Indice
Kung Fu Chaos
Kung Fu Chaos videogioco | |
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Piattaforma | Xbox |
Data di pubblicazione | 29 maggio 2003 24 febbraio 2003 11 aprile 2003 |
Genere | Picchiaduro, Videogioco party |
Origine | Regno Unito |
Sviluppo | Just Add Monsters |
Pubblicazione | Microsoft Game Studios |
Design | Tameem Antionades, Nina Kristensen, Mike Ball |
Programmazione | Kami Back, James Richardson |
Direzione artistica | Antonio Paliman |
Sceneggiatura | Kami Back, James Richardson |
Musiche | Andrew Barnabas, Paul Arnold |
Modalità di gioco | Giocatore singolo, multigiocatore |
Periferiche di input | Controller Xbox |
Supporto | DVD |
Fascia di età | ELSPA: 11+ · ESRB: T · SELL: 12 · USK: 6 |
Kung Fu Chaos è un videogioco 3D picchiaduro party sviluppato da Just Add Monsters e pubblicato da Microsoft Game Studios, pubblicato nel 2003 in tutto il mondo per l'Xbox. Il gioco ha come tema d'apertura la canzone Kung Fu Fighting di Carl Douglas.
Caratteristiche
[modifica | modifica wikitesto]Kung Fu Chaos in molti casi rompe la quarta parete. L'esperienza videoludica è basata sul controllo di uno dei tanti personaggi (caricaturali) giocabili perla realizzazione di un film di kung-fu. Le azioni di questi personaggi vengono quindi elaborate come film e il giocatore può guardarle. Sebbene il gioco sia incentrato su un classico film di kung-fu, ha alcuni personaggi e livelli che non appartengono a un film di arti marziali (come una città attaccata dagli alieni).
Personaggi
[modifica | modifica wikitesto]Giocabili
[modifica | modifica wikitesto]- Master Sho Yu: un anziano maestro di arti marziali.
- Ninja Fu Hiya: un ninja in tuta blu, in possesso del prezioso poster autografato da Bruce Lee.
- Monkey: una parodia del Re Scimmia dal romanzo Il viaggio in Occidente. È diventato immortale dopo aver urinato sulla tovaglia preferita del re della montagna.
- Lucy Cannon: una parodia delle eroine che hanno fatto parte del fenomeno della blaxploitation come Foxy Brown e Cleopatra Jones. Il personaggio è in possesso di un fucile ed indos un Baby-doll.
- Xui Tan Sour: una giovane artista marziale che cerca di vendicare i suoi genitori, che sono stati uccisi da membri di un circo rivale, parodiando l'idea che nei film di arti marziali, l'eroe/eroina sta vendicando la morte delle loro famiglie da un rivale, spesso un clan rivale.
- Chop & Styx: un samurai e bambino che fanno la parodia del manga Lone Wolf and Cub.
Sbloccabili
[modifica | modifica wikitesto]- Candi Roll: una bionda pattinatrice su rotelle.
- Captain Won Ton: un luchador in sovrappeso. Lottatore di giorno, vendicatore della giustizia per il resto della giornata.
- Shao Ting: il regista rumoroso e odioso del film. Serve anche come boss finale del gioco. Si considera un donnaiolo, e dopo aver creato Kung Fu Chaos the Movie, senza alcuna trama, crea un film d'arte sperimentale in cui corre nudo per due ore inseguito da infermiere zombi.
Sviluppo
[modifica | modifica wikitesto]Kung Fu Chaos è il primo gioco sviluppato dallo sviluppatore con sede a Cambridge Just Add Monsters. L'idea del gioco è stata co-creata dal direttore desiner Tameem Antoniades, dalla produttrice Nina Kristensen e dal direttore tecnico Mike Ball una volta fondata la società.[1] Secondo Antoniades, il gioco è stato prototipato in tre mesi utilizzando da quattro a otto persone.[2]
All'inizio del 2003, Just Add Monsters iniziò a lavorare a un sequel più maturo del gioco intitolato Kung Fu Story. Tuttavia, rendendosi conto che sarebbe stata un'idea difficile vendere una proprietà intellettuale (PI) esistente a potenziali editori, hanno spostato la loro attenzione sullo sviluppo per la prossima generazione di console. Nello specifico, hanno iniziato a lavorare su un nuovo IP, Heavenly Sword per PlayStation 3.[2] The company resurfaced in 2004 under the name Ninja Theory after it was purchased by former Argonaut Games CEO Jez San.[3]
Accoglienza
[modifica | modifica wikitesto]Testata | Giudizio |
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Metacritic (media al 16-9-2015) | 68/100[4] |
Allgame | [5] |
Edge | 7/10[6] |
EGM | 5/10[7] |
EuroG | 8/10[8] |
Fam | 30/40[9] |
GI | 6.5/10[10] |
GameRev | B[11] |
GamePro | [12] |
GSpot | 6.5/10[13] |
GSpy | [14] |
GameZone | 6.6/10[15] |
IGN | 6.3/10[16] |
OXM | 6.9/10[17] |
Maxim | 8/10[18] |
The Village Voice | 8/10[19] |
Kung Fu Chaos ha ricevuto una valutazione "media" delle diverse recensioni del sito web aggregatore di recensioni Metacritic.[4] In Giappone il gioco giunse con il titolo Kung Fu Panic (カンフーパニック?, Kan Fū Panikku) il 29 maggio 2003,[20] Famitsū gli ha conferito un punteggio di otto, sette, otto e sette, per un totale di 30 su 40.[9]
Il gioco è stato incluso tra i migliori giochi party per Xbox da IGN nel 2005.[21]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Gavin Wright, Kung Fu Chaos: Just Add Monsters Interview, su Gaming Target, 1º marzo 2003. URL consultato il 31 maggio 2021.
