Indice
Kwangmyŏngsŏng-3 Unità 2
Kwangmyŏngsŏng-3 Unità 2 | |||||
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Dati della missione | |||||
Operatore | Comitato Coreano di Tecnologia Spaziale | ||||
NSSDC ID | 2012-072A | ||||
SCN | 39026 | ||||
Satellite di | Terra | ||||
Vettore | Unha-3 | ||||
Lancio | 12 dicembre 2012 | ||||
Luogo lancio | stazione di lancio satelliti di Sohae | ||||
Durata | 2 anni (programmata) | ||||
Proprietà del veicolo spaziale | |||||
Massa | 100 kg | ||||
Costruttore | Istituto di elettronica militare dell'Accademia di scienze della difesa | ||||
Parametri orbitali | |||||
Data inserimento orbita | 12 dicembre 2012, 00:49 (UTC) | ||||
Apoapside | 584,9 km | ||||
Periapside | 492,5 km | ||||
Periodo | 95,42 minuti | ||||
Inclinazione | 97,4° | ||||
Eccentricità | 0,0065 | ||||
Semiasse maggiore | 6921 km | ||||
Kwangmyŏngsŏng program | |||||
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Kwangmyŏngsŏng-3 Unità 2 (《광명성―3》호 2호기?, 光明星3號2號機?, Kwangmyŏngsŏng-3 ho 2-hogiMR; in italiano: Stella Luminosa-3 Unità 2 o Stella Polare-3 Unità 2) è un satellite per l'osservazione terrestre, il primo messo in orbita con successo dalla Corea del Nord. È stato lanciato il 12 dicembre 2012 alle 00:49 UTC (le 9:49 ora locale) per sostituire il Kwangmyŏngsŏng-3, che, lanciato il 13 aprile dello stesso anno, non è però riuscito a raggiungere l'orbita. I governi di Corea del Sud, Giappone e Stati Uniti, ancora formalmente in guerra con la Corea del Nord, ritengono che il lancio sia stato una copertura per la prova di un missile balistico.
Il lancio è avvenuto in un periodo in cui la Corea del Nord stava commemorando il primo anniversario della morte dell'ex leader Kim Jong-il, circa un mese prima che la Corea del Sud effettuasse il suo primo lancio satellitare in proprio e pochi giorni prima delle elezioni sudcoreane del 19 dicembre 2012. Il lancio rese la Corea del Nord la tredicesima nazione ad acquisire la capacità di effettuare lanci orbitali in proprio.[1]
La Corea del Nord ha dichiarato che il lancio è stato un successo e le forze armate sudcoreane e il NORAD hanno segnalato che un oggetto è stato messo in orbita. Tuttavia la Corea del Nord aveva già dichiarato che i lanci dei satelliti Kwangmyŏngsŏng-1 e Kwangmyŏngsŏng-2 fossero avvenuti correttamente, nonostante fonti militari statunitensi abbiano confermato che entrambi non sono riusciti a raggiungere l'orbita.
Diversi giorni dopo il lancio, fonti occidentali hanno confermato che il satellite ha raggiunto l'orbita ma che esso sembra avere dei problemi ed è probabilmente fuori controllo[senza fonte].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Questo conto risulta:
- considerando Unione Sovietica, Russia e Ucraina come tre paesi, sebbene le seconde abbiano ereditato la capacità di effettuare lanci orbitali dalla prima;
- considerando l'Unione europea come uno dei paesi con capacità di lancio, sebbene essa non sia propriamente una nazione.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Tracciamento in tempo reale del satellite, su n2yo.com.
- (EN) NORTH KOREA’S SUCCESSFUL SPACE LAUNCH (PDF), su isssp.in. URL consultato il 21 febbraio 2016 (archiviato dall'url originale il 21 febbraio 2016).
- (EN) North Korea’s Juche Rocket, su armscontrolwonk.com.
- (EN) More Unha Wreckage, su armscontrolwonk.com.
- (EN) TN.Korea Built Rocket 'Mostly on Its Own', su english.chosun.com.
- (EN) N.Korea's latest rocket 'could reach US', su sg.news.yahoo.com.
- (EN) North Korea's impressive space launch vehicle "Unha-2", su b14643.de (archiviato dall'url originale il 21 febbraio 2016).
- (EN) Proliferation Pathways to a North Korean Intercontinental Ballistic Missile, su nti.org.
- (EN) Missile Technology Basics (PDF), su s3.amazonaws.com.
- (EN) A Revised Assessment of the North Korean KN-08 ICBM (PDF), su scienceandglobalsecurity.org.
- (EN) North Korea gears up for orbital space launch, su spaceflight101.com. URL consultato il 21 febbraio 2016 (archiviato dall'url originale il 21 febbraio 2016).
- (EN) North Korea successfully places Satellite into Orbit, su spaceflight101.com. URL consultato il 21 febbraio 2016 (archiviato dall'url originale il 21 febbraio 2016).