Indice
Nicolò Tinebra Martorana
«Né mi pare sia da ascrivere a sua gloria il fatto che […] senza commento offre il già ricordato erudito racalmutese.»
Nicolò Tinebra Martorana (Racalmuto, 1876 – Serradifalco, 1921) è stato uno storico italiano[1].
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nato e cresciuto a Racalmuto, frequentò il Regio Liceo-Ginnasio di Girgenti, allora intitolato a Domenico Scinà. La residenza in città durante gli anni da studente gli facilitò l'accesso alla Biblioteca Lucchesiana, dove approfondì la sua passione per la storia.
Terminati gli studi liceali, si iscrisse alla facoltà di medicina presso l'Università "Federico II" di Napoli. Successivamente, aggiunse al proprio cognome quello della madre, Martorana.[2]
Racalmuto, memorie e tradizioni
[modifica | modifica wikitesto]«Credo che molti racalmutesi debbano a questo piccolo libro l'acquisizione di un rapporto più intrinseco e profondo col luogo in cui sono nati, nel riverbero del passato sulle cose presenti.»
Nel 1897 pubblicò "Racalmuto: memorie e tradizioni", il primo libro a narrare la storia del paese[3]. Per tale opera, si documentò sugli archivi del barone Luigi Tulumello, alla cui famiglia era molto legato: lo stesso gli permise infatti di continuare gli studi, nonostante le sue difficoltà economiche.[4]
L'opera fu da egli stesso definita una "breve raccolta di notizie"; nel 1982, fu ristampata con il patrocinio del Comune di Racalmuto e una prefazione di Leonardo Sciascia.[5]
Lo stesso Sciascia, che aveva letto il libro in età giovanile, lo utilizzò spesso come fonte per le sue opere, tra cui Le parrocchie di Regalpetra, Morte dell'inquisitore ed Il consiglio d'Egitto.
Nel 2012, ne sono state ritrovate[6] alcune poesie che datano dal 1891 al 1895.[7]
Opere
[modifica | modifica wikitesto]- Racalmuto: memorie e tradizioni, Girgenti, 1897
- Il linguaggio del mio core è in queste rime, Youcanprint, 2012
Nella cultura di massa
[modifica | modifica wikitesto]- Al Tinebra Martorana è stata intitolata una via di Racalmuto
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Piero Carbone, archivio e pensamenti: UNO STORICO POETA. Nicolò Tinebra Martorana, su archivio e pensamenti, 16 marzo 2013. URL consultato il 28 gennaio 2024.
- ^ SIUSA - Comune di Racalmuto, su siusa.archivi.beniculturali.it. URL consultato il 28 gennaio 2024.
- ^ Aveva solo 21 anni.
- ^ Luca Zambito, Lo zolfo in Sicilia in età romana. Dalle miniere ai mercati, collana Collection de l'École française de Rome, Publications de l’École française de Rome, 2021, pp. 231–254, ISBN 978-2-7283-1407-2. URL consultato il 28 gennaio 2024.
- ^ Lillo Taverna, Contra Omnia Racalmuto, su contraomniaracalmuto.blogspot.com. URL consultato il 28 gennaio 2024.
- ^ Dallo studioso Angelo Campanella
- ^ Piero Carbone, archivio e pensamenti: POESIE EMERSE DI NICOLO' TINEBRA MARTORANA, su archivio e pensamenti, mercoledì 12 dicembre 2012. URL consultato il 28 gennaio 2024.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Giuliana Benvenuti, "Retorica dello strazio: Manzoni e Sciascia", in Between IV.7, 2014
- Eugenio Napoleone Messana, "Racalmuto nella storia della Sicilia", 1969
- Leonardo Sciascia, "Le parrocchie di Regalpetra", Bari, Laterza, 1961
- Leonardo Sciascia, "Morte dell’Inquisitore", Bari, Laterza, 1964
- Leonardo Sciascia, "Il consiglio d'Egitto", collana «Gli Adelphi» n° 358, Adelphi, Milano, 2009
- Paolo Squillacioti, "La defenestrazione di Agrigento. Lagumina, Sciascia, Il Consiglio d’Egitto", in UnionPress, Napoli, 2020