Ecatone di Rodi
Ecatone di Rodi (in greco antico: Ἑκάτων?, Hekátōn; Rodi, ... – ...; fl. 100 a.C. circa) è stato un filosofo stoico greco antico.
Nato a Rodi, fu discepolo di Panezio[1] e, al di fuori di questo, nient'altro ci è noto della sua vita. È chiaro che fu un personaggio di spicco tra gli stoici del periodo. I suoi scritti non ci sono pervenuti; Diogene Laerzio attribuisce sei trattati al filosofo[2]:
- Περὶ ἀγαθῶν (Sui beni), in almeno diciannove libri
- Περὶ ἀρετῶν (Sulle virtù)
- Περὶ παθῶν (Sulle passioni)
- Περὶ τελῶν (Sui fini)
- Περὶ παραδόξων (Sui paradossi), in almeno tredici libri
- Χρεῖαι (Massime)
Inoltre, Cicerone riporta che Ecatone scrisse un'opera Sui doveri dedicata a Quinto Tuberone[1]. Ecatone viene anche citato frequentemente da Seneca nel suo trattato De beneficiis, oltre che nelle lettere a Lucilio.
Secondo Diogene Laerzio, Ecatone divide le virtù in due tipologie: quelle fondate sui principi scientifici intellettuali (come la saggezza e la giustizia) e quelle non fondate su queste basi. Come i primi stoici, Cleante e Crisippo, Ecatone ritenne che la virtù può essere insegnata.
Note
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Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Ecatóne di Rodi, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- ECATONE di Rodi, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1932.
- Ecatóne, su sapere.it, De Agostini.
- (EN) Hecaton, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 429149294101180520757 · ISNI (EN) 0000 0005 0778 8360 · SBN UTOV561946 · CERL cnp00284738 · GND (DE) 102394512 · BNF (FR) cb18027954s (data) |
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