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No Rest for the Wicked (Ozzy Osbourne)
No Rest for the Wicked album in studio | |
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Artista | Ozzy Osbourne |
Pubblicazione | 15 ottobre 1988 |
Durata | 43:51 |
Dischi | 1 |
Tracce | 9 (1988) 11 (2002) |
Genere | Heavy metal |
Etichetta | Epic Records |
Produttore | Keith Olsen, Roy Thomas Baker e Ozzy Osbourne |
Certificazioni | |
Dischi d'oro | Australia[1] (vendite: 35 000+) |
Dischi di platino | Canada[2] (vendite: 100 000+) Stati Uniti (2)[3] (vendite: 2 000 000+) |
Ozzy Osbourne - cronologia | |
No Rest for the Wicked è il quinto album in studio del cantante heavy metal Ozzy Osbourne, datato 1988, ed ha venduto oltre 4 000 000 di copie in tutto il mondo.
Il disco
[modifica | modifica wikitesto]Dopo l'esperimento hair metal di The Ultimate Sin, Ozzy propone sul mercato questo album, il quale vede l'entrata del giovane chitarrista Zakk Wylde, del tastierista John Sinclair e il ritorno di Bob Daisley al basso.
No Rest for the Wicked si allontana dal sound del vecchio disco, tornando allo stile dei primi album (Blizzard of Ozz e Diary of a Madman) ma con sonorità più dure, apportate soprattutto dal possente chitarrismo di Wylde; un esempio in tal senso è dato dalla traccia più celebre dell'album, Bloodbath in Paradise, basata sulle vicende dell'eccidio di Cielo Drive. L'album vide la partecipazione (dal punto di vista compositivo) di tutti i membri dell'organico e, appena uscito, le sue vendite furono buone con la vincita di tre dischi di platino negli Stati Uniti.
Miracle Man, Crazy Babies e Breakin' All the Rules furono pubblicate come singoli e corredate di video promozionali, mentre la nona e ultima traccia, Hero, era una traccia fantasma delle edizioni in CD e musicassetta del 1988. Miracle Man fu scritta in risposta al telepredicatore Jimmy Swaggart, che per anni aveva attaccato Ozzy Osbourne per la sua musica e le immagini di cui corredava le sue esibizioni dal vivo, prima di trovarsi coinvolto in un processo per favoreggiamento della prostituzione.[4]
Daisley, in seguito, fece causa a Ozzy e la moglie manager Sharon per mancati diritti d'autore sui brani (come per gli album precedenti, ad esempio Blizzard of Ozz e Diary of a Madman), i quali vennero poi riconosciuti. Tuttavia, Sharon decise di non far inserire le immagini di Daisley nel booklet del disco, in cui compare al suo posto Geezer Butler, ex collega di Osbourne nei Black Sabbath che suonò nel tour di No Rest for the Wicked.
Tracce
[modifica | modifica wikitesto]Testi e musiche di Ozzy Osbourne e Zakk Wylde ,eccetto dove indicato.
- Miracle Man – 3:44 (Osbourne, Wylde, Daisley)
- Devil's Daughter (Holy War) – 5:15
- Crazy Babies – 4:15 (Osbourne, Wylde, Daisley, Castillo)
- Breakin' All the Rules – 5:15
- Bloodbath in Paradise – 5:03
- Fire in the Sky – 6:24
- Tattooed Dancer – 3:53 (Osbourne, Wylde, Daisley)
- Demon Alcohol – 4:30 (Osbourne, Wylde, Daisley, Castillo)
- Hero – 4:49
Durata totale: 43:08
Bonus Tracks (2002 Remaster)
[modifica | modifica wikitesto]- The Liar – 4:32 (Osbourne, Wylde, Daisley, Sinclair)
- Miracle Man (Live @ Tower Theater, Philadelphia, PA, 4 giugno 1988) – 3:48 (Osbourne, Wylde, Daisley)
Formazione
[modifica | modifica wikitesto]- Ozzy Osbourne - cantante
- Zakk Wylde - chitarra
- Bob Daisley - basso
- Randy Castillo - batteria
- John Sinclair - tastiere
Classifiche
[modifica | modifica wikitesto]Classifica (1988) | Posizione massima |
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Australia[5] | 40 |
Finlandia[6] | 7 |
Germania[7] | 29 |
Norvegia[7] | 12 |
Regno Unito[8] | 23 |
Stati Uniti[9] | 13 |
Svezia[7] | 18 |
Svizzera[7] | 26 |
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) ARIA Accreditations - February 2021 (XLSX), su dropbox.com, Australian Recording Industry Association. URL consultato il 27 aprile 2021 (archiviato dall'url originale il 27 aprile 2021).
- ^ (EN) No Rest for the Wicked – Gold/Platinum, su Music Canada. URL consultato il 2 luglio 2015.
- ^ (EN) Ozzy Osbourne - No Rest for the Wicked – Gold & Platinum, su Recording Industry Association of America. URL consultato il 2 luglio 2015.
- ^ VH1, Order In The Court! 100 Celebrity Scandals That Rocked The Pop Culture Universe, su VH1 News. URL consultato il 3 novembre 2021.
- ^ (EN) David Kent, Australian Chart Book 1970–1992, Australian Chart Book, St Ives, N.S.W, 1993, ISBN 0-646-11917-6.
- ^ (FI) Timo Pennanen, Sisältää hitin - levyt ja esittäjät Suomen musiikkilistoilla vuodesta 1972, 1ª ed., Helsinki, Kustannusosakeyhtiö Otava, 2006, ISBN 978-951-1-21053-5.
- ^ a b c d (NL) Ozzy Osbourne - No Rest For The Wicked, su ultratop.be, Ultratop. URL consultato il 17 agosto 2016.
- ^ (EN) Official Albums Chart Top 100: 16 October 1988 - 22 October 1988, su officialcharts.com, Official Charts Company. URL consultato il 17 agosto 2016.
- ^ (EN) Ozzy Osbourne – Chart history, su Billboard, Penske Media Corporation. URL consultato il 17 agosto 2016. Cliccare sulla freccia all'interno della casella nera per visualizzare la classifica desiderata.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Steve Huey, No Rest for the Wicked, su AllMusic, All Media Network.
- (EN) No Rest for the Wicked, su Discogs, Zink Media.
- (EN) No Rest for the Wicked, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- (EN) No Rest for the Wicked, su Encyclopaedia Metallum.