Nicola Petrini Zamboni

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Nicola Petrini Zamboni (Cesena, 3 marzo 1785Altopascio, 3 ottobre 1849) è stato un violinista, compositore e direttore d'orchestra italiano.

Nicola Petrini Zamboni nacque a Cesena il 3 marzo 1785. All'età di quattro anni e mezzo ricevette le prime nozioni violinistiche dal padre. Studiò poi con Lodovico Pizzi [1] e con Domenico Giorgis[2]. Svolse un'intensa attività di primo violino e di direttore d'orchestra in varie teatri della Penisola. Fu primo violino e direttore al teatro della Pergola a Firenze dal 1817 al 1837.[3] Fece parte come violinista del «Quintetto Rolla».[4] Nel 1833 fu chiamato a Parigi da Rossini per dirigere nel Théâtre des Italiens. Tra il 1831 e il 1839 raccolse una serie di ricordi ricchi di informazioni sulla vita musicale di quel tempo: dalle abitudini dei musicisti alle trasformazioni avvenute nell'orchestra, dalla notizia sul prezzo di uno Stradivari alla mania delle riduzioni musicali, dagli ambienti musicali nei quali egli fu protagonista alle malattie che lo accompagnarono per tutta la vita.[5] Nel 1844 Petrini Zamboni scrisse per il giornale bolognese «L'Utile Dulci» il saggio intitolato De violinisti più celebri d'Italia, offrendo un quadro assai completo dei principali strumentisti del suo tempo (si occupa di circa 150 violinisti). Questo scritto interessantissimo, lungamente dimenticato negli scaffali delle biblioteche bolognesi, è stato aggiunto molto opportunamente come appendice alle Memorie, con una nota introduttiva di Lauro Malusi. [6] In una lettera del 1844 a Gian Carlo Conestabile, Petrini Zamboni scrisse parole entusiastiche nei confronti di Paganini:

«Paganini diede un'Accademia a Piacenza a profitto dei poveri, e poi si condusse a Genova, ove venne festeggiato in ogni modo dai suoi concittadini e particolarmente dal Marchese di Negro, ed ivi parimenti piaquegli di dare due accademie a vantaggio dei bisognosi, tali tratti filantropici gli cattivarono (oltre l'ammirazione) l'amore di tutti, ed il suo nome venne benedetto […] Fra tutti i pregi di quel grande era il maggiore l'intonazione. Tutti i suonatori di violino, chi più, chi meno, si divertono a stonacchiare, ché qualche nota scappa a tutti, ma in cinque accademie che ho intese, del Paganini non ho avuto la consolazione di sentirlo a porre un dito in fallo, mentre eseguiva le maggiori difficoltà le sue dita erano compassi geometrici.»

[7]

Petrini Zamboni in qualità di compositore lasciò una produzione prevalentemente strumentale, nella quale si segnalano i concerti per violino, uno per violino e violoncello, alcune sinfonie e un ricco repertorio cameristico per vari organici, anche con fiati; lasciò un melodramma incompiuto La Pia de' Tolomei. Mancò al Altopascio, in provincia di Lucca nel 1849.

Selezione

  • Memorie di Nicola Petrini Zamboni violinista cesenate scritte da sé medesimo (1831-1839); autografo perduto; copia del ms. a cura di John Cooke, Biblioteca Comunale di Cesena; cfr. Franco Dell'Amore (a cura di), Nicola Petrini Zamboni, p. 10
  • De violinisti più celebri d'Italia. Cenni storici in forma di lettera, in «L'Utile-Dulci», Foglio periodico Scientifico Letterario Artistico in Imola, a. III, (1844), nn. 10-17; rist. in Franco Dell'Amore (a cura di), Nicola Petrini Zamboni, pp. 143-153
  • Bellini (prefazione), in Franco Dell'Amore (a cura di), Nicola Petrini Zamboni, cit., p. 154
  • Sonetti, in Franco Dell'Amore (a cura di), Nicola Petrini Zamboni, pp. 135-138

Selezione

  1. ^ Allievo di Paolo Alberghi (1716-1785), a sua volta allievo di Giuseppe Tartini
  2. ^ Allievo di Gaetano Pugnani
  3. ^ -, voce Petrini Zamboni Nicola, in Dizionario Enciclopedico Universale della Musica e dei Musicisti, Le Biografie, Vol. V, 1988, p. 675
  4. ^ ibid., p. 675
  5. ^ Il manoscritto è andato perduto; ne rimane solo una copia fatta da John Cooke, bibliotecario di Cesena
  6. ^ Cfr. Philippe Borer, Franco Dell'Amore - Nicola Petrini Zamboni, p. 70
  7. ^ Lettera di Petrini Zamboni a Giancarlo Conestabile del 22 ottobre 1844, cit. in Conestabile, Vita di Niccolò Paganini, p. 517
  • Cenni storici intorno alle lettere, invenzioni, arti, al commercio, ed agli spettacoli teatrali, per l'anno 1833 al 1834, Tomo 19, Bologna, Tipografia della Volpe, 1833, pp. 21-22
  • Gian Carlo Conestabile, Vita di Niccolò Paganini da Genova (a cura di F. Mompellio), Milano, Dante Alighieri, 1936
  • Alfredo Bonaccorsi, Musiche dimenticate del Sette-Ottocento, in «La Rassegna Musicale», anno XXVI (1956), pp. 257-263
  • Edward Neill (a cura di), Paganini Epistolario, Genova, Comune di Genova, 1982
  • Petrini Zamboni Nicola, voce del Dizionario Enciclopedico Universale della Musica e dei Musicisti (diretto da Alberto Basso), Utet, Torino, Le Biografie, Vol. V, 1988, p. 675
  • Edward Neill (a cura di), Niccolò Paganini, Registro di lettere 1829, Genova, Graphos, 1991, p. 50
  • Franco Dell'Amore (a cura di), Nicola Petrini Zamboni - Memorie di un violinista cesenate (1785-1849), Cesena, Comune di Cesena, 1995
  • Lauro Malusi, Nicola Petrini Zamboni e il suo saggio critico sui violinisti italiani (1844), in Franco dell'Amore (a cura di), Nicola Petrini Zamboni cit., pp. 141-142
  • Philippe Borer, Franco Dell'Amore - Nicola Petrini Zamboni (recensione), in «Quaderni del Civico Istituto di Studi Paganiniani», n. 13, Genova, 2001, pp. 70-71
  • Gloria Staffieri, Firenze, Teatro della Pergola, materiali per una storia dell'orchestra (dagli anni Venti dell'Ottocento, all'Unità di Italia), in Studi Verdiani, [volume] 16, Parma, Edt-Istituto nazionale di Studi verdiani, 2002, pp. 112-117
  • Nicola Badolato-Corinna Mezzetti, Antonietta Molinari (a cura di), Lorenzo Barbirolli (1798-1867). Un musicista tra due patrie, «Quaderni dell'Archivio storico comunale di Ferrara», n. 4 (2016), Ferrara, 2016, p. 10

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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