Oratorio di San Vincenzo
Oratorio di San Vincenzo | |
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Stato | Italia |
Regione | Lombardia |
Località | Sesto Calende |
Coordinate | 45°44′04.74″N 8°37′43.03″E |
Religione | cattolica |
Titolare | San Vincenzo |
Arcidiocesi | Milano |
Stile architettonico | Romanico |
Inizio costruzione | XI secolo |
Completamento | XII secolo |
L'oratorio di San Vincenzo, detto anche "dei Re Magi", è una chiesetta, ora sconsacrata, situata a nord di Sesto Calende, su un poggio erboso, domina dall'alto la valle del Ticino, il Lago Maggiore e Sesto Calende.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]L'oratorio, edificato tra la fine dell'XI secolo e l'inizio del XII secolo, sui resti di precedenti edifici tardo antichi e romani, è oggi il simbolo della continuità insediativa nel territorio sestese.[1]
La località su cui sorge fu una zona di culto già dall'epoca preistorica, quando le tribù si riunivano qui per le danze sacre dedicate alla dea Venere.[2] L'area è stata oggetto di plurime campagne di scavo archeologico che ne hanno dimostrato l'importanza e la continuità insediativa dall'età romana al periodo longobardo sino al medioevo ed ai secoli più recenti. L'oratorio, isolato e lontano dal centro abitativo, servì a più riprese da lazzaretto fino all'ultima epidemia di colera del 1884 e grande ne rimase la venerazione. Alcuni affreschi dell'interno eseguiti a scopo devozionale dimostrano che l'oratorio fu un importante luogo di culto per molti secoli.
Nel XVIII secolo subì degli interventi di restauro che però non alterarono l'edificio originale.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]La struttura muraria esterna è diversa nei lati nord e sud in quanto edificata in epoche differenti. L'abside, che ripete i motivi ornamentali dell'Abbazia di San Donato, presentava originariamente due monofore, una però fu murata quando venne affrescato l'interno. Il portale e le due finestre in basso risalgono al restauro settecentesco.[3]
L'interno presenta un'aula unica absidata ed è decorato da affreschi cinquecenteschi, oggi andati quasi tutti persi. Quelli rimanenti rappresentano San Vincenzo e i Re Magi (da cui il nome "Oratorio dei Re Magi"[1]).
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b l'Oratorio di San Vincenzo, su Comune di Sesto Calende. URL consultato il 17 luglio 2020.
- ^ Zanini, Giuseppe., Lombardia sconosciuta : itinerari insoliti e curiosi, Rizzoli, 2000, ISBN 88-17-86493-5, OCLC 636183130. URL consultato il 17 luglio 2020.
- ^ Oratorio di San Vincenzo di Sesto Calende, su ilpiedeverde.it. URL consultato il 17 luglio 2020.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su oratorio di San Vincenzo