Complesso di San Francesco delle Cappuccinelle
Complesso di San Francesco delle Cappuccinelle | |
---|---|
La chiesa del complesso | |
Stato | Italia |
Regione | Campania |
Località | Napoli |
Coordinate | 40°51′03.23″N 14°14′45.14″E |
Religione | cattolica |
Arcidiocesi | Napoli |
Inizio costruzione | XVII secolo |
Il complesso di San Francesco delle Cappuccinelle, al quartiere Avvocata, è un convento monumentale di Napoli ubicata in salita Pontecorvo 44.
La chiesa
[modifica | modifica wikitesto]La struttura fu eretta nel XVI secolo dalla vedova del Duca di Scarpato, Eleonora, in seguito ad un ex voto, allo scopo di potervi ospitare le ragazze madri. L'edificio era gestito dalla suore appartenenti all'ordine francescano.
Il complesso, nel 1712, fu completamente rifatto in forma barocca da Giovan Battista Nauclerio e tra il 1756 e il 1760 furono operate ristrutturazioni ad opera dell'architetto Nicola Tagliacozzi Canale che comportarono trasformazioni in stucco e in marmo di molti ambienti, della facciata della chiesa e del portale d'ingresso al convento.
La chiesa, a croce latina commissa, nel secondo dopoguerra fu privata della cupola, abbattuta perché pericolante. Tuttavia elemento caratterizzante il complesso, e con esso lo skyline dell'Avvocata, restano gli archetti che coronano il braccio sud-occidentale del chiostro.
La chiesa possedeva una grande tela realizzata a quattro mani da Francesco Solimena e Nicola Maria Rossi sull'altare maggiore, oggi esposta al Museo Diocesano. Anche i dipinti sugli altari laterali di Tommaso Martini, Andrea d'Aste e Girolamo Cenatiempo sono stati trasferiti nei depositi della Curia.
Istituto Filangieri
[modifica | modifica wikitesto]Erroneamente confuso con l'asilo Filangieri (complesso di San Gregorio Armeno), nel 1621 l'istituto fu riconosciuto da papa Gregorio XV e soggetto alla regola cappuccina.
Nel 1809 per ordine di Gioacchino Murat si decise la soppressione del monastero e la sua conversione in riformatorio minorile prendendo il nome dal celebre giuslavorista partenopeo Gaetano Filangieri, modificato ulteriormente in “Istituto di osservazione minorile” durante il fascismo.
Nel dopoguerra fino alla fine degli anni settanta tornò ad essere un “Istituto di rieducazione” fino ad una prima ristrutturazione nel 1985, su richiesta di Eduardo De Filippo, all'epoca senatore a vita, alla quale ne seguì una seconda nel 1999 mutando la denominazione in “Centro polifunzionale diurno”[1].
Nel 2000 con la mediazione del Comune di Napoli, l'istituto Filangieri fu acquistato dall'Università navale per adibirla ad uso accademico[2] ma i lavori di ammodernamento non furono mai avviati.
Il 29 settembre 2015 viene riaperto tramite l'azione della rete di collettivi Scacco Matto e ribattezzato "Scugnizzo Liberato"[3], al fine di dare inizio ad attività gratuite e laboratori, basati sulla pratica del mutualismo.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Una scuola di musica ai ragazzi del Filangieri, articolo de ”La Repubblica” del 21 novembre 1999,
- ^ Da ex carcere a Università, articolo da ”Il Mattino” del 9 febbraio 2000
- ^ Attivisti occupano l'ex carcere minorile Filangieri, su napoli.repubblica.it.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini su complesso di San Francesco delle Cappuccinelle
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Progetto di recupero, su centrostorico.na.it (archiviato dall'url originale il 9 marzo 2011).