Peter Kürten

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Peter Kürten
Foto segnaletica di Peter Kürten del 1931
SoprannomiIl vampiro di Düsseldorf
Il mostro di Düsseldorf
NascitaDistretto di Mülheim, 26 maggio 1883
MorteColonia, 2 luglio 1931
Vittime accertate9
Vittime sospettate30
Periodo omicidi1892; poi 25 maggio 1913 - 7 novembre 1929
Luoghi colpitiProvincia del Reno
Metodi uccisioneassalto con arma bianca, aggressione fisica, accoltellamento, annegamento
Altri criminiincendio doloso, stupro, rapina, violazione di domicilio, tentato omicidio, atti di necrofilia, pedofilia, vampirismo e mutilazione
Arresto24 maggio 1930
Provvedimenticondannato a morte tramite decapitazione alla ghigliottina

Peter Kürten (Distretto di Mülheim, 26 maggio 1883Colonia, 2 luglio 1931) è stato un serial killer tedesco.

Fu soprannominato "Il vampiro di Düsseldorf", dalla città in cui colpì. Commise almeno 30 omicidi (di cui 9 accertati) tra uomini, donne e bambini, usando armi bianche, come forbici e coltelli. Peter Kürten era affetto dalla Sindrome di Renfield.

Descritto dallo scienziato forense Karl Berg come "il re dei pervertiti sessuali",[1] Kürten fu giudicato colpevole di 63 aggressioni, nove omicidi e sette tentati omicidi, e nell'aprile del 1931 fu condannato alla pena di morte tramite decapitazione.[2] Venne giustiziato il 2 luglio 1931.

Già da piccolo mostrava segni di squilibrio. Iniziò ad uccidere già all'età di 9 anni, nel 1892, quando Kürten finse di affogare mentre stava su una zattera con un amico. Quest'ultimo si lanciò in suo soccorso e Peter lo affogò. Ha avuto un'infanzia di violenze; il padre, alcolizzato, obbligava la madre ad avere rapporti sessuali di fronte ai figli. Kürten iniziò a fare amicizia con un vicino di casa, un accalappiacani. Egli però era un perverso, insegnò a Kurten come masturbarsi e come torturare gli animali. Peter, invece di evitare quell'uomo, ne divenne amico. Il vampiro di Düsseldorf crebbe in un ambiente così perverso che iniziò ad avere rapporti sessuali con gli animali. Si accorse poi che, per lui, era ancora più eccitante pugnalare gli animali durante il rapporto sessuale.

Primi omicidi

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Il suo primo omicidio in età adulta fu quello di una bambina di 10 anni. Era il 1929 e Peter era entrato in una locanda con lo scopo di derubare ma non trovò nulla in nessuna stanza, fino a quando non giunse nell'ultima stanza dove vide una bambina dormire nel suo letto. Mentre la bambina dormiva, Kürten entrò nella sua stanza, la soffocò, le sbatté la testa contro lo spigolo del letto e violentò il corpo. Poi le tagliò la gola e bevve il suo sangue. La serie di omicidi avvenne tra il 1929 e il 1930. Tra i più feroci dei 30 omicidi fu l'omicidio di 3 uomini pugnalati alle costole e quello di un'altra bambina. L'assassino la stuprò e la pugnalò ripetutamente. Il giorno successivo l'uomo tornò sul luogo del delitto e provò orgasmi a ripetizione senza muovere un dito ma solo ripensando a ciò che aveva fatto. Per l'omicida, percepire così tanto terrore e preoccupazione tra la popolazione riguardo agli omicidi era estremamente eccitante e lo faceva sentire onnipotente.

Nel 1930 avvennero altri due brutali omicidi a danno di due sorelle di 5 e 7 anni; erano le 22:00 di sera e le bambine stavano tornando a casa da una festa paesana senza sapere che un'ombra nascosta tra gli alberi le stava seguendo. Quando l'assassino capì che era da solo con le due bambine, comparve davanti a loro e chiese alla sorella più grande

«Potresti andare a comprarmi un pacchetto di sigarette? Nel frattempo io starò attento alla tua sorellina»

La sorella accettò e durante la sua assenza l'assassino trascinò la sorella più piccola tra gli alberi e le tagliò la gola. Quando l'altra bambina tornò sul posto dove aveva lasciato Kürten e la sua sorellina, trovò solo Kürten, il quale la trascinò tra gli alberi e la decapitò.

