Indice
Governo Bennett-Lapid
Governo Bennett-Lapid | |
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Stato | Israele |
Capo del governo |
|
Coalizione | Yesh Atid Resilienza per Israele Nuova Destra Partito Laburista Israeliano Israel Beitenu Meretz Nuova Speranza Lista Araba Unita |
Giuramento | 13 giugno 2021 |
Dimissioni | 30 giugno 2022 |
Governo successivo | 29 dicembre 2022 |
Il Governo Bennett-Lapid è stato il 36º governo d'Israele[1], nato, dopo le elezioni parlamentari del 2021, in seguito ad un accordo fra Yair Lapid (leader di Yesh Atid) e Naftali Bennett (leader di Nuova Destra).
Il governo a guida Bennett, dunque, sarebbe dovuto durare fino al 27 agosto 2023, fino a quando (come da accordo) sarebbe subentrato un governo pressoché identico guidato da Yair Lapid[2][3][4].
Tale rotazione, tuttavia, a causa di una crisi di governo scatenatasi tra maggio e giugno del 2022, è stata volontariamente anticipata, come l’accordo di coalizione prevedeva in caso di crisi parlamentari, nonostante il governo, per via dell’approvazione di una mozione di scioglimento della Knesset (il Parlamento Israeliano) a seguito della perdita di una maggioranza parlamentare a favore dell’esecutivo[5], sia divenuto “di transizione” fino alle elezioni del novembre 2022 e alla formazione di un nuovo esecutivo (avvenuta in data 29 dicembre 2022)[6][7].
Particolarità
[modifica | modifica wikitesto]È stato il primo governo nella storia israeliana ad avere nella maggioranza un partito arabo-palestinese[8], nonché il secondo governo israeliano, dopo il governo di rotazione Netanyahu-Gantz (che tuttavia è caduto prima che potesse svolgersi il processo di rotazione), a funzionare sotto un sistema di rotazione automatico e giuridicamente vincolante nella posizione di primo ministro[9].
Ciò dunque ha implicato che, al cambio del capo dell’esecutivo, il Governo non si sia dovuto dimettere in quanto mutato il primo ministro (sul cui mandato pende generalmente l’intero governo), come di solito accade, ma ha potuto continuare le proprie operazioni come se fosse stato un semplice “rimpasto ministeriale”.
Composizione
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Carica | Titolare | Partito | ||
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Primo ministro
Ministro degli Affari Esteri |
Naftali Bennett (Fino al 1º luglio 2022) |
Nuova Destra | ||
Yair Lapid (Dal 1º luglio 2022) |
Yesh Atid | |||
Primo Ministro Supplente Vice Primo Ministro (soppresso)[11] |
Yair Lapid (Fino al 1º luglio 2022) |
Yesh Atid | ||
Naftali Bennett (Dal 1º luglio all’8 novembre 2022) |
Nuova Destra | |||
Primo Vice Primo Ministro | Benny Gantz | Resilienza per Israele | ||
Secondo Vice Primo Ministro (soppresso)[12] |
Gideon Sa'ar | Nuova Speranza | ||
Ministro per il Rafforzamento e l’Avanzamento della Comunità
Ministro della Sicurezza Pubblica |
Omer Bar-Lev | Partito Laburista Israeliano | ||
Ministro per le Questioni digitali nazionali (soppresso)[13] |
Naftali Bennett (Fino al 19 luglio 2021) |
Nuova Destra | ||
Ministro per i rapporti tra la Knesset e il Governo
Ministro dell’Ufficio del Primo Ministro;[14] |
Zeev Elkin | Nuova Speranza | ||
Ministro dell’Ufficio del Primo Ministro (soppresso)[14] |
Eli Avidar (Dal 3 agosto 2021 al 24 febbraio 2022) |
Israel Beitenu | ||
Ministro delle Finanze | Avigdor Lieberman | Israel Beitenu | ||
Ministro dei Trasporti e della Sicurezza stradale | Merav Michaeli | Partito Laburista Israeliano | ||
Ministro del Lavoro, degli Affari e dei Servizi Sociali | Meir Cohen | Yesh Atid | ||
