Ravenochloa wilsonii
Ravenochloa wilsonii | |
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Classificazione APG IV | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
(clade) | Angiosperme |
(clade) | Mesangiosperme |
(clade) | Monocotiledoni |
(clade) | Commelinidi |
Ordine | Poales |
Famiglia | Poaceae |
Sottofamiglia | Bambusoideae |
Tribù | Arundinarieae |
Genere | Ravenochloa D.Z.Li & Y.X.Zhang, 2020 |
Specie | I. wilsonii |
Classificazione Cronquist | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Sottoregno | Tracheobionta |
Superdivisione | Spermatophyta |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Liliopsida |
Sottoclasse | Commelinidae |
Ordine | Cyperales |
Famiglia | Poaceae |
Genere | Ravenochloa |
Specie | R. wilsonii |
Nomenclatura binomiale | |
Ravenochloa wilsonii (Rendle) D.Z.Li & Y.X.Zhang, 2020 | |
Sinonimi | |
Arundinaria wilsonii |
Ravenochloa wilsonii (Rendle) D.Z.Li & Y.X.Zhang, 2020 è una pianta angiosperma monocotiledone appartenente alla famiglia delle Poacee. È l'unica specie nota del genere Ravenochloa.[1][2][3][4][5]
Etimologia
[modifica | modifica wikitesto]La derivazione dell'epiteto specifico (wilsonii) può far riferimento sia a George Ferguson Wilson (1822–1902) oppure a Ernest Henry Wilson (1876–1930), entrambi attivi nell'ambito della botanica.[6]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Portamento
[modifica | modifica wikitesto]Il portamento delle specie di questa voce è erbaceo (legnoso alla base) con culmi eretti, alti non più di 1 metro (diametro di 0,2 - 0,4 cm). Le radici in genere sono del tipo fascicolato derivate da rizomi allungati ("leptomorfi"). Gli internodi (lunghi 4 – 12 cm) sono affusolati, pubescenti o glabri, a volte sotto ciascun nodo può essere presente una anello densamente pubescente; i nodi sono debolmente prominenti.[2][7][8][9][10][11][12][13]
Foglie
[modifica | modifica wikitesto]Le foglie lungo il culmo sono alterne e distiche e si originano dai vari nodi. Sono composte da una guaina, una ligula e una lamina. Le venature sono parallelinervie (le vene trasversali sono visibili).
- Foglie del culmo: le foglie del culmo sono prive di padiglioni auricolari; le guaine non sono fimbriate e hanno una consistenza cartacea e avvolgono per metà l'internodo; la lamina della foglia ha un portamento curvo; il contorno della lamina può essere ovato-lanceolato o strettamente triangolare.
- Foglie del fogliame: le foglie del fogliame hanno delle guaine secche colorate da paglierino a rosso-marrone e sono prive di padiglioni auricolari e non sono fimbriate; le lamine delle foglie quando sono secche si presentano ondulate; il contorno della lamina può essere lanceolato o strettamente ovato-lanceolato.
Infiorescenza
[modifica | modifica wikitesto]- Infiorescenza principale (sinfiorescenza o semplicemente spiga): le infiorescenze sono per lo più ramificate ed hanno la struttura di una pannocchia racemosa aperta con forme ellittiche. Lunghezza della pannocchia: 5 – 10 cm. Le basi sono circondate dalle guaine fogliari. I rami sono ascendenti, snelli, glabri e pulvinati. Le spighette sono solitarie.
- Infiorescenza secondaria (o spighetta): le spighette, con un pedicello flessuoso e colorate di viola-verde, sono formate da 3 a 7 fiori sottesi da due brattee chiamate glume (inferiore e superiore). Le spighette possono terminare all'apice con un fiore ridotto o sterile. Alla base di ogni fiore sono presenti due brattee: la palea e il lemma.
- Le glume: le glume sono persistenti, più corte delle spighette e a consistenza cartacea; quella inferiore è 3-venata ed è lunga 2 - 3 mm; quella superiore è 5-7-venata ed è lunga 3 - 5 mm.
- I lemmi: i lemmi sono puberulenti, 7-9-venati e acuminati (mucronati) all'apice.
- Le palee: le palee sono pubescenti, carenate e lunghe 6 - 7 mm.
- I fiori fertili sono attinomorfi formati da 3 verticilli: perianzio ridotto, androceo e gineceo.
-
- , P 2, A (1-)3(-6), G (2–3) supero, cariosside.
Frutti
[modifica | modifica wikitesto]I frutti sono del tipo cariosside, ossia sono dei piccoli chicchi indeiscenti, ovoidali o subglobosi, nei quali il pericarpo è formato da una sottile parete che circonda il singolo seme. In particolare il pericarpo, carnoso e succulento, è fuso al seme ed è aderente. L'endocarpo non è indurito e l'ilo è lungo e lineare. L'embrione è provvisto di epiblasto. I margini embrionali della foglia si sovrappongono. La fessura scutellare è assente.
Biologia
[modifica | modifica wikitesto]In generale nelle erbe delle Poaceae la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori per via anemogama. Gli stigmi piumosi sono una caratteristica importante per catturare meglio il polline aereo.