Arresto e condanna a morte

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L'ultimo tra i suoi omicidi fu quello di una ragazza. L'omicida la obbligò ad avere un rapporto sessuale con lui, ma la ragazza rispose che avrebbe preferito morire. Kürten urlò: «Muori allora!» e la uccise a pugnalate. Da quel giorno al suo arresto le sue aggressioni finirono sempre "bene" per le vittime; ovvero riuscirono sempre a scamparla. Organizzò lui stesso la cattura quando vide che le autorità stavano per risalire al suo nome. Le forze dell'ordine avevano messo una taglia sulla sua cattura. Così Kürten propose alla moglie di chiamare la polizia affinché potesse ricevere la somma di denaro. Così avrebbe potuto avere dei soldi per vivere anche senza lo stipendio del marito. Prima del 1929 Kürten aveva passato la sua vita fuori e dentro dalla prigione dove subì violenze. Fu arrestato il 24 maggio 1930. Processato, fu condannato a morte e giustiziato tramite decapitazione il 2 luglio 1931.

La sera del 1º luglio 1931, Kürten ricevette l'ultima cena del condannato. Volle una Wiener Schnitzel, una bottiglia di vino bianco, e patatine fritte. Kürten divorò tutto in breve tempo e poi chiese una seconda porzione. Il personale del carcere decise di accontentarlo.[3]

Alle 6 del mattino del 2 luglio, Peter Kürten fu ghigliottinato nel cortile della prigione di Klingelputz, Colonia, dal boia Carl Gröpler.[4] Si recò al patibolo accompagnato dallo psichiatra del carcere e da un prete.[5]

Le sue ultime parole, rivolte allo psichiatra, furono:

«Mi potrebbe dire se una volta che la mia testa è stata tagliata sarò ancora in grado di sentire il suono del mio sangue uscire dal ceppo del collo? Questo sarebbe il piacere di tutti i piaceri.[6]»

Riferimenti nella cultura di massa

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  • Il cantautore statunitense Randy Newman sulla vicenda di Peter Kürten scrisse la canzone "In Germany Before the War", contenuta nell'album Little Criminals (1977).

La death metal band statunitense Macabre, gli ha dedicato un brano intitolato "The vampire of Duesseldorf".

  • Normal: The Düsseldorf Ripper, dramma incentrato sul caso di Peter Kürten. Scritto da Anthony Neilson, il dramma fu messo in scena per la prima volta al Pleasance Theatre di Edimburgo nell'agosto 1991.[9]
  • La BBC commissionò un documentario sugli omicidi di Peter Kürten. Il documentario, Profiles of the Criminal Mind, descrive la psicologia criminale di Kürten, e fu trasmesso per la prima volta nel 2001.[10]
  1. ^ Nigel Cawthorne e Geoff Tibballs, Killers: Contract Killers, Spree Killers, Sex Killers - The Ruthless Exponents of Murder, the Most Evil Crime of All, London, England, Boxtree Ltd., 1994, p. 387, ISBN 978-0-7522-0850-3.
  2. ^ (DE) Theodor Lessing, Karl Berg e George God, Monsters of Weimar: The Stories of Fritz Haarmann and Peter Kurten, Nemesis Publications, p. 286, ISBN 978-1-897743-10-2.
  3. ^ Dan Myers, What Did the World's Most Notorious Criminals Request for their Last Meals?, su Fox News, New York City, News Corp., 26 febbraio 2015. URL consultato il 15 febbraio 2017.
  4. ^ Blazek, Matthias, Scharfrichter in Preußen und im Deutschen Reich 1866-1945, Stoccarda, 2010, p. 74
  5. ^ Christopher Berry-Dee, Cannibal Serial Killers: Profiles of Depraved Flesh-eating Murderers, San Francisco, California, Ulysses Press, 2011, pp. 192-193, ISBN 978-1-56975-902-8.
  6. ^ On Trial for Murder p. 54
  7. ^ Monsters of Weimar p. 293
  8. ^ The Secret Killer (1965), su imdb.com, 18 maggio 2015. URL consultato il 10 febbraio 2017.
  9. ^ Review of Normal: The Düsseldorf Ripper, su cix.co.uk, 21 novembre 2003. URL consultato il 19 gennaio 2017.
  10. ^ Catching the Killers, su genome.ch.bbc.co.uk, bbc.co.uk, 31 agosto 2001. URL consultato il 19 gennaio 2017.

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Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN47565783 · ISNI (EN0000 0000 6153 1690 · BAV 495/313473 · LCCN (ENn88229389 · GND (DE119173581 · BNF (FRcb13337346j (data) · J9U (ENHE987007395894705171
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