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Ascoli Piceno ha un'exclave (Piana della Forcella) compresa tra il comune di Acquasanta Terme, quello di Roccafluvione e un'exclave di quest'ultimo (Forcella).
Giovanni Battista Draghi (o Drago) nasce a Jesi in provincia d'Ancona nel 1710. Lo pseudonimoPergolesi deriva dal nonno Francesco, un artigiano originario della cittadina di Pergola (PU) e trasferitosi nel 1635 nella città natale di Giovanni Battista. Col tempo il soprannome Pergolesi divenne di uso comune per designare la sua famiglia.
La posizione del padre, un amministratore statale, consentì al giovane Giovanni Battista una giovinezza relativamente agiata ed un'educazione musicale di buon livello. Dopo i primi studi di organo e violino nella città natale, durante i quali mostrò un notevole talento musicale, all'età di quindici anni, grazie al mecenatismo del vescovo di Larino e Governatore della Santa Casa di Loreto Carlo Maria Pianetti fu ammesso nel celebre "Conservatorio dei poveri di Gesù Cristo" a Napoli, dove ebbe modo di studiare composizione con alcuni dei più celebri autori della Scuola musicale napoletana, come Francesco Durante e Gaetano Greco.
Nato a Grottammare nel Piceno il 12 dicembre 1521, visse un'infanzia disagiata dalle ristrettezze economiche. Suo padre era giardiniere e la sua famiglia non viveva nel lusso; si racconta che Felice da piccolo avesse lavorato anche badando ai maiali. All'età di 9 anni entrò nell'Ordine dei Frati Minori Conventuali a Montalto delle Marche, paese di origine del padre e a cui restò legato per tutta la vita.
A 12 anni iniziò qui il noviziato dove, come frate, era anche suo zio Salvatore. Compì i suoi studi a Ferrara, Bologna e Siena; qui fu ordinato sacerdote nel 1547. Diede presto prova di una rara abilità sia come predicatore che nella dialettica. Nel 1552 si trovò a Roma dove fece le prediche quaresimali nella Basilica dei Santi XII Apostoli riscuotendo molta impressione e guadagnandosi la stima di due futuri grandi e famosi personaggi: san Filippo Neri e sant'Ignazio di Loyola; acquisì inoltre le simpatie di molti prelati influenti, tra cui il cardinal Rodolfo Pio di Carpi (1500-1564), protettore del suo ordine, il cardinale Michele Ghislieri, futuro papa Pio V, e il cardinale Giovan Pietro Carafa, anch'egli futuro papa Paolo IV; da quel momento la sua carriera ecclesiastica ebbe una svolta decisiva.