Deiotaro
Deiotaro | |
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tetrarca della Galazia | |
In carica | 63 circa - 41 a.C. |
Nascita | 120 a.C. circa |
Morte | 41 a.C. |
Deiotaro[1] (in latino Deiotarus; 120 a.C. circa – 41 a.C.) fu tetrarca della Galazia, in Asia Minore, e un alleato fedele della Repubblica romana.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Durante la terza guerra mitridatica, Deiotaro scacciò le truppe di Mitridate VI del Ponto dalla Frigia. Il suo maggiore alleato fu Gneo Pompeo Magno, il quale lo ricompensò nel 63/62 a.C. allargandone il dominio alla Piccola Armenia in occasione della risistemazione dell'Asia minore.
Durante la guerra civile romana (49 a.C.) sostenne Pompeo, e dopo la sconfitta nella battaglia di Farsalo lo seguì in Asia. Approfittò della clemenza di Gaio Giulio Cesare e passò dalla sua parte (47 a.C.) quando Farnace II del Ponto invase la Piccola Armenia, sconfiggendo l'esercito di Deiotaro vicino Nicopoli, e Cesare intervenne in sua difesa. Il generale romano perdonò il re gàlata e gli concesse di rivestire la porpora: Deiotaro e il suo esercito combatterono e sconfissero Farnace assieme a Cesare nella battaglia di Zela.
Alcuni principi gàlati si lamentarono con Cesare di Deiotaro, il quale fu privato di parte dei suoi domini; venne inoltre accusato di aver progettato un attentato contro Cesare. Inviato a Roma per il processo, venne difeso da Marco Tullio Cicerone, il quale aveva conosciuto e imparato a stimare Deiotaro quando era stato governatore della provincia di Cilicia: l'orazione Pro rege Deiotaro ("A favore del re Deiotaro", 45 a.C.) fece sì che il signore gàlata non venisse condannato.
Dopo la morte di Cesare, Marco Antonio riconobbe a Deiotaro, dietro pagamento, il dominio su tutto il territorio sottrattogli. Nella guerra successiva, Deiotaro si schierò con i congiurati, ma dopo la sconfitta nella battaglia di Filippi passò dalla parte del secondo triumvirato. Rimase in possesso del proprio regno ancora a lungo, morendo anziano nel 41 a.C.
Diofane di Nicea dedicò il proprio manuale di agricoltura a Deiotaro.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) William Smith (a cura di), Deiotarus, in Dictionary of Greek and Roman Biography and Mythology, 1870.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Fonti antiche
- Appiano, Bellum Mithridaticum 75, 114; Bellum Alexandrinum, 34-41, 65-77
- Cicero, Philippica, ii. 37; Ad fam. viii. 10, ix. 12, xv. I, 2, 4; Ad Att. xiv. 1; De div. i. 15, ii. 36, 37; De harusp. resp. 13, and above all Pro rege Deiotaro
- Cassio Dione, Historia romana, xli. 63, xlii. 45, xlvii. 24, 48, xlviii. 33.
- Fonti storiografiche moderne
- L. Fezzi, Il tribuno Clodio, Roma-Bari, Laterza, 2008.
- G. Traina, Marco Antonio, Roma-Bari, Laterza, 2003.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Deiòtaro, su sapere.it, De Agostini.
- (EN) Deiotarus, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 16156372432907542107 · CERL cnp00547141 · LCCN (EN) no00002279 · GND (DE) 118524402 |
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