Manio Acilio Glabrione (console 91)
Manio Acilio Glabrione (in latino: Manius Acilius Glabrio; ... – 95 circa) è stato un politico romano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Manio Acilio Glabrione nacque presumibilmente intorno al 55 d.C.; nel 91 fu console ordinario con Marco Ulpio Traiano, che poi divenne imperatore, per il 91 e durato in carica fino al novembre, fu sospettato dall'imperatore Domiziano e obbligato a combattere con le fiere nel circo [1][2], poi venne esiliato e messo a morte nel 95 circa, o perché accusato di aspirare all'impero (secondo Giovenale e Svetonio) o perché, secondo Cassio Dione, cristiano.
Sua moglie è stata identificata come Arria L.f. Plaria Vera Priscilla, nota da un'iscrizione superstite (CIL VI, 6333). Suo figlio Manio Acilio Glabrione fuconsole ordinario nel 124.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ "...fu costretto ad uccidere un grande leone..." Dione Cassio, Storia romana, LXVII, 14, 3.
- ^ "...contro gli orsi di Numidia..." Giovenale, Satire, IV, 99-101.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- William Smith, M. Acilius Glabrio, in Dictionary of Greek and Roman Biography and Mythology, vol. 2, Boston, Little, Brown and Company, p. 272. URL consultato il 20 gennaio 2022 (archiviato dall'url originale il 27 gennaio 2015).
- ACILIO GLABRIONE, Manio, in Enciclopedia Italiana, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 7 giugno 2022.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Arthur Stapylton Barnes, Manio Acilio Glabrione, in Catholic Encyclopedia, Robert Appleton Company.
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