Partiranno

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Partiranno
AutoreLuce d'Eramo
1ª ed. originale1986
Genereromanzo
Sottogenerefantascientifico, filosofico
Lingua originaleitaliano
AmbientazioneRoma e New York, 1985, con flashback dal 1963

Partiranno è un romanzo fantascientifico del 1986 dell'autrice italiana Luce d'Eramo.

L'agente dei servizi segreti italiani Carlo Ramati riceve dal suo superiore Defarri delle fotografie che mostrerebbero degli alieni assieme ad alcuni membri di una famiglia romana attiva in campo scientifico. Poiché sarebbe di grande importanza per il governo italiano entrare in contatto con gli extraterrestri, è incaricato d'investigare sull'argomento. Ramati s'introduce quindi in casa della zoologa Paola Rodi, una delle persone ritratte nella foto, e ne sottrae dei vecchi quaderni d'appunti. Inizia a leggerli e trova conferma delle supposizioni di Defarri: fin dal 1963 la Rodi e i suoi famigliari (tra i quali in particolare la cognata Isabella e il nipote Guido) sono in rapporti con un alieno di nome Nacolden, che hanno soprannominato Soññolo, Sònnolo o Ssò e del quale hanno osservato la strana fisiologia, in primis la sua capacità di cambiare dimensioni gonfiandosi e restringendosi, cercando al contempo il modo di comunicare proficuamente con lui.

Per saperne di più, Ramati tenta un abboccamento con la Rodi presentandosi come un esponente di un nuovo movimento ecologista, i Verdi dello Spazio, e continua a leggere i quaderni. Scopre così che Sònnolo non si nutre come i terrestri, ma aspirando le sostanze nutritive tramite il naso, che respira attraverso i peli, che l'umidità gli nuoce e che è in grado di trasmettere immagini col pensiero. Nel 1964 Paola Rodi si accorge che c'è un anche un'extraterrestre di sesso femminile, Tereaz, che chiama "la Signora Eterea", a cui poi se n'aggiunge un terzo, Eonai, tutti dall'aspetto esteriore differente. Negli anni Settanta lasciano Roma per recarsi a Parigi, presso la zoologa francese Josée Derien.

Defarri, da parte sua, si vede con Frankie, il suo contatto nei servizi segreti statunitensi, per discutere del caso degli alieni. Frankie sostiene che devono aver avuto dei rapporti con gli extraterrestri sia il cosmonauta sovietico Kapenski sia l'imprenditore italoamericano Dàgoli, che ha organizzato un "circo spaziale" per far vivere alle persone comuni delle esperienze simili a quelle degli astronauti grazie alle consulenze di un misterioso individuo che risponde al nome di Ted Prèsi e che potrebbe essere egli stesso un alieno.

Al suo ritorno in Italia, Defarri si confronta con Ramati e scopre che questi non gli ha passato subito tutte le informazioni di cui era in possesso, preferendo tenerle per sé. Minaccia quindi di escluderlo dalle operazioni successive; comunque vanno insieme a spiare gli alieni il giorno in cui, secondo le intercettazioni, sono attesi in casa di Paola Rodi. Ramati è però scoperto da Guido e deve fuggire per non essere smascherato; Defarri decide allora di stringere i tempi per il piano di cattura degli alieni, che viene messo in opera qualche giorno dopo, quando Paola Rodi e Josée Derien si recano in auto fuori città. Dopo che la 126 delle zoologhe è stata fermata dalle auto della polizia, la Rodi ha una reazione e un agente le spara uccidendola, mentre Nacolden, Tereaz ed Eonai scappano volando via. Per coprire il tutto, i servizi segreti inscenano un'operazione antidroga finita male.

Defarri racconta a Frankie il fallimento dell'operazione e insieme ascoltano Dàgoli, anch'egli a Roma in quei giorni. Dàgoli spiega che sta cercando Prèsi, del quale non ha notizie da diverso tempo: trovarlo diventa quindi prioritario perché per suo tramite si potrebbe risalire agli alieni. Defarri incarica Ramati di cercarlo a New York, poiché sospetta che si nasconda là. Ramati visita assieme alla spia statunitense Bill il Circo Spaziale e nei giorni successivi, travestito da negro, cerca Ted Prèsi a Harlem. Riesce a trovarlo in un edificio abbandonato usato come ricovero dai senzatetto e ha con lui una conversazione; Prèsi fa uso delle sue facoltà ipnotiche perché Ramati rivolga verso di sé la pistola che aveva caricato con una fiala di cianuro, restando ucciso sul colpo.

