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Eokochia saxicola
«È una delle piante più rare ed interessanti della Flora Italica... Ad ogni studioso della natura che dovesse incontrarla, l'invito pressante a rispettarla con ogni cautela, a favorirne la disseminazione, ad adoperarsi affinché siano adottati provvedimenti che ne garantiscano la conservazione.»
Granata rupicola | |
---|---|
Eokochia saxicola | |
Stato di conservazione | |
In pericolo[1] | |
Classificazione APG IV | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
(clade) | Angiosperme |
(clade) | Mesangiosperme |
(clade) | Eudicotiledoni |
(clade) | Eudicotiledoni centrali |
(clade) | Superasteridi |
Ordine | Caryophyllales |
Famiglia | Amaranthaceae |
Sottofamiglia | Camphorosmoideae |
Genere | Eokochia Freitag & G.Kadereit |
Specie | E. saxicola |
Classificazione Cronquist | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Magnoliopsida |
Ordine | Caryophyllales |
Famiglia | Chenopodiaceae |
Genere | Eokochia |
Specie | E. saxicola |
Nomenclatura binomiale | |
Eokochia saxicola (Guss.) Freitag & G.Kadereit | |
Sinonimi | |
Kochia saxicola |
La granata rupicola (Eokochia saxicola (Guss.) Freitag & G.Kadereit) è una pianta appartenente alla famiglia delle Amaranthaceae, il cui areale è limitato a poche stazioni in Campania (Capri e Capo Palinuro) e Sicilia (isolotto di Strombolicchio). È l'unica specie nota del genere Eokochia .[2]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Eokochia saxicola è una pianta perenne camefita suffruticosa, alta 15–50 cm, prostrata, con fusti legnosi, contorti e ramificati.
Le foglie sono lineari, carnoso-succose, prive di picciolo, lunghe 6–12 mm, solitarie.
I fiori, verde-olivacei, sono riuniti in pannocchie; il perianzio ha un diametro di 5–6 mm e presenta ali a ventaglio, con margine intero, membranoso, di colore bruno-rossiccio.
Fiorisce in agosto-ottobre; fruttifica da ottobre a gennaio.
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]Questa specie è stata descritta per la prima volta dal botanico Giovanni Gussone verso la metà del XIX secolo a Ischia, dove oggi è definitivamente estinta. Successivamente fu segnalata a Capri, dove tuttora sopravvive una popolazione di un centinaio di esemplari, localizzata su una rupe costiera difficilmente accessibile, e sull'isolotto di Strombolicchio (isole Eolie). Nel novembre 2011 è stata infine documentata la sua presenza sul promontorio di Capo Palinuro, nel Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano.[3]
L'habitat è rappresentato da rupi costiere soggette all'azione dell'aerosol marino. Si trova in associazione a Crithmum maritimum e Limonium spp.
Conservazione
[modifica | modifica wikitesto]Per la ristrettezza dell'areale e la esiguità delle popolazioni note (che complessivamente raggiungono le poche centinaia di esemplari), la IUCN Red List classifica B. saxicola come specie in pericolo di estinzione (Endangered).[1]
Figura nell'Appendice I della Convention on International Trade of Endangered Species (CITES)[4] e, come specie di interesse prioritario, nell'Appendice II della Direttiva 43/92/CEE "Flora, Fauna e Habitat" (Direttiva Habitat), nonché sulla Lista Rossa Regionale redatta da Conti (1997)[5].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b (EN) Domina, G. & Santangelo, A. 2011, Bassia saxicola, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020. URL consultato l'11 settembre 2023.
- ^ (EN) Eokochia saxicola, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato l'11 settembre 2023.
- ^ Palinuro, pianta rarissima sul promontorio, in Il Mattino, 11 novembre 2011. URL consultato il 31 dicembre 2011 (archiviato dall'url originale il 21 febbraio 2014).
- ^ CITES - Appendices I, II and III (PDF), su Convention On International Trade In Endangered Species Of Wild Fauna And Flora, International Environment House, 2011 (archiviato dall'url originale il 4 agosto 2012).
- ^ Conti F., Manzi A., Pedrotti F. (1997) - Liste Rosse Regionali delle Piante d'Italia. Centro Interdipartimentale Audiovisivi e Stampa, Univ. di Camerino.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Pignatti S., Flora d'Italia, Bologna, Edagricole, 1982, ISBN 88-506-2449-2.
- Lo Cascio P., Preliminary observations on the insect fauna associated with two threatened plant species, Bassia saxicola (Guss.) A.J. Scott and Cytisus aeolicus Guss., on the Aeolian Islands (Southern Tyrrhenian Sea) (PDF), in Naturalista Sicil., 2004; 28(3-4): 1155-1169.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Eokochia saxicola
- Wikispecies contiene informazioni su Eokochia saxicola
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Bassia saxicola (Guss.) A.J. Scott, su Progetto Life-Natura "EOLIFE99 - Tutela delle specie vegetali prioritarie delle Isole Eolie".
- Bassia saxicola (Guss.) B. J. Scott [collegamento interrotto], su Liste rosse e blu della flora italiana.
- Immagini di Bassia saxicola - Dip. Botanica Università di Catania
- Kochia saxicola - Scheda botanica a cura di Girolamo Giardina