Giampaolo Crepaldi

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Giampaolo Crepaldi
arcivescovo della Chiesa cattolica
Mons. Crepaldi il 15 dicembre 2009.
Fructus iustitiæ in pace
 
TitoloTrieste
(titolo personale di arcivescovo)
Incarichi attualiVescovo emerito di Trieste (dal 2023)
Incarichi ricoperti
 
Nato29 settembre 1947 (77 anni) a Pettorazza Grimani
Ordinato presbitero17 luglio 1971 dal vescovo Giovanni Mocellini
Nominato vescovo3 marzo 2001 da papa Giovanni Paolo II
Consacrato vescovo19 marzo 2001 da papa Giovanni Paolo II
Elevato arcivescovo4 luglio 2009 da papa Benedetto XVI
 

Giampaolo Crepaldi (Pettorazza Grimani, 29 settembre 1947) è un arcivescovo cattolico italiano, dal 2 febbraio 2023 vescovo emerito di Trieste.

Nasce a Pettorazza Grimani, in provincia di Rovigo e diocesi di Chioggia, il 29 settembre 1947.

Formazione e ministero sacerdotale

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Dopo la formazione in preparazione al sacerdozio, il 17 luglio 1971 è ordinato presbitero, nella chiesa parrocchiale di Villadose, dal vescovo Giovanni Mocellini per la diocesi di Adria (oggi diocesi di Adria-Rovigo).[1] Svolge fin dall'inizio il ministero pastorale come vicario cooperatore nella parrocchia di Villanova del Ghebbo e Castelmassa.

Nel 1975 si laurea in filosofia presso l'Università di Bologna e, nel 1977, consegue il diploma di perfezionamento, sempre in filosofia, all'Università degli Studi di Padova. Nel 1981 ottiene il dottorato in teologia presso la Pontificia università urbaniana e, nel 1989, la licenza in Diritto canonico presso la Pontificia Università Lateranense.

Nel 1977 viene incaricato come delegato vescovile per la pastorale sociale ed è nominato direttore del centro diocesano di formazione professionale. Nel 1985 è nominato parroco di Cambio e l'anno successivo direttore dell'ufficio episcopale per i problemi sociali e del lavoro presso la Conferenza Episcopale Italiana.

Il 9 aprile 1994 è nominato sottosegretario del Pontificio consiglio della giustizia e della pace.[2]

Ministero episcopale

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Il 3 marzo 2001 papa Giovanni Paolo II lo nomina segretario del Pontificio consiglio della giustizia e della pace e vescovo titolare di Bisarcio;[3] succede a Diarmuid Martin, precedentemente nominato osservatore permanente della Santa Sede presso le Nazioni Unite. Il 19 marzo seguente riceve l'ordinazione episcopale, nella basilica di San Pietro in Vaticano, per imposizione delle mani dello stesso pontefice, co-consacranti i cardinali Angelo Sodano e Giovanni Battista Re.

È il fondatore e il presidente dell'Osservatorio internazionale "Cardinale Van Thuán" sulla dottrina sociale della Chiesa. È inoltre autore di pubblicazioni prevalentemente sul medesimo argomento ed insegna pastorale sociale presso la Pontificia università lateranense. È membro del Pontificio consiglio della pastorale per i migranti e gli itineranti.

Il 4 luglio 2009 papa Benedetto XVI lo nomina 106º vescovo di Trieste, con il titolo ad personam di arcivescovo;[4] succede ad Eugenio Ravignani, dimessosi per raggiunti limiti di età. Il 4 ottobre prende possesso della diocesi.

Indice il sinodo diocesano che si apre l'11 ottobre 2012 con il tema Permanetis in fide fundati et stabiles che si riallaccia idealmente all'Anno della fede.[5]

Il 14 gennaio 2019 balza agli onori delle cronache nazionali per aver dichiarato in un'intervista al quotidiano La Verità che per la dottrina sociale della Chiesa non esiste alcun diritto a migrare affermando che per essa "i popoli devono rimanere nelle loro terre".[6]

Il 2 febbraio 2023 papa Francesco accoglie la sua rinuncia, presentata per raggiunti limiti di età, al governo pastorale della diocesi di Trieste;[7] gli succede Enrico Trevisi, del clero di Cremona. Rimane amministratore apostolico della diocesi fino all'ingresso del successore, che avviene il 23 aprile seguente.

