Indice
Monte Zeda
Monte Zeda | |
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Il monte visto dal Mottarone | |
Stato | Italia |
Regione | Piemonte |
Provincia | Verbano-Cusio-Ossola |
Altezza | 2 156 m s.l.m. |
Prominenza | 374 m |
Isolamento | 10,8 km |
Catena | Alpi |
Coordinate | 46°02′40.96″N 8°32′08.77″E |
Mappa di localizzazione | |
Dati SOIUSA | |
Grande Parte | Alpi Occidentali |
Grande Settore | Alpi Nord-occidentali |
Sezione | Alpi Lepontine |
Sottosezione | Alpi Ticinesi e del Verbano |
Supergruppo | Catena Togano-Laurasca-Limidario |
Gruppo | Gruppo Zeda-Laurasca |
Sottogruppo | Gruppo dello Zeda |
Codice | I/B-10.II-C.7.b |
Il Monte Zeda (2.157 m s.l.m.[1]) è una montagna delle Alpi Ticinesi e del Verbano nelle Alpi Lepontine.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Si trova in Piemonte (Provincia del Verbano-Cusio-Ossola), tra la Val Grande e la Valle Cannobina ed è inserito nel Parco Nazionale della Val Grande. È posto alla convergenza tra i territori comunali di Miazzina, Aurano e Val Cannobina. Assieme alla Cima della Laurasca è la montagna più alta della zona.[2]
Accesso alla vetta
[modifica | modifica wikitesto]Si può salire sul monte partendo da Premeno e passando prima dall'Alpe Manegra, per Piancavallo poi, infine per il "Passo Folungo" a (1.369 m s.l.m.[3]) ed Alpe Archia, oppure da Falmenta[4] lungo due diversi sentieri in 5 ore di cammino. Altro accesso, altrettanto lungo, è passando dall'Alpe Pala, sopra il centro abitato di Miazzina, si raggiunge il Pian Cavallone. Da qui dal colle della Forcola si arriva a Pizzo Marona da cui di cresta si arriva a Monte Zeda. Questo accesso presenta dei punti aspri ed esposti, a tratti con catene. Da percorrere con cautela e buona preparazione.
Punti di appoggio
[modifica | modifica wikitesto]Tutela naturalistica
[modifica | modifica wikitesto]I versanti meridionale e occidentale della montagna fanno parte del Parco nazionale della Val Grande.
Galleria d'immagini
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La cresta nord
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Il sentiero per la Zeda
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Croce di vetta del Monte Zeda
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ AA. VV., Piemonte, eccetto Torino e Valle d'Aosta, Touring Club Italiano, 1961, p. 761. URL consultato il 19 aprile 2020.
- ^ John Ball, Lepontine Alps, in The Alpine guide, Londra, Longmans, Green & Co., 1873, p. 318. URL consultato il 19 aprile 2020.
- ^ Lago Maggiore versante occidentale in mountain bike: 28 itinerari, Ediciclo Editore, 1997, p. 128. URL consultato il 19 aprile 2020.
- ^ Percorso n° 20 Falmenta - Fornà - Zeda, su vallecannobina.it, Comunità montana Valle Cannobina. URL consultato il 19 aprile 2020.
- ^ AA. VV., Pian Cavallone, in Guida ai rifugi del CAI: 363 rifugi del club alpino per scoprire la montagna, RCS MEDIAGROUP (Solferino Libri), p. 173. URL consultato il 19 aprile 2020.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Cartografia
- Cartografia ufficiale italiana dell'Istituto Geografico Militare (IGM) in scala 1:25.000 e 1:100.000, consultabile on line
- Carta dei sentieri e dei rifugi scala 1:50.000 n. 12 Laghi Maggiore, d'Orta e di Varese, Istituto Geografico Centrale - Torino
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Monte Zeda
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Monte Zeda, su Peakware.com.
- (EN) Monte Zeda, su Peakbagger.com.
- Il Monte Zeda su in-valgrande.it, su in-valgrande.it.
- Descrizione della salita al monte, su nelcuoredellealpi.com. URL consultato l'11 maggio 2010 (archiviato dall'url originale il 6 giugno 2010).
- Il Monte Zeda su geofinder.ch, su geofinder.ch.