Magister equitum per Gallias

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Magister equitum per Gallias

Mappa dell'antica Gallia romana.
Descrizione generale
AttivaIV secolo - V secolo
NazioneImpero romano
ServizioEsercito romano
TipoUfficiale generale
Ruolocomandante di comitatensi, avente funzione anche di Comes dell'intera diocesi delle Gallie.
Dimensione1
Guarnigione/QGcastra stativa in epoca imperiale
PatronoMarte dio della guerra
Battaglie/guerreInvasioni barbariche
Voci su unità militari presenti su Teknopedia

Il Magister equitum per Gallias era il comandante di comitatensi, avente funzione anche di Comes dell'intera diocesi delle Gallie,[1] nell'ambito dell'armata imperiale costituita dal Numerus intra Gallias.[2] Suo diretto superiore era al tempo della Notitia dignitatum (nel 400 circa), sia il magister peditum praesentalis per le unità di fanteria,[3] sia il magister equitum praesentalis per quelle di cavalleria.[3]

Elenco unità

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Era a capo di 47 unità di fanteria, come risulterebbe dalla Notitia dignitatum, così ripartite:[3]

12 unità di cavalleria, suddivise in:[3]

  • 4 di vexillationes palatinae: Equites Batavi seniores, Equites cornuti seniores, Equites Batavi iuniores, Equites brachiati iuniores;[3][4]
  • 8 di vexillationes comitatenses: Equites Honoriani seniores, Equites Honoriani iuniores, Equites armigeri seniores, Equites octavo Dalmatae, Equites Dalmatae Passerentiaci, Equites primi Gallicani, Equites Mauri alites, Equites Constantiani feroces;[3][4]

A queste andavano sommate, poi, anche 7 unità della flotta fluviale e di mare, sottoposte ai seguenti ufficiali:

nonché non meno di 12 unità di laeti posizionati all'interno delle varie province galliche e sottoposte al controllo di ufficiali romani, come:

  • il Praefectus laetorum Teutonicianorum, a Carnunta Senoniae nella Lugdunensis; il Praefectus laetorum Batavorum et gentilium Sueuorum, a Baiocas e Constantiae nella Lugdunensis II; il Praefectus laetorum gentilium Sueuorum, a [...] e Ceromannos, nella Lugdunensis III; il Praefectus laetorum Francorum, a Redonas nella Lugdensis III; il Praefectus laetorum Lingonensium in luoghi diversi della Belgica I; il Praefectus laetorum Actorum, ad Epuso nella Belgica I; il Praefectus laetorum Neruiorum, a Fanomantis nella Belgica II; il Praefectus laetorum Batavorum Nemetacensium, a Atrabatis nella Belgicae II; il Praefectus laetorum Batavorum Contraginnensium, a Noviomago nella Belgicae II; il Praefectus laetorum gentilium, a Remo e Silvanectas nella Belgicae II; Praefectus laetorum Lagensium, presso Tungros nella Germania II; ed il Praefectus laetorum gentilium Suevorum, ad Arumbernos nell'Aquitanica I;[6]

e 5 di Sarmati:

  • Praefectus Sarmatarum et Taifalorum gentilium, Pictavis; Praefectus Sarmatarum gentilium, a Chora Parisios usque; Praefectus Sarmatarum gentilium, tra il Reno e i Tambianos della provincia Belgica II; Praefectus Sarmatarum gentilium, lungo il tratto Rodunensem e Alaunorum; Praefectus Sarmatarum gentilium, Lingonas.[6]
  1. ^ Not.Dign., Occ., I.
  2. ^ A.K.Goldsworthy, Storia completa dell'esercito romano, (2007), p.204.
  3. ^ a b c d e f g h i j k Not.Dign., Occ., VII.
  4. ^ a b c d e f g Not.Dign., Occ., V.
  5. ^ A.Goldsworthy, Storia complete dell'esercito romano, 2007, p.204.
  6. ^ a b c Not.Dign., Occ., XLII.
Fonti primarie
Fonti storiografiche moderne
  • Adrian Goldsworthy, Storia completa dell'esercito romano, Logos, Modena, 2007, ISBN 978-88-7940-306-1.
  • Yann Le Bohec, Armi e guerrieri di Roma antica. Da Diocleziano alla caduta dell'impero, Carocci Editore, Roma, 2008, ISBN 978-88-430-4677-5.
  • (ES) Julio Rodríguez González, Historia de las legiones Romanas, Almena, Madrid, 2003, ISBN 978-84-96170-02-5.

Voci correlate

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