L'orogenesi Pan-Africana fu una serie di eventi orogenetici del Neoproterozoico collegati alla formazione dei supercontinenti Gondwana e Pannotia avvenuti circa 600 milioni di anni fa.[1] Questa orogenesi è conosciuta anche come orogenesi Pan-Gondwaniana e orogenesi Saldaniana.[2]
L'orogenesi Pan-Africana e l'orogenesi di Grenville sono i più grandi sistemi orogenetici conosciuti sulla Terra.[3] Il totale della crosta continentale formatasi durante le orogenesi Pan-Africana e di Grenville, fanno del Neoproterozoico il periodo della storia terrestre che ha prodotto il maggior quantitativo di crosta continentale.[3]
Storia e terminologia
[modifica | modifica wikitesto]Il termine Pan-Africano fu coniato da Kennedy nel 1964 per descrivere un evento tettonico-termico di circa 500 milioni di anni fa quando in Africa si formarono una serie di cinture mobili tra antichi cratoni. Venivano usati fino ad allora altri termini per riferirsi a simili eventi orogenetici in altri continenti, come la Brasiliana in Sud America, Adelaidiana in Australia e Beardmore nell'Antartide.
Successivamente, quando la tettonica delle placche divenne generalmente accettata, la terminologia Pan-Africana si estese a tutto il supercontinente Gondwana. Poiché la formazione della Gondwana aveva coinvolto parecchi continenti e si era estesa dl Neoproterozoico fino al Paleozoico inferiore, la Pan-Africana non poteva più essere considerata una singola orogenesi, ma piuttosto un ciclo orogenetico che includeva l'apertura e la chiusura di molti oceani e la collisione di parecchi blocchi continentali. Inoltre gli eventi Pan-Africani erano contemporanei all'orogenesi cadomiana in Europa e all'orogenesi del Bajkal in Asia, e le croste continentali di queste aree erano probabilmente parte della Pannotia (cioè della Gondwana quando si formò inizialmente) durante il Precambriano.[4]
I tentativi di collegare le cinture orogenetiche Pan-Africane con le cinture Brasiliane sull'altra parte dell'Atlantico sono risultati in molti casi problematici.[5]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Glossary of Plate Tectonic and Paleogeographic Terms (PDF), su dinodata.net. URL consultato il 3 dicembre 2017 (archiviato dall'url originale il 18 giugno 2006).
- ^ van Hinsbergen, 2011, p. 148.
- ^ a b S. Rino, Y. Kon, W. Sato, S. Maruyama, M. Santosh e D. Zhao, The Grenvillian and Pan-African orogens: World's largest orogenies through geologic time, and their implications on the origin of superplume, in Gondwana Research, vol. 14, 2008, pp. 51–72.
- ^ Kröner Stern, 2004
- ^ Hartwig E. Frimmel, Configuration of Pan-African Orogenic Belts in Southwestern Africa, in Claudio Gaucher, Sial e Haverson (a cura di), Neoproterozoic-cambrian tectonics, global change and evolution: a focus on south western Gondwana, Elsevier, 2010, pp. 145–151.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Huntly N.C. Cutten, The Mozambique Belt, Eastern Africa – Tectonic Evolution of the Mozambique Ocean and Gondwana Amalgamation, su gsa.confex.com, The Geological Society of America, 29 ottobre 2002. URL consultato il 28 dicembre 2011 (archiviato dall'url originale il 4 giugno 2016).
- Glossary of Plate Tectonic and Paleogeographic Terms (PDF), su dinodata.net. URL consultato il 3 dicembre 2017 (archiviato dall'url originale il 18 giugno 2006). (not available without registration (free))
- G.H. Grantham, M. Maboko e B.M. Eglington, A review of the evolution of the Mozambique Belt and implications for the amalgamation and dispersal of Rodinia and Gondwana, in Proterozoic East Gondwana: supercontinent assembly and breakup, Geological Society, 2003, ISBN 1-86239-125-4.
- D. J. J. van Hinsbergen, The Formation and Evolution of Africa: A Synopsis of 3.8 Ga of Earth History, Geological Society of London, 2011, ISBN 978-1-86239-335-6. URL consultato il 6 luglio 2015.
- W. Q. Kennedy, The structural differentiation of Africa in the Pan-African (±500 my) tectonic episode, Annual Reports of the Institute of African Geology, vol. 8, Leeds University, 1964, pp. 48–49.
- A. Kröner e R. J. Stern, Pan-African Orogeny (PDF), in Selley, Cocks e Plimer (a cura di), Encyclopedia of Geology, vol. 1, Amsterdam, Elsevier, 2004, pp. 1–12, ISBN 978-0-12-636380-7. URL consultato il 31 dicembre 2015.