Pesce di Babele
Il Pesce di Babele (Babel fish nella versione originale) è un traduttore universale biologico presente nella serie letteraria Guida galattica per gli autostoppisti ideata da Douglas Adams.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Ha le sembianze di un piccolo pesce giallo. Quando viene inserito nel condotto uditivo, permette di comprendere istantaneamente quanto viene detto in qualsiasi lingua dell'universo.[1]
Si nutre dell'energia mentale utilizzata per comporre una frase espellendo sotto forma di escrementi matrici linguistiche in una forma che permette di comprendere quanto viene detto.[1]
Il nome deriva dalla biblica Torre di Babele, durante la cui costruzione, secondo il racconto biblico, gli uomini parlavano tutti la medesima lingua.
Nell'adattamento cinematografico della serie letteraria di Douglas Adams, Guida galattica per gli autostoppisti, il Pesce di Babele viene così descritto:
«Il Babelfish è piccolo, giallo, ricorda una sanguisuga ed è forse la cosa più strana dell'universo. Si ciba dell'energia delle onde cerebrali, assorbendo frequenze inconsce ed espellendo una matrice di frequenze consce verso i centri cerebrali del linguaggio. La conseguenza pratica è che se ve ne ficcate uno nell'orecchio, comprenderete istantaneamente qualunque cosa, in qualunque lingua.»
Avendo provveduto a tradurre ogni lingua esistente nell'universo, è considerata la cosa che ha provocato più guerre nella storia della Creazione.
La prova della non esistenza di Dio
[modifica | modifica wikitesto]Il Pesce di Babele, nella finzione umoristica della Guida galattica per autostoppisti, sarebbe la vera prova della non esistenza di Dio.[1]
«Ora, è così bizzarramente improbabile che una cosa straordinariamente utile come il pesce Babele si sia evoluta per puro caso, che alcuni pensatori sono arrivati a vedere in ciò la prova finale e lampante della non-esistenza di Dio. Le loro argomentazioni seguono pressappoco questo schema: "Mi rifiuto di dimostrare che esisto" dice Dio "perché la dimostrazione è una negazione della fede, e senza fede io non sono niente". "Ma" dice l'uomo "il pesce Babele è una chiara dimostrazione involontaria della Tua esistenza, no? Non avrebbe mai potuto evolversi per puro caso. Esso dimostra che Tu esisti, e dunque, grazie a questa dimostrazione, Tu, per via di quanto Tu stesso asserisci a proposito delle dimostrazioni, non esisti. Q.E.D. Quod Erat Demonstrandum". "Povero me!" dice Dio. "Non ci avevo pensato!" e sparisce immediatamente in una nuvoletta di logica.»
Altri media
[modifica | modifica wikitesto]AltaVista ha creato una applicazione web che prende il nome di Babel Fish (dal nome originale inglese del Pesce di Babele) che permette la traduzione di testi o siti web da e verso numerose lingue. Dal 9 maggio 2008 il servizio è di proprietà di Yahoo!, in seguito all'acquisizione del motore di ricerca AltaVista. Il servizio è attualmente chiuso, in favore di Bing Translator.[2]
Nel servizio di traduzione on-line di Google, il pulsante da premere era un piccolo pesce giallo.[2]
Nel settembre 2016 Google ha aggiornato gli algoritmi del servizio, per generare il testo in un'altra lingua dopo la suddivisione della stringa nelle parti basilari e una migliore interpretazione del significato complessivo. Tale tecnologia software, detta Neural Machine Translation (NMT), si basa su una rete neurale artificiale che tenta di simulare l'approccio del cervello umano alla traduzione.[3] La società di Mountain View ha dichiarato che tale innovazione ha abbattuto dell'80% il numero degli errori commessi, avvicinando così il software all'ideale 100% del Pesce di Babele di Douglas Adams.[4][5]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c Adams
- ^ a b Gianluca Neri, Il Pesce Babele sta per diventare realtà, su Macchianera, 20 maggio 2016. URL consultato il 9 agosto 2018.
- ^ Vidyasagar Potdar, Has auto-translation software finally stopped being so useless?, su The Conversation, 4 ottobre 2016. URL consultato il 9 agosto 2018.
- ^ Dave Gershgorn, Google says its new AI-powered translation tool scores nearly identically to human translators, su Quartz, 27 settembre 2016. URL consultato il 9 agosto 2018.
- ^ Malcolm Sutton, Douglas Adams' Babel fish translator concept close to reality as language applications get smarter, su ABC, 17 ottobre 2016. URL consultato il 9 agosto 2018.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Douglas Adams, Guida galattica per gli autostoppisti, traduzione di Laura Serra, collana Piccola Biblioteca Oscar n° 205, Arnoldo Mondadori Editore, 1999, p. 212, ISBN 88-04-46463-1.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Il pesce al dettaglio, su infotektur.com. URL consultato l'8 agosto 2005 (archiviato dall'url originale il 20 novembre 2005).