Coppiere

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Nei banchetti dell'antichità e del medioevo, il coppiere aveva il compito di versare da bere ai commensali.[1][2]

Ganimede versa del nettare a Zeus trasformato in aquila,[3] opera di Pierre Julien (1776-1778; Parigi, Louvre).

I primi coppieri furono gli oinokóoi greci e poi i cyntus o pincerna romani.[1] Erano generalmente ragazzi giovani, di condizione servile. Nella mitologia classica Zeus rapì il giovane principe troiano Ganimede per farne il coppiere degli dei.[3]

Nelle corti reali e principesche medievali, specie in Francia e in Germania, il coppiere era invece un funzionario di alto rango che aveva il compito di servire le bevande alla tavola reale evitando che la coppa del re fosse avvelenata, e talora aveva l'obbligo di assaggiarne il contenuto prima di servirla.[1][4] In considerazione del costante timore di complotti e intrighi, tale posizione era affidata a persone di assoluta fiducia. Dalle relazioni confidenziali con il re, al coppiere derivava spesso una grande influenza a corte.[1]

In passato, nella Corte pontificia il titolo di Coppiere di Sua Santità spettava a quello dei nove camerieri segreti partecipanti che assisteva il papa nei pranzi solenni.[2]

  1. ^ a b c d Giuseppe Ermini, Coppiere, in Enciclopedia italiana (1931).
  2. ^ a b coppière, in Treccani.it – Vocabolario Treccani on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 9 ottobre 2023.
  3. ^ a b ganimède, in Treccani.it – Vocabolario Treccani on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 9 ottobre 2023.
  4. ^ Giorgio Orizio, Antropologia alimentare il cameriere nella storia, su taccuinigastrosofici.it. URL consultato il 9 ottobre 2023.
    «Dall'antichità al Medioevo la figura più altolocata del servizio di sala era il coppiere, oggi lo chiameremmo sommelier o beer sommelier che mesceva le bevande in qualità di fidato servitore del Re, ne evitava ogni possibile tentativo di avvelenamento.»

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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  • Coppiere, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 9 ottobre 2023.
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