Intanto a Roma, dopo che l'uccisione di Paola Rodi è stata dichiarata un tragico errore e alla zoologa sono stati offerti dei funerali di stato, il lavoro di spionaggio è continuato da Defarri e dall'agente Biscardo. Esaminando delle altre carte della Rodi apprendono delle teorie formulate da Josée sull'evoluzione degli alieni del pianeta Nnoberavez (sarebbero in grado d'inglobare nei loro geni il DNA di specie inferiori, e ciò giustificherebbe la loro grande variabilità morfologica; inoltre, a differenza del senso comune degli esseri umani, hanno una concezione unitaria dello spazio-tempo, che sfruttano per i loro viaggi spaziali) e capiscono che essi hanno in programma di ripartire. Vi leggono anche una storia di fantasia, intitolata Il sogno dei marziani, che immagina che i futuri coloni umani sul pianeta Marte potrebbero avere un'evoluzione simile a quella dei Nnoberavezi.[1]

Biscardo sorveglia i parenti di Paola Rodi che, di notte, portano in un luogo isolato una cassetta di metallo, che egli ritiene inizialmente essere l'urna con le ceneri della defunta, e dopo che se ne sono andati la dissotterra. Vi trova invece il cadavere di un alieno, che comprende essere Lotemar, quello che secondo le intercettazioni si sarebbe trovato su un'astronave orbitante attorno a Marte.

Davanti al generale a capo dei servizi segreti, Defarri e Biscardo espongono i loro progressi e il corpo di Lotemar. Ricevono la notizia che Ramati è morto a New York e Defarri, che temeva di essere defenestrato, può continuare a lavorare sulla successiva pista che porti agli alieni.

Alieni (Nnoberavezi)

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  • Nacolden, detto Soññolo, Sònnolo e Ssò: il primo degli alieni ad apparire. È caratterizzato da lunghe orecchie pendule che usa per volare. Comunica preferibilmente in modo telepatico.
  • Tereaz, detta la Signora Eterea: aliena che comunica preferibilmente attraverso le forme assunte dai suoi baffi.
  • Eonai: il terzo degli alieni ad apparire. Non è interessato a entrare in contatto con gli esseri umani, preferendo dedicarsi agli animali.
  • Soròsc: alieno che compare nelle intercettazioni alla fine della vicenda. Ha modificato il suo corpo introducendovi alcune caratteristiche terrestri, e teme che ciò possa influenzare negativamente il suo modo di pensare differenziandolo da quello dei suoi simili.
  • Lotemar: alieno che viveva nell'astronave in orbita attorno a Marte, il cui cadavere è ritrovato da Biscardo.
  • Ted Prèsi: alieno che ha assunto un aspetto quanto più possibile umano ed è per questo definito da Soròsc "umanante".[2] La sua identità ufficiale è di un italo-canadese naturalizzato congolese.
  • Carlo Ramati, nome operativo Cesare: ex ufficiale della marina militare italiana, poi entrato nei servizi segreti, trentasettenne nel 1985.
  • Velio Defarri, nome operativo Winnie: superiore di Ramati. Ha vissuto ed esercitato per molti anni a Mosca.
  • Alfio Biscardo, nome operativo Aurelio: collega di Ramati.
  • Frankie: agente segreto statunitense, amico di Defarri.
  • Bill: agente segreto statunitense, subordinato di Frankie.
  • Paola Rodi: zoologa, cinquantaduenne nel 1985.
  • Isabella Livoni Rodi: fisiologa, sessantaduenne nel 1985, è la cognata di Paola.
  • Luciano Rodi: marito d'Isabella, medico, è il fratello maggiore di Paola.
  • Guido Rodi: figlio dei precedenti. Nel 1985 ha 37 anni ed è giornalista.
  • Roberta Rodi: sorella di Guido.
  • Walter: biologo, fidanzato di Paola Rodi nel 1963.
  • Linda Garasini: amica di Guido e Roberta, loro compagna di scuola nel 1963.
  • Josée Derien: zoologa francese, amica a collega di Paola. Milita nel PCF.
  • Aldwiss Dàgoli: imprenditore italoamericano, creatore del Circo Spaziale grazie alla consulenza di Ted Prèsi.
  • Suor Lina, detta Sorlì: suora italiana che è stata in rapporti con Nacolden e Tereaz prima dei Rodi e che ha trovato il sistema per rigenerare i loro peli. Nel 1968 ha 51 anni e si trova in un convento di Königstein im Taunus, in Germania occidentale.
  • Luce d'Eramo, Partiranno, Omnibus, Milano, Mondadori, 1986.
  • Luce d'Eramo, Partiranno, Milano, Club degli Editori, 1986.
  • Luce d'Eramo, Partiranno, Oscar narrativa 1676, Milano, Mondadori, 1998, ISBN 88-04-44835-0.
  1. ^ Il racconto Il sogno dei Marziani sarebbe stato poi pubblicato anche autonomamente sul numero 1 della rivista Futuro Europa del 1988 (pp. 42-46) e sul numero 4 de Le grandi firme della fantascienza (pp. 2-4) del 1997, entrambi pubblicati da Perseo Libri.
  2. ^ D'Eramo 1998, p. 536.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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