Indice
Crassula cymosa
Crassula cymosa | |
---|---|
Stato di conservazione | |
Classificazione APG IV | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
(clade) | Angiosperme |
(clade) | Mesangiosperme |
(clade) | Eudicotiledoni |
(clade) | Eudicotiledoni centrali |
(clade) | Superrosidi |
Ordine | Saxifragales |
Famiglia | Crassulaceae |
Sottofamiglia | Crassuloideae |
Genere | Crassula |
Specie | C. cymosa |
Classificazione Cronquist | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Sottoregno | Tracheobionta |
Superdivisione | Spermatophyta |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Magnoliopsida |
Sottoclasse | Rosidae |
Ordine | Rosales |
Famiglia | Crassulaceae |
Genere | Crassula |
Specie | C. cymosa |
Nomenclatura binomiale | |
Crassula cymosa P.J.Bergius, 1767[1] | |
Sinonimi | |
Crassula arenicola |
Crassula cymosa (P.J.Bergius, 1767) è una pianta succulenta appartenente alla famiglia delle Crassulaceae, endemica del Sudafrica[2].
L'epiteto specifico cymosa deriva dal greco κυμα, cyma, con riferimento alle infiorescenze cimose tipiche di questa ed altre specie di Crassula[3][4].
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]C. cymosa è una pianta perenne a portamento arbustivo, dalla forma arrotondata e composta da steli fittamente ramificati, che possono raggiungere un'altezza di 25 centimetri. Questi hanno un aspetto legnoso alla base, dove assumono un colore marrone, raggiungendo i 2,5 millimetri di diametro.
Le foglie ascendenti, dalla forma lineare-ellittica e le punte da acute a subulate, misurano 15–25 mm in lunghezza per 1,5–3 mm in larghezza. Hanno una pagina superiore da piatta a convessa, quella inferiore convessa ed entrambe dall'aspetto glabro, con alcune ciglia in posizione marginale.
Le infiorescenze a tirso, che si sviluppano nel periodo primaverile-estivo, presentano un sommità appiattita e sono fittamente ramificate in numerose dicasia. Le sorregge un peduncolo alto fino ad 11 cm, ricoperto da numerose brattee simili alle foglie, ma di dimensioni più contenute.
I fiori, sessili oppure uniti alla pianta attraverso un pedicello lungo circa 1 mm, hanno un calice costituito da sepali dalla forma lineare-lanceolata, lunghi circa 2 mm. La corolla, di forma tubolare ed ampia 3–4 mm, è composta da petali bianchi, anch'essi dalla forma lineare-lanceolata, lunghi 3,5 mm e nella metà inferiore fusi tra loro. Gli stami portano delle antere di colore giallo[1][5][6][7].
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]C. cymosa è una specie endemica della Provincia del Capo Occidentale e, in particolare, la si può trovare nelle aree al di sotto dei 350 metri sul livello del mare comprese tra la penisola del Capo e la cittadina di Vanrhynsdorp.
Il suo areale è suddiviso tra le due ecoregioni di fynbos e Karoo Succulento, dove predilige i pendii ghiaiosi o sabbiosi delle dolci colline della zona[8].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b (LA) Peter Jonas Bergius, Descriptiones plantarum ex Capite Bonae Spei, Stoccolma, Typis et Impensis Direct. Laur. Salvii, 1767, p. 84.
- ^ (EN) Crassula cymosa P.J.Bergius, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 6 gennaio 2021.
- ^ (EN) D. Gledhill, The Names of Plants, 4ª ed., Cambridge, Cambridge University Press, 6 marzo 2008, p. 131, ISBN 0-521-86645-6.
- ^ (EN) Urs Eggli e Leonard E. Newton, Etymological Dictionary of Succulent Plant Names, Springer Science & Business Media, 29 giugno 2013, p. 59, ISBN 978-3-662-07125-0. URL consultato il 13 dicembre 2020.
- ^ (EN) Urs Eggli, Illustrated Handbook of Succulent Plants: Crassulaceae, Springer Science & Business Media, 6 dic 2012, p. 47, DOI:10.1007/978-3-642-55874-0, ISBN 978-3-540-41965-5.
- ^ (EN) Doreen Court, Flora succulenta dell'Africa meridionale, CRC Press, 1º giugno 2000, p. 80, ISBN 9058093239.
- ^ (EN, FR) International Crassulaceae Network - Crassula cymosa, su crassulaceae.ch. URL consultato il 6 gennaio 2021.
- ^ (EN) Threatened Species Programme | SANBI Red List of South African Plants - Crassula cymosa, su redlist.sanbi.org. URL consultato il 6 gennaio 2021.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (LA) Peter Jonas Bergius, Descriptiones plantarum ex Capite Bonae Spei, Stoccolma, Typis et Impensis Direct. Laur. Salvii, 1767, p. 84.
- (EN) Urs Eggli, Illustrated Handbook of Succulent Plants: Crassulaceae, Springer Science & Business Media, 6 dic 2012, p. 47, DOI:10.1007/978-3-642-55874-0, ISBN 978-3-540-41965-5.
- (EN) Doreen Court, Flora succulenta dell'Africa meridionale, CRC Press, 1º giugno 2000, p. 80, ISBN 9058093239.
- (EN) D. Gledhill, The Names of Plants, 4ª ed., Cambridge, Cambridge University Press, 6 marzo 2008, p. 131, ISBN 0-521-86645-6.
- (EN) Urs Eggli e Leonard E. Newton, Etymological Dictionary of Succulent Plant Names, Springer Science & Business Media, 29 giugno 2013, p. 59, ISBN 978-3-662-07125-0. URL consultato il 13 dicembre 2020.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
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