Makenzie Fischer

Da Teknopedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Makenzie Fischer
NazionalitàStati Uniti (bandiera) Stati Uniti
Altezza186 cm
Peso74 kg
Pallanuoto
RuoloDifensore
Termine carriera2022
Carriera
Squadre di club1
2017-2019Stanford Cardinal
2022Stanford Cardinal
Nazionale
2014-2021Stati Uniti (bandiera) Stati Uniti
Palmarès
Competizione Ori Argenti Bronzi
Olimpiadi 2 0 0
Mondiali 3 0 0
Coppa del Mondo 1 0 0
World League 6 0 0
Giochi panamericani 2 0 0
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Makenzie Fischer (Laguna Beach, 29 marzo 1997) è un'ex pallanuotista statunitense; con la nazionale, da giocatrice, ha conquistato due medaglie d'oro olimpiche: a Rio de Janeiro 2016 ed a Tokyo 2020, nonché per tre volte il titolo mondiale: a Kazan' 2015, a Budapest 2017 ed a Gwangju 2019.

È la figlia di Erich e la sorella di Aria, a loro volta pallanuotisti di alto livello[1].

Carriera da giocatrice

[modifica | modifica wikitesto]

Iniziò a giocare a pallanuoto nella squadra liceale del Laguna Beach High School, ottenendo da subito importanti risultati, tanto da venire convocata nel 2013 nella nazionale juniores che conquistò il titolo mondiale di categoria a Vólos e l'anno seguente, oltre alla vittoria nel campionato mondiale giovanile di Madrid, fece il suo esordio con la nazionale maggiore nella World League a Kunshan vinta dalla squadra statunitense[1].

Nel 2015, appena diciottenne, rivinse la World League a Shangai ed ottenne il primo posto ai campionati mondiali di Kazan' ed ai Giochi panamericani di Toronto; l'annata successiva fece sua nuovamente la World League a Shangai e conquistò la medaglia d'oro ai Giochi olimpici di Rio de Janeiro 2016.

Dopo aver ritardato di un anno il suo ingresso al college, per prepararsi in vista delle trionfali Olimpiadi 2016 con la squadra degli Stati Uniti[2], proseguì il suo percorso di studi presso l'Università di Stanford, diventando una giocatrice delle Cardinals con le quali rimase fino al 2022, ad eccezione della parentesi nel biennio 2020-2021 in cui fu aggregata permanentemente al team olimpico, e con le quali si impose nel campionato nazionale universitario in tre dei quattro anni di college[1]; nel frattempo con la calottina della nazionale statunitense continuò a conquistare successi: nel 2017 vinse la World League di Shangai, venendo anche premiata come miglior giocatrice della manifestazione[3], ed il mondiale di Budapest; l'anno seguente ottenne la vittoria nella Coppa del Mondo di Surgut.

Nel 2019 vinse nuovamente la World League a Budapest, i Giochi panamericani a Lima ed il suo terzo mondiale consecutivo nella rassegna di Gwangju; A causa della pandemia di COVID-19 le manifestazioni inizialmente previste per il 2020 furono posposte di un anno[4][5][6][7]: la Fisher si ripresentò quindi in nazionale nel 2021, con la quale si aggiudicò la sua sesta World league ad Atene e la sua seconda medaglia d'oro olimpica ai Giochi di Tokyo 2020.

Dopo il successo alle Olimpiadi in Giappone decise di ritirarsi dalle competizioni internazionali[8], ma gareggiò ancora per il quarto ed ultimo anno di studi con le Cardinals, contribuendo alla vittoria del titolo NCAA, e venendo inoltre premiata col titolo di miglior giocatrice del torneo e con il Peter J. Cutino Award, come già accaduto in occasione della stagione 2019[1]. Dopo quest'ultimo trionfo concluse definitivamente la sua carriera agonistica per concentrarsi su quella professionale come ingegnere meccanico[9].

Riconoscimenti

[modifica | modifica wikitesto]

Come atleta di college fu insignita due volte, nel 2019 e nel 2022, del titolo di miglior giocatrice del torneo NCAA e del Peter J. Cutino Award[1]; a livello internazionale fu premiata quale miglior giocatrice nella World League di Shangai 2017[3].

Cardinals: 2017, 2019 e 2022
  • Olimpiadi
2 ori: Rio de Janeiro 2016 e Tokyo 2020
  • Mondiali
3 ori: Kazan' 2015, Budapest 2017 e Gwangju 2019
  • Coppa del Mondo
1 oro: Surgut 2018
  • World League
6 ori: Kunshan 2014, Shanghai 2015, Shanghai 2016, Shanghai 2017, Budapest 2019 e Atene 2021
  • Giochi panamericani
2 ori: Toronto 2015 e Lima 2019
  • Mondiali juniores
1 oro: Vólos 2013
  • Mondiali giovani
1 oro: Madrid 2014
  1. ^ a b c d e (EN) Makenzie Fischer, su gostanford.com, Stanford Athletics. URL consultato il 18 agosto 2023 (archiviato il 10 aprile 2023).
  2. ^ (EN) Makenzie Fischer, su usawaterpolo.org, USA Water Polo. URL consultato il 18 agosto 2023 (archiviato il 9 aprile 2023).
  3. ^ a b (EN) Russell McKinnon, USA beats Canada to retain FINA World League crown, su worldaquatics.com, World Aquatics, 11 giugno 2017. URL consultato il 18 agosto 2023 (archiviato il 31 marzo 2023).
  4. ^ (EN) PR 16 – First meeting of FINA COVID-19 taskforce, su worldaquatics.com, World Aquatics, 12 marzo 2020. URL consultato il 18 agosto 2023 (archiviato il 30 maggio 2023).
  5. ^ (EN) Joint Statement from the International Olympic Committee and the Tokyo 2020 Organising Committee, su olympics.com, Comitato Olimpico Internazionale, 24 marzo 2020. URL consultato il 18 agosto 2023 (archiviato il 31 luglio 2023).
  6. ^ (EN) FINA Statement, su worldaquatics.com, World Aquatics, 24 marzo 2020. URL consultato il 18 agosto 2023 (archiviato il 17 agosto 2023).
  7. ^ (EN) New calendar of FINA World League, next games in January, su total-waterpolo.com, Total Waterpolo, 20 agosto 2020. URL consultato il 18 agosto 2023 (archiviato il 9 giugno 2023).
  8. ^ (EN) David Kiefer, End of an Era, su gostanford.com, Stanford Athletics, 5 maggio 2022. URL consultato il 18 agosto 2023 (archiviato l'11 aprile 2023).
  9. ^ (EN) Sito personale, su makenziefischer.com. URL consultato il 18 agosto 2023 (archiviato il 17 agosto 2023).

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]