 2022 | |||
Data | 2–11 gennaio 2022 | ||
Luogo | Nur-Sultan | ||
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Le proteste in Kazakistan del 2022 sono iniziate il 2 gennaio sia nella principale metropoli kazaka, Almaty, sia in tutto il paese asiatico a causa dell'aumento dei prezzi sul consumo del gas energetico, degli alimentari e della benzina per il trasporto.[6] Un gruppo di cittadini kazaki ha attaccato dei palazzi del governo.[7] Secondo le fonti sono morte circa 26 persone, e ci sono stati numerosi arresti.[8][9][10][11]
Il governo del primo ministro Asqar Mamın, su ordine del presidente Qasym-Jomart Toqaev, si dimette.[12][13][14][15] L'OTSC, su richiesta del governo kazako, interviene con una forza di peacekeeping[16][17]
Le proteste
[modifica | modifica wikitesto]Cause
[modifica | modifica wikitesto]Le cause sono diverse: l'aumento dei prezzi delle risorse come il metano e il cibo, un autoritarismo da parte del governo e la corruzione di esso, una crisi economica in tutto il paese e una brutalità poliziesca, accompagnata anche da una violazione dei diritti umani da parte delle forze dell'ordine. L'insieme di queste cause ha portato ad un clima di tensione che poi è sfociato in proteste più o meno violente.[18]
Proteste
[modifica | modifica wikitesto]Le proteste sono cominciate il 2 gennaio 2022 e sono tuttora in corso, anche se in maniera meno intensa. La protesta, inizialmente pacifica, è diventata sempre più violenta, con i manifestanti che hanno preso d'assalto i palazzi governativi, le stazioni di polizia e l'aeroporto.
La risposta delle forze dell'ordine
[modifica | modifica wikitesto]In un primo momento le forze di polizia, non preparate ad una manifestazione di queste dimensioni, si sono trovate in difficoltà, con i manifestanti che guadagnavano terreno. Successivamente però, anche grazie all'intervento dei peacekeeper dell'OTSC, provenienti soprattutto dalla Russia, le forze dell'ordine sono riuscite a stabilizzare la situazione.
Aiuti esteri
[modifica | modifica wikitesto]In conformità agli accordi dell'OTSC, il presidente kazako ha richiesto il 6 gennaio all'organizzazione l'invio di una forza di peacekeeping. La missione è guidata dall'Armenia e vede la partecipazione della Rapid Response Force dell'organizzazione, con i contingenti di Russia (circa 3000 soldati, il contingente militare più consistente), Bielorussia e Kyrgyzstan per aiutare il governo kazako nella messa in sicurezza di aree chiave del paese.[19]
Conseguenze
[modifica | modifica wikitesto]Per tranquillizzare la popolazione e riuscire a sedare la rivolta, il presidente kazako ha deciso di abbassare il prezzo del metano. Inoltre si sono dimessi il primo ministro Mamın e il presidente del consiglio di sicurezza Nazarbaev.
Reazioni internazionali
[modifica | modifica wikitesto]- Unione europea: "I diritti e la sicurezza dei civili devono essere garantiti", l'ha scritto tramite il tweet l'Alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza Josep Borrell.[20]
- Stati Uniti: il portavoce della Casa Bianca Jen Psaki: "Gli Stati Uniti stanno seguendo la situazione e supportano gli inviti alla pace e alle manifestazioni non violente".[21]
- Cina: Il Segretario del Partito Comunista cinese, Xi Jinping, ha criticato le proteste in Kazakistan definendole una "rivoluzione colorata" e condannando le "forze intente a minare il rapporto tra Cina e Kazakistan e ad interferire nella cooperazione tra le due nazioni".[22]
- Turchia: il presidente di turno del Consiglio turco Recep Tayyip Erdoğan ha comunicato telefonicamente l'augurio per la fine della crisi e per la ripresa dei lavori dell'Organizzazione degli Stati Turchi.[23]
- Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE): il presidente in esercizio dell'OSCE Zbigniew Rau ha chiesto un ritorno pacifico all'ordine e il rispetto per i processi democratici, auspicando che vengano protetti diritti e libertà, incluse le libertà di assemblea e di espressione.[24]
Galleria d'immagini
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Militari tagiki ad Almaty
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Un soldato kirghiso ad Almaty
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Un blindato dell'OTSC russo che presidia uno dei palazzi
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Un soldato dell'OTSC bielorusso
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Un posto di blocco ad Aqtobe
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Manifestanti nella piazza principale di Aqtobe nel gennaio del 2022
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b CSTO agrees to intervene in Kazakhstan unrest, su eurasianet.org.
- ^ https://ria.ru/20220107/mirotvortsy-1766837089.html
- ^ Kazakistan, il presidente ordina di sparare ai manifestanti: 26 morti e oltre 3mila arrestati. Media: “Nazarbayev fuggito dal Paese”, su ilfattoquotidiano.it.
- ^ Sono 164 le vittime degli scontri in Kazakistan. Il Papa: cercare il dialogo, su rainews.it.
- ^ Kazakistan, 2.000 arresti e molti morti: arrivano le truppe russe. Prezzo del gas bloccato, su ilgiorno.it.
- ^ Tenaglia sul Kazakhstan, su osservatoreromano.va.
- ^ Kazakhstan, il caro gas, su osservatoreromano.va.
- ^ Il presidente del Kazakistan ha ordinato di «sparare per uccidere», su ilpost.it.
- ^ Kazakistan, dai legami con Mosca alle proteste di piazza: il declino dell'autocrate Nazarbayev, su repubblica.it.
- ^ Proteste in Kazakistan, almeno 26 manifestanti uccisi, su adnkronos.com.
- ^ Kazakistan, le proteste non si fermano. L'ordine del presidente: «Uccidete i manifestanti», su open.online.
- ^ La protesta dilaga in Kazakistan e il governo si dimette, su agi.it.
- ^ Kazakistan, primo ministro ha annunciato le sue dimissioni, su trt.net.tr.
- ^ Kazakistan, violente proteste per l'aumento dei prezzi del gas: il governo si dimette, su lapresse.it.
- ^ Il presidente del Kazakistan ha sciolto il governo, su vaticannews.va.
- ^ Caos in Kazakistan: guerriglia per le strade e il governo si dimette. Interviene Mosca, su lavocedinewyork.com.
- ^ Il caro-benzina incendia le proteste in Kazakistan, assalto ai palazzi governativi e aeroporto bloccato, su fanpage.it.
- ^ In Kazakistan il soccorso rosso delle dittature, su huffingtonpost.it.
- ^ Inimicizie, La sommossa kazaka, su Inimicizie, 9 gennaio 2022. URL consultato il 19 dicembre 2022.
- ^ Tornata la calma in Kazakhstan dopo l'intervento militare dell'ex repubbliche sovietiche?, su it.euronews.com.
- ^ (EN) White House, UN Appeal for 'Restraint' by Kazakh Authorities, su VOA. URL consultato il 19 dicembre 2022.
- ^ (EN) After Kazakhstan Crisis, China Will Reassess Its Influence in Central Asia, su thediplomat.com. URL consultato il 19 dicembre 2022.
- ^ Erdogan sente al telefono i capi degli Stato turchi, su trt.net.tr. URL consultato l'8 gennaio 2022 (archiviato dall'url originale l'8 gennaio 2022).
- ^ (EN) Statement on the situation in Kazakhstan by the OSCE Chairman-in-Office, su osce.org.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Proteste in Kazakistan del 2022