O salutaris Hostia
O salutaris Hostia è un celebre inno liturgico ed eucaristico cattolico, composto da San Tommaso d'Aquino per l'Ufficio, più precisamente per le Lodi Mattutine della festa del Corpus Domini.
L'inno è ricavato dalle ultime due strofe dell'inno Verbum supernum prodiens, scritto dallo stesso santo per il medesimo ufficio di questa festa.[1]
Queste ultime due strofe vengono usate per la benedizione eucaristica e anche se quest'uso ha vasta diffusione non è prescritto dalle rubriche. Quindi può essere sostituito da un altro inno eucaristico conveniente (ad esempio dal Tantum ergo). Un altro utilizzo è in forma di mottetto alla Messa solenne, cantato subito dopo l'Offertorio.
Pierre de la Rue addirittura sostituì il Benedictus con quest'inno in alcune sue Messe. Compare anche nella Messa a 3 voci in do minore "Aux Orphéonistes" di Charles Gounod e nella Petite messe solennelle di Gioachino Rossini, ma in entrambi i casi dopo il Benedictus.
Sulla melodia gregoriana di O salutaris Hostia si canta anche l'inno polacco Gaude Mater Polonia.
Testo
[modifica | modifica wikitesto]Testo latino
- O salutaris hostia
- quae caeli pandis ostium,
- bella premunt hostilia:
- da robur, fer auxilium.
- Uni trinoque Domino
- sit sempiterna gloria,
- qui vitam sine termino
- nobis donet in patria.
Traduzione in italiano
- O vittima salvatrice
- che spalanchi la porta del cielo
- guerre ostili premono,
- da' forza, porta aiuto!
- Al Dio uno e trino
- sia una gloria eterna,
- affinché egli doni a noi
- una vita senza fine nella patria.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ È stato mantenuto anche dopo la riforma liturgica nella Liturgia delle Ore, come facoltativo e alternativo ad un inno in lingua volgare.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) O salutaris Hostia, in Catholic Encyclopedia, Robert Appleton Company.