Indice
Orogenesi della Terra Australis
L'Orogenesi della Terra Australis (in lingua inglese: Terra Australis Orogen e abbreviato in TAO) è un processo orogenetico che fu attivo nel margine meridionale dell'antico supercontinente Gondwana e che si estese dal Sud America fino all'Australia Orientale e comprese regioni che attualmente si trovano in Sud Africa, Antartide Occidentale, Nuova Zelanda e Terra della Regina Vittoria nell'Antartide Orientale.[1]
Caratteristiche
[modifica | modifica wikitesto]L'orogene della Terra Australis si sviluppò nel corso del Neoproterozoico e del Paleozoico. Il declino dell'attività orogenetica nel tardo Paleozoico è collegato alla formazione del supercontinente Pangea. L'orogenesi non terminò in seguito ad una collisione continentale e fu seguita dall'orogenesi gondwaniana.[2]
Con una lunghezza di circa 18.000 km e una larghezza fino a 1.600 km,[3] l'orogene della Terra Australis fu uno dei più lunghi e attivi margini continentali nella storia della Terra, con una formazione iniziatasi al tempo della fratturazione del supercontinente neoproterozoico Rodinia.[1]
L'orogenesi evolse attraverso una serie di bacini estensionali di retro arco separati da eventi compressionali quando la crosta oceanica subducente restò bloccata nel margine della Gondwana.[4]
Quando Gondwana si fu amalgamata nel Paleozoico inferiore durante l'orogenesi Pan-Africana, la TAO si propagò lungo il margine meridionale del supercontinente che si affacciava sulla Panthalassa e l'Oceano Giapeto. L'orogenesi della Terra Australis terminò tra 300 e 230 milioni di anni fa con l'orogenesi gondwaniana. Quest'ultima assieme ad altre orogenesi più recenti coprono la maggior parte del margine al di fuori della costa della TAO; anche il margine interno è quasi completamente coperto da depositi più recenti e da ghiaccio ma rimane esposto in Australia lungo la Torrens Hinge Line o orogenesi Delamariana. Uno degli estremi della TAO era una serie di terrane (Avalonia–Carolina–Cadomia) che furono strappati dal margine occidentale della Gondwana e aggiunti alla Laurentia nel tardo Paleozoico, mentre l'altro estremo probabilmente si estese oltre l'Australia fino alla Nuova Guinea.[3]
Nel 1937 il geologo sudafricano Alexander du Toit propose l'orogenesi Samfrau come evidenza dell'esistenza della Gondwana. La sua concezione includeva le orogenesi della Gondwana occidentale e orogenesi che ora sono considerate come eventi separati, ma escludeva quelle della Gondwana orientale.[3]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Pankhurst Vaughan, 2009, Abstract.
- ^ Cawood, 2005.
- ^ a b c Cawood, 2005, Definition and Tectonic Framework, pp. 4–6.
- ^ Aitchison Buckman, 2012, Introduction, p. 2.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- J. C. Aitchison e S. Buckman, Accordion vs. quantum tectonics: Insights into continental growth processes from the Paleozoic of eastern Gondwana (PDF), in Gondwana Research, vol. 22, n. 2, 2012, pp. 674-680, DOI:10.1016/j.gr.2012.05.013. URL consultato l'8 ottobre 2017.
- Peter A. Cawood, Terra Australis Orogen: Rodinia breakup and development of the Pacific and Iapetus margins of Gondwana during the Neoproterozoic and Paleozoic, in Earth-Science Reviews, vol. 69, 2005, pp. 249–279, DOI:10.1016/j.earscirev.2004.09.001.
- R. J. Pankhurst e A. P. Vaughan, The tectonic context of the Early Palaeozoic southern margin of Gondwana (PDF), in Geological Society, London, Special Publications, vol. 325, n. 1, 2009, pp. 171-176, DOI:10.1144/SP325.9. URL consultato il 14 ottobre 2017.