Ira Aldridge

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Ira Aldridge nel 1826

Ira Aldridge, nome completo Ira Frederick Aldridge (New York, 24 luglio 1807Łódź, 7 agosto 1867), è stato un attore teatrale statunitense naturalizzato inglese, di origini afroamericane, che divenne uno dei più grandi interpreti della tragedia shakespeariana sul palcoscenico europeo del XIX secolo[1][2][3][4].

Ritratto di Ira Aldridge, eseguito da Taras Hryhorovyč Ševčenko, 1858
Ira Aldridge nel ruolo di Otello, 1830
Ira Aldridge nel ruolo di Mungo, circa 1825

Nato il 24 luglio 1807 a New York, figlio di Lurona e del reverendo Daniel Aldridge, Ira Aldridge studiò alla African Free School di Manhattan,[1][4] [5] e durante l'adolescenza si avvicinò alla recitazione con l'African Grove Theatre, noto anche come l'African Theatre, il primo teatro negli Stati Uniti gestito dagli afroamericani,[2] prima di trasferirsi in Europa sui palcoscenici del Regno Unito.[1][5]

Nel 1825, Aldridge ebbe un ruolo da protagonista come Oroonoko in La rivolta del Suriname (The Revolt of Surinam) nel Teatro Coburg, un adattamento di Oroonoko di Thomas Southerne.[1][6]

Successivamente recitò nelle province britanniche, interpretando opere shakespeariane nel ruolo di Otello, Macbeth e Riccardo III,[3][4][5] esordendo nel 1833 con grande successo a Londra,[2] quando sostituì Edmund Kean, di cui fu il domestico,[3] nella parte di Otello al Royal Opera House, a Covent Garden[2] e diventando un famoso attore in Europa,[5] dal 1852, in paesi, tra gli altri, come l'Austria, la Svizzera, la Germania, l'Ungheria, la Polonia e la Russia e meritando il soprannome di "African Roscius",[2][3][4] noto per aver interpretato parti di personaggi bianchi.[1][6]

Aldridge ha continuato a recitare fino alla sua morte, ottenendo riconoscimenti quali la medaglia d'oro prussiana per le arti e le scienze dal re Federico di Prussia, la croce d'oro di Leopoldo dello zar di Russia e la croce di Malta di Berna, in Svizzera;[1][4][6] inoltre si impegnò socialmente e politicamente contro la schiavitù, sostenendo economicamente le cause abolizioniste e inserendo canzoni inneggianti la libertà nelle sue esibizioni.[1][6]

Negli ultimi anni di carriera Aldridge stava programmando una tournée negli Stati Uniti, comunque divenne cittadino inglese nel 1863.[2][6]

Aldridge morì il 7 agosto 1867, a Łódź, mentre era in Polonia.[1]

Aldridge si sposò due volte ed ebbe numerosi figli, tra cui Luranah Aldridge, che in seguito diventò una cantante d'opera di una certa fama.[1][4]

  1. ^ a b c d e f g h i (EN) Ira Aldridge, su biography.com. URL consultato il 23 febbraio 2019 (archiviato dall'url originale il 24 febbraio 2019).
  2. ^ a b c d e f (EN) Ira Frederick Aldridge, su britannica.com. URL consultato il 23 febbraio 2019.
  3. ^ a b c d le muse, I, Novara, De Agostini, 1964, p. 111.
  4. ^ a b c d e f (EN) Ira Aldridge, su blackpast.org. URL consultato il 23 febbraio 2019.
  5. ^ a b c d (EN) Black History Month; Ira Aldridge (1807–1867), su shakespeare.org.uk. URL consultato il 23 febbraio 2019.
  6. ^ a b c d e (EN) Ira Aldridge, su blackhistorymonth.org.uk. URL consultato il 23 febbraio 2019.
  • (EN) Colin Chambers, Black and Asian Theatre in Britain: A History, Londra, Routledge, 2011.
  • (EN) James V. Hatch e Ted Shine, Black Theatre U.S.A., The Free Press, 1996.
  • (EN) Errol G. Hill e James Vernon Hatch, A History of African American Theatre, Cambridge University Press, 2003.
  • (EN) Krystyna Kujawinska Courtney e Maria Lukowska, Ira Aldridge 1807–1867. The Great Shakespearean Tragedian on the Bicentennial Anniversary of His Birth, Francoforte sul Meno, Peter Lang, 2009.
  • (EN) Bernth Lindfors, Ira Aldridge, the African Roscius, Rochester, University of Rochester Press, 2007.
  • (EN) E. S. Nelson, Ira Aldridge, in African American Dramatists: An A-to-Z Guide, Santa Barbara, Greenwood, 2004.
  • (EN) Paige Newmark, Othello: New Critical Essays, Londra, Routledge, 2002.
  • (EN) Brian Roberts, A London Legacy of Ira Aldridge: Henry Francis Downing and the Paratheatrical Poetics of Plot and Cast(e), in Modern Drama, vol. 55, n. 3, 2012, pp. 386–406.
  • (EN) Jack Shalom, The Ira Aldridge Troupe: Early Black Minstrelsy in Philadelphia, in African-American Review, n. 28, 1994, pp. 653-658.
  • (EN) William J. Simmons e Henry McNeal Turner, Men of Mark: Eminent, Progressive and Rising, GM Rewell & Company, 1887.

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