Gian Antonio Stella

Da Teknopedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Gian Antonio Stella a Trento ad un incontro organizzato dal Corriere del Trentino.

Gian Antonio Stella (Asolo, 15 marzo 1953) è un giornalista e scrittore italiano.

È nato ad Asolo (TV), dove il padre insegnava, da una famiglia originaria di Asiago. Ha vissuto a Vicenza dove ha frequentato il Liceo ginnasio Antonio Pigafetta.

Inviato ed editorialista del Corriere della Sera, dopo essersi occupato di cronaca romana ed interni ed essere stato inviato nell'Italia nord-orientale, scrive di politica, cronaca e costume ormai da molti anni.

Nel 2007 ha pubblicato La casta, scritto con Sergio Rizzo che, con oltre 1 300 000 copie vendute e ben 24 edizioni è stato uno dei libri più venduti di quell'anno e la pubblicazione più importante della sua carriera.

Tra i suoi libri più famosi:

Nel 2005 ha esordito nella narrativa con il romanzo Il maestro magro.

Il suo penultimo saggio è I misteri di via dell'Amorino pubblicato da Rizzoli nel 2012.

Nell'ambiente giornalistico è soprannominato "Zio Gas", dalle iniziali del nome e cognome[3].

Ha condotto alcune puntate di Faccia a faccia, trasmissione di Radio3.

Premi e riconoscimenti

[modifica | modifica wikitesto]
Gian Antonio Stella alla premiazione del Premiolino 2009

Spettacoli teatrali

[modifica | modifica wikitesto]

Con Gualtiero Bertelli e la Compagnia delle Acque[5]:

Altri:

  • La tavola e il potere
  • Bolli, sempre bolli, fortissimamente bolli (con Natalino Balasso)
  1. ^ Sul termine vedi anche: swissinfo.ch Archiviato il 28 luglio 2011 in Internet Archive.; Edizioni della Fondazione Giovanni Agnelli, 1991.
  2. ^ La scheda del libro nel catalogo BUR, su bur.rcslibri.corriere.it. URL consultato il 21 marzo 2013 (archiviato dall'url originale il 4 ottobre 2013).
  3. ^ veronafedele - «Politici, sveglia! La gente è furiosa»[collegamento interrotto]
  4. ^ VitaAdmin, I vincitori del premio Colombe d'oro per la Pace, su Vita.it, 2 luglio 2003. URL consultato il 12 settembre 2024.
  5. ^ Gershwin spettacoli, su gershwinspettacoli.com.
  6. ^ L'Orda a teatro

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN75606038 · ISNI (EN0000 0001 0989 3499 · SBN VIAV097880 · LCCN (ENn97100903 · GND (DE137125038 · BNE (ESXX4714505 (data) · BNF (FRcb15041969c (data) · J9U (ENHE987008898588005171 · CONOR.SI (SL82450787