  • La dimensione interdisciplinare della dottrina sociale della Chiesa, Edizioni Cantagalli, 2006;
  • Globalizzazione. Una prospettiva cristiana, Edizioni Cantagalli, 2006;
  • (con Paolo Togni), Ecologia ambientale ed ecologia umana, Edizioni Cantagalli, 2007;
  • Laicità e verità. Cosa ci sta insegnando Benedetto XVI, Fede & Cultura, 2007;
  • Dio o gli dei. Dottrina sociale della Chiesa: percorsi, Edizioni Cantagalli, 2009;
  • Primo rapporto sulla dottrina sociale della Chiesa nel mondo, Edizioni Cantagalli, 2009;
  • Il cattolico in politica, Edizioni Cantagalli, 2010;
  • Secondo rapporto sulla dottrina sociale della Chiesa nel mondo, Edizioni Cantagalli, 2010;
  • Terzo rapporto sulla dottrina sociale della Chiesa nel mondo, Edizioni Cantagalli, 2011;
  • Laboratorio Trieste. La formazione dei cattolici all'impegno sociale e politico, Edizioni Cantagalli, 2012;
  • Quarto rapporto sulla dottrina sociale della Chiesa nel mondo, Edizioni Cantagalli, 2012
  • Quinto rapporto sulla dottrina sociale della Chiesa nel mondo, Edizioni Cantagalli, 2013;
  • Sesto rapporto sulla dottrina sociale della Chiesa nel mondo, Edizioni Cantagalli, 2014;
  • A compromesso alcuno. Fede e politica dei principi non negoziabili, Edizioni Cantagalli, 2015;
  • Settimo rapporto sulla dottrina sociale della Chiesa nel mondo, Edizioni Cantagalli, 2016;
  • Ottavo rapporto sulla dottrina sociale della Chiesa nel mondo, Edizioni Cantagalli, 2016;
  • (con Giuseppe Mari), Papa Francesco e la famiglia, Morcelliana, 2017;
  • La Chiesa italiana e il futuro della pastorale sociale, Edizioni Cantagalli, 2017;
  • Nono rapporto sulla dottrina sociale della Chiesa nel mondo, Cantagalli, 2017;
  • Lezioni di dottrina sociale della chiesa, Edizioni Cantagalli, 2019;
  • Decimo rapporto sulla dottrina sociale della Chiesa nel mondo, Edizioni Cantagalli, 2019
  • Undicesimo rapporto sulla dottrina sociale della Chiesa nel mondo, 2020;
  • Dodicesimo rapporto sulla dottrina sociale della Chiesa nel mondo, Edizioni Cantagalli, 2021;
  • La Cappella Madre della Riconciliazione. Trieste, Edizioni Palumbi, 2021;
  • Tredicesimo rapporto sulla dottrina sociale della Chiesa nel mondo, Edizioni Cantagalli, 2022.

Genealogia episcopale

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La genealogia episcopale è:

  1. ^ Mons. Crepaldi | 50º anniversario di ordinazione sacerdotale, su diocesi.trieste.it. URL consultato il 2 febbraio 2023.
  2. ^ AAS 86 (1994), p. 452.
  3. ^ Rinunce e nomine. Nomina del Segretario del Pontificio consiglio della giustizia e della pace, su press.vatican.va, 3 marzo 2001. URL consultato il 2 febbraio 2023.
  4. ^ Rinunce e nomine. Rinuncia del Vescovo di Trieste (Italia) e nomina del successore, su press.vatican.va, 4 luglio 2009. URL consultato il 2 febbraio 2023.
  5. ^ Andrea di Matteo, La Chiesa cittadina verso il sinodo diocesano, su Il Piccolo, 2 gennaio 2012. URL consultato il 2 febbraio 2023.
  6. ^ Lorenzo Bertocchi, «Non esiste alcun diritto di emigrare», in La Verità, 14 gennaio 2019. URL consultato il 2 febbraio 2023.
  7. ^ Rinunce e nomine. Rinuncia e Nomina del Vescovo di Trieste (Italia), su press.vatican.va, 2 febbraio 2023. URL consultato il 2 febbraio 2023.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Predecessore Sottosegretario del Pontificio consiglio della giustizia e della pace Successore
Diarmuid Martin 9 aprile 1994 – 3 marzo 2001 Frank Joseph Dewane

Predecessore Vescovo titolare di Bisarcio Successore
Mario Francesco Pompedda 3 marzo 2001 – 4 luglio 2009 Mario Toso, S.D.B.

Predecessore Segretario del Pontificio consiglio della giustizia e della pace Successore
Diarmuid Martin 3 marzo 2001 – 4 luglio 2009 Mario Toso, S.D.B.

Predecessore Vescovo di Trieste
(titolo personale di arcivescovo)
Successore
Eugenio Ravignani 4 luglio 2009 – 2 febbraio 2023 Enrico Trevisi
Controllo di autoritàVIAF (EN81865002 · ISNI (EN0000 0003 8524 4639 · SBN CFIV104158 · BAV 495/296841 · LCCN (ENnr94038864 · GND (DE1053839677 · BNF (FRcb13596705d (data)