Gaio Svetonio Paolino
Gaio Svetonio Paolino | |
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Console dell’Impero romano | |
Gens | Svetonia |
Legatus legionis | Mauretania 42 |
Procurator Augusti | Germania romana 64-69 |
Legatus Augusti pro praetore | Britannia romana 58-61 |
Gaio Svetonio Paolino | |
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Dati militari | |
Paese servito | Impero romano |
Forza armata | Esercito romano |
Grado | Dux |
Comandanti | Claudio e Otone |
Guerre | |
Campagne | Rivolta di Budicca |
Battaglie | Battaglia della Watling Street |
Comandante di | Legioni romane in Britannia |
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Gaio Svetonio Paolino, o Paollino (fl. 42-69), è stato un militare romano, famoso per aver sedato la ribellione della regina Boudica (60/61)[1]. Dopo il consolato è noto per essersi schierato con Otone durante l'Anno dei quattro imperatori.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Carriera politica e militare
[modifica | modifica wikitesto]In Mauretania (42)
[modifica | modifica wikitesto]Dopo aver ricoperto la pretura, nel 42 si recò in Mauretania come legato di legione per sopprimere una rivolta.[2] Fu il primo romano ad attraversare la catena montuosa dell'Atlante occidentale e Plinio il Vecchio riporta nella sua Naturalis Historia la descrizione che il generale fa della regione. Svetonio Paolino raggiunse le fonti del fiume Niger.
In Britannia (58-61)
[modifica | modifica wikitesto]Nel 58 fu nominato governatore della Britannia, per sostituire Quinto Veranio Nipote, che era morto mentre era ancora in carica.[1] Sulle orme del suo predecessore continuò la politica di aggressiva sottomissione delle tribù gallesi. La sua fama di ottimo generale cominciò così a rivaleggiare con quella di Gneo Domizio Corbulone. Due dei futuri governatori della provincia di Britannia prestarono servizio presso Paolino: Quinto Petilio Ceriale, come legato della Legio VIIII Hispana, e Gneo Giulio Agricola, come tribuno laticlavio aggregato alla II Augusta, ma comunque agli ordini di Svetonio Paolino.
Fra il 60 e il 61, Svetonio attaccò l'isola di Mona (Anglesey) nel massacro di Menai,[1] rifugio dei fuggitivi britannici e roccaforte della religione druidica. Le tribù del sud-est ne approfittarono per ribellarsi, affidando il comando alla regina icena Boudica. La colonia di Camulodunum (Colchester) fu distrutta e la VIIII Hispana di Ceriale fu sconfitta. Rientrato da Mona, Paolino marciò lungo la Watling Street verso Londinium (Londra), nuovo obiettivo dei ribelli. Non avendo però truppe sufficienti ad affrontare i ribelli e difendere la città, la abbandonò al suo destino. I rivoltosi la distrussero, riservando poi la stessa sorte a Verulamium (St Albans).
Svetonio radunò le truppe e affrontò i nemici nella Battaglia della Watling Street, in una località non identificata, forse nelle Midlands Occidentali, vicino alla città di Atherstone, nel Warwickshire. Inferiori di numero, i romani riuscirono però a vincere grazie alla loro superiorità tattica, massacrando, secondo Tacito, circa 80.000 nemici. Boudica e Postumo si suicidarono.
In Germania (64?-66)
[modifica | modifica wikitesto]Arruolate nuove truppe dalla Germania, Paolino condusse delle durissime spedizioni punitive contro ogni residua sacca di resistenza. Il nuovo procurator Augusti, Gaio Giulio Alpino Classiciano, espresse però le sue preoccupazioni a Nerone: secondo lui il comportamento di Paolino non faceva altro che alimentare nuove ostilità. Dopo un'inchiesta condotta dal potente liberto di Nerone, Policlito (che sarà poi messo a morte da Galba), Paolino fu rimpiazzato con il più conciliante Publio Petronio Turpiliano, mentre Svetonio diventava console nel 66.
Nel 69 durante l'Anno dei quattro imperatori
[modifica | modifica wikitesto]Nel 69, durante le lotte civili seguite alla morte di Nerone (il cosiddetto anno dei quattro imperatori), Paolino si schierò dalla parte di Otone. Insieme ad Aulo Mario Celso, vicino a Cremona sconfisse Aulo Cecina Alieno, uno dei generali di Vitellio. Paolino non volle però che i suoi uomini si gettassero all'inseguimento degli sconfitti e per questo fu accusato di tradimento. Quando Cecina unì le sue forze con quelle di Fabio Valente, Svetonio avvertì Otone di non ingaggiare battaglia, ma non fu ascoltato e Otone fu sconfitto nella prima battaglia di Bedriaco. Svetonio fu catturato da Vitellio e fu perdonato, ma scomparve dalla scena storica.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c Tacito, De vita et moribus Iulii Agricolae, 14.5.
- ^ Cassio Dione, Storia romana, LX, 9.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Fonti primarie
- Plinio il Vecchio, Naturalis Historia 5.1
- Tacito, De vita et moribus Iulii Agricolae 5, 14-16; Annali XIV, 29-39, XVI, 14; Storie I, 87, I, 90, II, 23-26, II, 31-41, II, 44, II, 60
- Cassio Dione, Storia romana LX, 9, LXII, 1-12, LXIII, 1
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Governatori romani della Britannia
- Britannia
- Britannia romana
- Provincia romana
- Galles
- Storia del Galles
- Boudica
- Celti
- Lista di tribù celtiche
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Gaio Svetonio Paolino
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Suetonius Paulinus, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 46136113 · CERL cnp00285880 · LCCN (EN) n2003040810 · GND (DE) 102406820 · BNE (ES) XX5343206 (data) |
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