- ^ a b (EN) Kristan Reed, This Sword's Gone To Heaven, su Eurogamer, 3 settembre 2004. URL consultato il 31 maggio 2021.
- ^ (EN) Andrew Wilson, Just Add Monsters Morphs Into Ninja Theory, su Gamasutra, 15 novembre 2004. URL consultato il 18 luglio 2024 (archiviato dall'url originale il 14 febbraio 2021).
- ^ a b (EN) Kung Fu Chaos for Xbox Reviews, su Metacritic. URL consultato il 31 maggio 2021.
- ^ (EN) Scott Alan Marriott, Kung Fu Chaos - Review, su AllGame. URL consultato il 31 maggio 2021 (archiviato dall'url originale il 15 novembre 2014).
- ^ (EN) Kung Fu Chaos, in Edge, n. 122, Future Publishing, aprile 2003.
- ^ (EN) Kung Fu Chaos, in Electronic Gaming Monthly, n. 165, Ziff Davis, aprile 2003, p. 128.
- ^ (EN) Kristan Reed, Kung Fu Chaos, su Eurogamer, 14 aprile 2003. URL consultato il 31 maggio 2021.
- ^ a b (EN) Latest Dorimanga/Famitsu reviews, su The MagicBox, 22 maggio 2003. URL consultato il 31 maggio 2021 (archiviato dall'url originale il 2 giugno 2021).
- ^ (EN) Lisa Mason, Kung Fu Chaos, in Game Informer, n. 119, GameStop, marzo 2003, p. 88. URL consultato il 31 maggio 2021 (archiviato dall'url originale il 1º dicembre 2003).
- ^ (EN) Brian Gee, Kung-Fu [sic] Chaos Review, su Game Revolution, marzo 2003. URL consultato il 31 maggio 2021 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
- ^ (EN) Dan Elektro, Kung Fu Chaos Review for Xbox, su GamePro, 26 febbraio 2003. URL consultato il 31 maggio 2021 (archiviato dall'url originale il 4 febbraio 2005).
- ^ (EN) Greg Kasavin, Kung Fu Chaos Review, su GameSpot, 28 febbraio 2003. URL consultato il 31 maggio 2021.
- ^ (EN) Christian Nutt, GameSpy: Kung Fu Chaos [words missing are "Other levels involve basic", and "A Toad in a Liquidizer"], su GameSpy, 24 febbraio 2003. URL consultato il 31 maggio 2021 (archiviato dall'url originale il 30 dicembre 2005).
- ^ (EN) Nick Valentino, Kung Fu Chaos - XB - Review, su GameZone, 8 marzo 2003. URL consultato il 31 maggio 2021 (archiviato il 1º gennaio 2007).
- ^ (EN) Hilary Goldstein, Kung Fu Chaos Review, su IGN, 19 febbraio 2003. URL consultato il 31 maggio 2021.
- ^ (EN) Kung Fu Chaos, in Official Xbox Magazine, Future US, aprile 2003, p. 85.
- ^ (EN) Ryan Boyce, Kung Fu Chaos, su Maxim, 26 febbraio 2003. URL consultato il 31 maggio 2021 (archiviato dall'url originale il 13 aprile 2003).
- ^ (EN) Nick Catucci, In Da Fight Club, in The Village Voice, 25 marzo 2003. URL consultato il 31 maggio 2021.
- ^ (JA) カンフーパニック [Xbox], su Famitsū. URL consultato il 31 maggio 2021.
- ^ (EN) Douglass C. Perry, Life of the Party, su IGN, 7 luglio 2005. URL consultato il 31 maggio 2021.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Sito ufficiale, su ninjatheory.com (archiviato dall'url originale il 3 agosto 2020).
- (EN) Kung Fu Chaos, su MobyGames, Blue Flame Labs.
- (EN) Kung Fu Chaos, su GameFAQs, Red Ventures.
- (EN) Kung Fu Chaos (doppiaggio), su Behind The Voice Actors, Inyxception Enterprises.