I semi cadendo a terra, dopo aver eventualmente percorso alcuni metri a causa del vento (dispersione anemocora) sono dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (mirmecoria).
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]La specie di questa voce abitano le foreste cinesi delle province di Guizhou, Hubei e Sichuan fino ad una quota di 1.700 - 3.000 m s.l.m..[12]
Tassonomia
[modifica | modifica wikitesto]La famiglia delle Poacee comprende circa 800 generi e oltre 9.000 specie[10][14]. È una delle famiglie più numerose e più importanti del gruppo delle monocotiledoni. La famiglia è suddivisa in 12 sottofamiglie, Ravenochloa wilsonii fa parte della sottofamiglia Bambusoideae (tribù Arundinarieae).[2][7]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Ravenochloa wilsonii, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 22 settembre 2024.
- ^ a b c Kellogg 2015, pag. 168.
- ^ Zhang et al. 2016, pag. 122.
- ^ PeerJ 2018, pag. 14.
- ^ (EN) Zhang, Y.X., Guo, C. & Li, D.Z., A new subtribal classification of Arundinarieae (Poaceae, Bambusoideae) with the description of a new genus, in Plant Diversity, 42(3), 2020, pp. 127-134, DOI:10.1016/j.pld.2020.03.004.
- ^ David Gledhill 2008, pag. 407.
- ^ a b c Judd et al 2007, pag. 311.
- ^ Pignatti 1982, Vol. 3 - pag. 451.
- ^ Motta 1960, Vol. 2 - pag. 346.
- ^ a b Strasburger 2007, pag. 814.
- ^ Pasqua et al 2015, pag. 467.
- ^ a b eFloras - Flora of China, su efloras.org. URL consultato il 2 settembre 2018.
- ^ Kew - GrassBase - The Online World Grass Flora, su powo.science.kew.org. URL consultato il 2 settembre 2018.
- ^ (EN) Accepted Genera of Poaceae, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 22 settembre 2024.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Elizabeth A. Kellogg, The Families and Genera of Vascular Plants, Volume XIII. Flowering Plants. Monocots. Poaceae., St. Louis, Missouri, USA, 2015.
- Judd S.W. et al, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, ISBN 978-88-299-1824-9.
- Sandro Pignatti, Flora d'Italia., Bologna, Edagricole, 1982, ISBN 88-506-2449-2.
- Giacomo Nicolini, Enciclopedia Botanica Motta., Milano, Federico Motta Editore., 1960.
- Strasburger E, Trattato di Botanica. Volume secondo, Roma, Antonio Delfino Editore, 2007, ISBN 88-7287-344-4.
- G. Pasqua, G. Abbate e C. Forni, Botanica Generale - Diversità vegetale, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2015, ISBN 978-88-299-2718-0.
- Grass Phylogeny Working Group, Phylogeny and Classification of Poaceae (PDF), in Annals of the Missouri Botanical Garden, vol. 88, n. 3, 2001, pp. 373-457. URL consultato il 2 settembre 2018 (archiviato dall'url originale il 6 marzo 2016).
- David Gledhill, The name of plants, Cambridge, Cambridge University Press, 2008.
- Jeffery M. Saarela et al., A 250 plastome phylogeny of the grass family (Poaceae): topological support under different data partitions (PDF), in PeerJ, vol. 4299, 2018, pp. 1-71. URL consultato il 2 settembre 2018 (archiviato dall'url originale il 20 dicembre 2019).
- Robert J. Soreng et al., A worldwide phylogenetic classi?cation of the Poaceae (Gramineae) II: An update and a comparison of two 2015 classi?cations, in JSE - Journal of Systematics and Evolution, vol. 55, n. 4, 2017, pp. 259-290.
- Emmet J. Judziewicz & Lynn G. Clark, Classification and Biogeography of New World Grasses: Anomochlooideae, Pharoideae, Ehrhartoideae, and Bambusoideae (PDF), in Aliso: A Journal of Systematic and Evolutionary Botany, vol. 23, 1 (25), 2007, pp. 303-314. URL consultato il 2 settembre 2018 (archiviato dall'url originale il 28 luglio 2018).
- Xian-Zhi Zhang, Chun-Xia Zeng, Peng-Fei Ma, Thomas Haevermans, Yu-Xiao Zhang, Li-Na Zhang, Zhen-Hua Guo, De-Zhu Li, Multi-locus plastid phylogenetic biogeography supports the Asian hypothesis of the temperate woody bamboos (Poaceae: Bambusoideae) (PDF), in Elsevier - Molecular Phylogenetics and Evolution, vol. 96, 2016, pp. 118-129.
- Xueqin Wang, Xiaying Ye, Lei Zhao, Dezhu Li, Zhenhua Guo & Huifu Zhuang, Genome-wide RAD sequencing data provide unprecedented resolution of the phylogeny of temperate bamboos (Poaceae: Bambusoideae) (PDF), in Scientific Reports, vol. 7, 2017, pp. 1-11.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikispecies contiene informazioni su Ravenochloa wilsonii
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Indocalamus wilsonii IPNI Database
- Indocalamus wilsonii eFloras Database