Jacques Clément
Jacques Clément (Serbonnes, 1567 – Saint-Cloud, 1º agosto 1589) è stato un religioso francese dell'Ordine dei frati predicatori, e fu l'assassino del re Enrico III di Francia.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]La vita
[modifica | modifica wikitesto]Jacques Clément nacque a Serbonnes, oggi nel dipartimento di Yonne, in Francia, e divenne monaco domenicano dopo una breve carriera di uomo d'armi[1]. Durante il periodo delle guerre di religione francesi, era nel convento dei domenicani della rue Saint-Jacques, a Parigi, influenzato dalle idee che circolavano circa la necessità d'assassinare il re Enrico III in vendetta della morte di Enrico di Guisa. Essendo diventato un fanatico religioso deciso allo sterminio degli eretici, divenne membro della Lega cattolica. Ben presto formulò un piano per uccidere Enrico III, con il sostegno dei membri della Lega, a seguito (si dice) di una visione nella quale un angelo lo esortava ad agire contro "il tiranno di Francia"[1].
Secondo fonti prossime agli ugonotti, Clément venne messo in contatto con il consigliere del re Michel de La Chapelle-Marteau, la duchessa di Montpensier, sorella di Enrico di Guisa, e con Claudio di Guisa, suo fratello[1].
Il regicidio e la morte
[modifica | modifica wikitesto]Lasciò Parigi il 31 luglio 1589 e andò a Saint-Cloud, ove dimorava Enrico III, spacciandosi per disertore ed apportatore di importanti segreti per la risoluzione della guerra. Il giorno seguente il suo arrivo, venne introdotto al re dal procuratore La Guesle, che lo aveva interrogato preventivamente. Clément era davanti al re con il pretesto della consegna di un'importante lettera[2]. Enrico, per motivi di riservatezza, fece uscire le guardie e La Guesle. Mentre leggeva la lettera, fu trafitto nel ventre da Clément con un pugnale avvelenato[1][3].
Il re riuscì a respingere il suo assalitore, ferendolo col proprio pugnale e gridando: Cattivo monaco! Mi hai ucciso! («Méchant moine! Tu m'as tué!»)[3]. Le urla del re allertarono le sue guardie, dette Quarante-cinq. Appena entrate nella sala, le guardie si gettarono sul monaco, disarmato da François du Plessis, il padre di Richelieu, e lo trafissero con le loro spade ed alabarde. Il cadavere del regicida venne quindi scaraventato dalla finestra.
Il giorno dopo il re morì, avendo designato come successore durante la notte suo cugino, Enrico di Navarra, che gli succedette con il nome di Enrico IV.
Jacques Clément subì quindi post-mortem il castigo destinato ai regicidi: il suo cadavere venne squartato, incenerito e le ceneri gettate nella Senna[4].
L'assassinio fu visto con sentimenti diversi dai membri della Lega cattolica: alcuni giudicavano Jacques un martire, come il papa Sisto V[5], mentre altri lo condannavano[4].
Il regicidio è generalmente considerato una vendetta dell'assassinio del duca di Guisa, occultamente diretto dalla sorella, la duchessa di Montpensier[3]. Altre ipotesi sostengono che il movente per l'assassinio di Enrico III fosse dovuto a una vendetta familiare di cui Clément si era fatto carico[6].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d (FR) Henri Martin, Histoire de France: depuis les temps les plus reculés jusqu'en, 1789, vol. 10, Furne, 1864, pp. 158-159.
- ^ (FR) Pierre de L'Estoile, Journal de Henry III, Roy de France et de Pologne, Colonia, 1719.
- ^ a b c (FR) Hippolyte Roux-Ferrand, Histoire des progrès de la civilisation en Europe depuis l'ère chrétienne jusqu'au XIXe siècle, Volume 5, 2ª ed., Librairie de L. Hachette, 1847, pp. 51-52, ISBN non esistente.
- ^ a b (FR) Franck Ferrand, Au cœur de l'histoire: Henri III, Europe 1, 7 febbraio 2013.
- ^ Jacques de Thou, Histoire universelle, tomo XCVI, Londra, 1734.
- ^ (FR) Marie-Françoise Peteuil, Le faict de frère Clément et son lieu, in Études Villeneuviennes, vol. 48, Villeneuve-sur -Yonne, pp. 43-67.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (FR) Pierre Chevallier, Les Régicides: Clément, Ravaillac, Damiens, Paris, Fayard, 1989, ISBN 978-2213023267.
- (FR) Nicolas Le Roux, Un régicide au nom de Dieu: l'assassinat d'Henri III: 1er août 1589, Gallimard, 2006, ISBN 978-2070735297.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Jacques Clément
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Clément, Jacques, su sapere.it, De Agostini.
- (EN) Jacques Clément, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (FR) Pubblicazioni di Jacques Clément, su Persée, Ministère de l'Enseignement supérieur, de la Recherche et de l'Innovation.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 27870083 · ISNI (EN) 0000 0000 2458 0848 · CERL cnp00541854 · LCCN (EN) n85195505 · GND (DE) 118904280 · BNF (FR) cb121308860 (data) · J9U (EN, HE) 987007275384305171 |
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