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Karl Glusman
Karl Glusman (New York, 3 gennaio 1988) è un attore statunitense.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nato nel Bronx, a New York, ha origini tedesche ed ebraiche da parte di padre e irlandesi da parte di madre[1]. Ad appena sei mesi, la sua famiglia si trasferì nell'Oregon, nella città di Beaverton a Portland, dove iniziò gli studi alla West Hills Daycare, alla Montclair Elementary School e alla Whitford Middle School. Dopo che i suoi genitori si separarono, seguì sua madre, un medico, nella città di Lake Oswego. Lì frequentò la Lake Oswego High School, la Portland State University e il Portland Actors Conservatory. Durante il liceo, iniziò a interessarsi alla recitazione, ma, sentendosi a disagio con il proprio corpo, preferì lavorare dietro le quinte[2]. Successivamente, si iscrisse alla scuola di Arti performative William Esper Studio di Manhattan (New York) con l'aspirazione di diventare attore.
Dopo alcuni piccoli ruoli e aver prestato il suo volto in uno spot commerciale per la Adidas, Glusman si sposta in Francia, dove tramite un'amicizia comune, conosce il regista franco-argentino Gaspar Noé, che gli offre il ruolo di protagonista maschile nel suo film Love del 2015[3]. Presentata alla 68ª edizione del Festival di Cannes, la pellicola fece molto scalpore per le numerose scene di sesso non simulato fra i tre attori protagonisti[4]. In seguito ha recitato nei film Stonewall di Roland Emmerich, The Neon Demon di Nicolas Winding Refn e Animali notturni di Tom Ford. Quest'ultima pellicola è stata presentata alla 73ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia, ottenendo il Leone d'argento - Gran premio della giuria.
Filmografia
[modifica | modifica wikitesto]Attore
[modifica | modifica wikitesto]Cinema
[modifica | modifica wikitesto]- Blow Up, regia di Jeff Lambert e Shakir Speller - cortometraggio (2012)
- Summer House, regia di Zach Sky - cortometraggio (2013)
- Consilience, regia di WooJae Chung - cortometraggio (2013)
- The Iconographer, regia di Andy Mingo (2008)
- Ratter - Ossessione in Rete (Ratter), regia di Branden Kramer (2015)
- Love, regia di Gaspar Noé (2015)
- Stonewall, regia di Roland Emmerich (2015)
- Embers, regia di Claire Carré (2015)
- The Neon Demon, regia di Nicolas Winding Refn (2016)
- Animali notturni (Nocturnal Animals), regia di Tom Ford (2016)
- Wounds, regia di Babak Anvari (2019)
- Above Suspicion, regia di Phillip Noyce (2019)
- Greyhound - Il nemico invisibile (Greyhound), regia di Aaron Schneider (2020)
- Watcher, regia di Chloe Okuno (2022)
- God Is a Bullet, regia di Nick Cassavetes (2023)
- The Bikeriders, regia di Jeff Nichols (2023)
- Reptile, regia di Grant Singer (2023)
- Civil War, regia di Alex Garland (2024)
Televisione
[modifica | modifica wikitesto]- One Bad Choice – serie TV, 1 episodio (2015)
- Gypsy – serie TV (2017)
- Devs – miniserie TV, 8 puntate (2020)
- The Idol – serie TV, episodi 1x04-1x05 (2023)
Doppiatore
[modifica | modifica wikitesto]- Starship Troopers - L'invasione (Starship Troopers: Invasion), regia di Shinji Aramaki - (2011) - nel ruolo di Gunfodder
- No. 6, regia di Kenji Nagasaki - (2012) - nel ruolo di Yoming
Doppiatori italiani
[modifica | modifica wikitesto]Nelle versioni in italiano delle opere in cui ha recitato, Karl Glusman è stato doppiato da:
- Riccardo Scarafoni in Animali notturni, Watcher, God Is a Bullet
- Paolo De Santis in The Neon Demon
- Alessio Puccio in Stonewall
- Daniele Raffaeli in Gypsy
- Dodo Versino in Love
- Emanuele Ruzza in Wounds
- Manuel Meli in Greyhound - Il nemico invisibile
- Flavio Aquilone in The Idol
- Gabriele Lopez in Reptile
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Mariette Hartley & Karl Glusman to Star in Odyssey Theatre Ensemble's GRACE NOTES & ANVILS, 7/19-22, su broadwayworld.com, 12 luglio 2012. URL consultato il 15 agosto 2016.
- ^ (EN) Karl Glusman goes from Lake Oswego to stardom in a sexually explicit French 3-D movie, su oregonlive.com, 3 novembre 2015. URL consultato il 15 agosto 2016.
- ^ (EN) Karl Glusman: It's all about Love, su vogue.it, 3 gennaio 2016. URL consultato il 15 agosto 2016.
- ^ Love, il film-scandalo di Cannes, su elle.it, 22 maggio 2015. URL consultato il 15 agosto 2016.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Karl Glusman, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) Karl Glusman, su AllMovie, All Media Network.
- (DE, EN) Karl Glusman, su filmportal.de.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 23145541701696600007 · LCCN (EN) no2017075860 · GND (DE) 1078381887 · BNE (ES) XX5678001 (data) · BNF (FR) cb17022858j (data) |
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