Francesco d'Isa
Francesco d'Isa (Capua, 1572 – Roma, 1622) è stato un drammaturgo italiano. Dal 1600 al 1622 ricoprì la carica di Abate curato nella Chiesa Abbaziale San Martino Vescovo a Macerata Campania[1]. Tra il 1610 e il 1630 circa, sotto il nome del fratello Ottavio d'Isa, pubblicò cinque commedie: Fortunia, Alvida, Flaminia, Malmaritato, Ginevra[2]. È considerato l'ultimo valido continuatore della commedia cinquecentesca e classicheggiante[3]. Morì a Roma nel 1622, dove fu sepolto nella chiesa di S. Maria del Popolo a spese di un gentiluomo suo concittadino, Vincenzo Frapperio Ratta.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Pasquale Capuano, Elenco abati curati economi della parrocchia di S. Martino Vescovo a Macerata Campania, omniamaceratacampania.it
- ^ Andrea Massaro, Francesco D'Isa, Commediografo capuano del XVII secolo, WM Edizioni, Atripalda (AV), 1990.
- ^ Gabriella Romani, D'ISA, Francesco, Treccani Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 40, 1991.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Antonio Belloni, D'ISA, Francesco, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1932.
- Gabriella Romani, D'ISA, Francesco, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 40, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1991.
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