Il lavoro è un'attività produttiva che implica il dispendio di energie fisiche o intellettuali per raggiungere uno scopo preciso: procurarsi col proprio lavoro beni essenziali o beni superflui, o direttamente o indirettamente attraverso un valore monetario riconosciuto acquisito da terzi quale compenso. Nel mondo moderno l'attività lavorativa viene esplicata con l'esercizio di un mestiere o di una professione e ha come scopo la soddisfazione dei bisogni individuali e collettivi. Sul piano giuridico si distingue il lavoro subordinato da quello autonomo e parasubordinato con caratteristiche intermedie tra i primi due.
L'amanuense o il copista, prima della diffusione della stampa, era la professione di chi copiava manoscritti per mestiere, a servizio di privati o del pubblico.
Nell'antichità classica la professione di amanuense era esercitata dagli schiavi, dopo le invasioni barbariche fu coltivata soprattutto in centri religiosi (in particolar modo le abbazie dei Benedettini) e nel XIII secolo si sviluppò una vera e propria industria di professionisti.
Ai fini della critica testuale, l'opera degli amanuensi di professione, molto più fedele all'esemplare che trascrive, ed è in generale più sicura di quella del copista occasionale o dello studioso che aveva la tendenza ad interpretare il testo.
Attualmente amanuense può essere utilizzato anche per indicare chi scrive a mano atti o documenti, nei casi in cui la legge richieda l'uso della scrittura manoscritta nella formazione degli atti (ad es. i verbali delle riunioni di condominio).
La pastorizia è una delle più antiche professioni esistenti, nacque nell'Anatolia nel 4000 a.C. circa. In passato allevavano principalmente le pecore perché erano fonte di carne, latte e lana. Nei seguenti millenni la pastorizia si diffuse in tutta l'Eurasia.
Col passare del tempo, assieme alle pecore sono stati integrati maiali e galline, poiché risultavano facili da gestire. Per mantenere una grande gregge, le pecore dovevano muoversi di pascolo in pascolo. Per risolvere questo problema, col tempo alla professione di pastore si è aggiunta quella di agricoltore.
Tra i doveri del pastore c'è quello di mantenere il loro gregge intatto e protetto dai predatori, quali lupi e volpi. Deve, inoltre, controllare il momento migliore per tosare e mettere sul mercato la lana e mungere spesso gli animali, in modo da ricavare il latte. Alcuni pastori, col latte ricavato, producono alcuni derivati, tra cui il formaggio.
Un falegname è un artigiano che lavora il legno per fabbricare o riparare mobili e infissi. Bisogna distinguere tra le tecniche tradizionali, nelle quali si usano attrezzi manuali, e la falegnameria moderna, intesa come lavorazione del legno per la produzione veloce di manufatti grazie alle macchine e a moderne attrezzature meccaniche. Oggi le tecniche della falegnameria tradizionale non vengono più utilizzate per la produzione di mobili e infissi di uso comune, e sono state largamente sostituite dalla produzione a macchina. Tuttavia le tecniche tradizionali vengono ancora usate, e sopravvivono in alcuni campi specialistici quali, ad esempio, l'ebanisteria, la produzione di strumenti musicali, il restauro.
Da alcuni decenni, con l'avvento di nuove tecnologie in grado di sostituire il legno massiccio con agglomerati sempre in legno ma più economici, come il multistrato o il truciolato, con finitura superficiale comunque in legno pregiato, si è sviluppato un artigianato parallelo alla classica falegnameria. Col tempo sono nate vere e proprie industrie del mobile, orientate prevalentemente all'arredamento moderno. Questa tipologia di produzione, costituita anche da piccoli imprenditori con pochi dipendenti, non fa uso dei classici attrezzi da falegname bensì di macchine automatiche computerizzate, dal costo molto elevato ma che permettono di realizzare con precisione e velocità il numero di pezzi voluto e poter così assemblare in breve tempo il mobile progettato.
Il biologo marino è una figura professionale che lavora, studia ed esegue ricerche relative all'ambiente marino in tutte le sue forme quali l'habitat nonché la relativa flora e fauna. Si occupa delle relative forme di vita siano esse vegetali che animali, e quindi delle alghe e delle piante, dei pesci e dei crostacei, dei mammiferi e dei rettili ma anche degli uccelli che per stretta attinenza hanno un ruolo importante nell'eco sistema marino.
Ha seguito un corso di laurea specifico ed è quindi laureato in biologia marina ed ovviamente deve essere un subacqueo esperto per poter meglio condurre le attività nell'ambiente reale quali osservazione e annotazione, prelievo di campioni, riprese fotografiche e video. Ha competenze sull'evoluzione, abitudini e comportamenti nei relativi habitat naturali o artificiali delle specie marine con specializzazioni in diversi areali siano essi mediterranei, oceanici, glaciali o tropicali. È in molti casi un divulgatore scientifico e offre consulenza per la realizzazione o è protagonista esso stesso di documentari naturalistici e talvolta conduce o partecipa a programmi televisivi dedicati. Inoltre pubblica libri, manuali ed elabora testi didattici per l'insegnamento, lo studio e la conoscenza della biologia marina.
Per lavoro interinale s'intende una tipologia di effettuazione dell'attività lavorativa con carattere temporaneo (detto anche fornitura di lavoro temporaneo ed è l'antesignano della somministrazione di lavoro).
La locuzione "interinale" deriva dal latinointerim, ovvero provvisorio. Abbinata al termine "lavoro" rappresenta una forma di rapporto di lavoro che ha durata temporanea.
Questa terminologia è comparsa in Italia agli inizi degli anni 1990, periodo in cui comincia a farsi sentire il bisogno di flessibilità nei rapporti di lavoro.
L'introduzione di questa tipologia di contratto lavorativo si deve alla Legge Treu del 1997 (legge 24 giugno 1997, n.196). Successivamente ha subito varie modifiche e nel 2003, con la legge n. 30/2003 e il decreto legislativo che ne è derivato, (il D. Lgs. 24 ottobre 2003, n. 276, la cosiddetta Legge Biagi), il lavoro interinale è stato abolito per permettere l'ingresso della somministrazione di lavoro sia a tempo determinato che indeterminato, quest'ultimo abrogato dalla legge n. 247/2007.
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