Ministro della Salute | Nitzan Horowitz | Meretz | ||
Ministro degli Interni | Ayelet Shaked | Nuova Destra | ||
Ministro dell’Intelligence | Elazar Stern | Yesh Atid | ||
Ministro dei Servizi religiosi | Matan Kahana | Nuova Destra | ||
Ministro dell’Istruzione | Yifat Shasha-Biton | Nuova Speranza | ||
Ministro della Scienza e della Tecnologia | Orit Farkash-Hacohen | Resilienza per Israele | ||
Ministro delle Comunicazioni | Yoaz Hendel | Nuova Speranza | ||
Ministro dell’Economia e dell’Industria | Orna Barbivai | Yesh Atid | ||
Ministro dell’Energia
Ministro delle Risorse Idriche |
Karine Elharrar | Yesh Atid | ||
Ministro dell’Equità sociale e dei Pensionati | Meirav Cohen | Yesh Atid | ||
Ministro dell’Immigrazione (Aliyah) e dell’Integrazione | Pnina Tamano-Shata | Resilienza per Israele | ||
Ministro della Cultura e dello Sport | Hili Tropper | Resilienza per Israele | ||
Ministro dell’Agricoltura e dello Sviluppo Rurale
Ministro dello Sviluppo della Periferia, del Negev e della Galilea |
Oded Forer | Israel Beitenu | ||
Ministro degli Affari della diaspora | Nachman Shai | Partito Laburista Israeliano | ||
Ministro del Turismo | Yoel Razvozov | Yesh Atid | ||
Ministro della Cooperazione regionale | Issawi Frej | Meretz | ||
Ministro della Protezione dell’Ambiente | Tamar Zandberg | Meretz |
Fonte:[15]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Israele: il governo Bennett ottiene la fiducia della Knesset - Ultima Ora, su Agenzia ANSA, 13 giugno 2021. URL consultato il 13 giugno 2021.
- ^ Nasce il nuovo governo in Israele: accordo anti Netanyahu con tutti dentro, su today.it.
- ^ Israele, finisce l’era Netanyahu: nasce il nuovo governo di coalizione Bennett-Lapid, su unionesarda.it.
- ^ Israele, c’è l’accordo sul nuovo governo. Ma Netanyahu non si arrende, su ilsole24ore.com.
- ^ Israele:si scioglie Knesset, alle urne il 1º novembre, ANSA, 30 giugno 2022.
- ^ Israele ha un nuovo primo ministro, provvisorio, Il Post, 30 giugno 2022.
- ^ Davide Frattini, Israele al voto a novembre: è la quinta volta in tre anni e mezzo, Corriere della Sera, 30 giugno 2022.
- ^ Israele, firmata la storica intesa anti-Netanyahu tra Lapid, il capo della Lista Araba, e Bennett, che sarà premier per primo, su Open, 2 giugno 2021. URL consultato il 13 giugno 2021.
- ^ (EN) Toi Staff, Bill to anchor Netanyahu-Gantz premiership rotation gets preliminary okay, The Times of Israel, 23 aprile 2020.
- ^ a b Prima della rotazione, Bennett era anche “Ministro degli Affari della Comunità”, mentre Lapid invece era, oltre a Primo Ministro Supplente, anche “Ministro degli Affari Esteri” e “Ministro degli Affari Strategici”. Poiché quest’ultimo è divenuto Primo Ministro, le etichette ministeriali sono state modificate
- ^ a b In seguito alle dimissioni di Naftali Bennett l’8 novembre 2022
- ^ Fino al 9 luglio 2021. In seguito, la posizione è stata abolita
- ^ Ministero soppresso il 19 luglio 2021
- ^ a b Non esistente fino al 3 agosto 2021, la posizione fu creata e restò operativa fino al 24 febbraio 2022, quando il Ministero e le relative competenze sono state accorpate a quelle per i Rapporti tra la Knesset e il Governo, abolendo così il singolo dicastero e la posizione ministeriale
- ^ Governo Bennett-Lapid
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Governo Bennett-Lapid
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (HE) Sito ufficiale, su main.knesset.gov.il.
- (EN) Sito ufficiale, su main.knesset.gov.il.
- (AR) Sito ufficiale, su main.knesset.gov.il.
- (RU) Sito ufficiale, su main.knesset.gov.il.