Clepticus parrae
Clepticus parrae | |
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Esemplare giovanile (sopra) e adulto | |
Stato di conservazione | |
Rischio minimo[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Phylum | Chordata |
Subphylum | Vertebrata |
Superclasse | Gnathostomata |
Classe | Actinopterygii |
Ordine | Perciformes |
Sottordine | Labroidei |
Famiglia | Labridae |
Genere | Clepticus |
Specie | C. parrae |
Nomenclatura binomiale | |
Clepticus parrae (Bloch & Schneider, 1801) | |
Sinonimi | |
Brama parrae |
Clepticus parrae (Bloch & Schneider, 1801) è un pesce di acqua salata appartenente alla famiglia Labridae.
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]Proviene dalle barriere coralline dell'ovest dell'oceano Atlantico, in particolare da Florida[2], Bahamas e tutto il Golfo del Messico[3]. Nuota tra 10 e 40 m di profondità, anche se solitamente non scende sotto i 30[1].
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Presenta un corpo di forma ovale, compresso lateralmente, con la testa dal profilo leggermente appuntito. La lunghezza media è di 22 cm, la massima di 30. Raggiunge il peso di 320 g[2]. I giovani hanno una colorazione viola-rossastra, con il dorso più scuro e le pinne rosse e trasparenti. Gli adulti, invece, sono prevalentemente violacei[2], spesso con un'area più scura sulla testa e sulle pinne pettorali; a volte la zona della pinna anale è coperta da un'area giallastra dai confini irregolari. A differenza delle altre due specie di questo genere, C. brasiliensis e C. africanus, la pinna caudale è a forma di mezzaluna[2], ma non presenta raggi filamentosi.
Biologia
[modifica | modifica wikitesto]Comportamento
[modifica | modifica wikitesto]Nuota in banchi non particolarmente grandi, di solito composti da pochi esemplari[2].
Alimentazione
[modifica | modifica wikitesto]La sua dieta, prevalentemente carnivora, è composta soprattutto da piccoli invertebrati acquatici come Tunicati, larve di gasteropodi, pteropodi, meduse, sifonofori e crostacei, in particolare ostracodi, stomatopodi, granchi, gamberi e copepodi (Euchaeta, Undinula, Candacia)[4].
Predatori
[modifica | modifica wikitesto]È spesso preda di pesci più grandi come Scomberomorus regalis, Lutjanus jocu e Epinephelus striatus[5].
Riproduzione
[modifica | modifica wikitesto]È oviparo, ermafrodita e la fecondazione è esterna. Non ci sono cure nei confronti delle uova. Le femmine diventano maschi quando hanno una lunghezza intorno ai 15.78 cm[6].
Conservazione
[modifica | modifica wikitesto]Questa specie viene classificata come "a rischio minimo" (LC) dalla lista rossa IUCN perché è diffusa in alcune aree marine protette e non sembra essere minacciata da particolari pericoli[1].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c (EN) Choat, JH, Rocha, L. & Craig, M, Clepticus parrae, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
- ^ a b c d e (EN) C. parrae, su FishBase. URL consultato il 4 gennaio 2014.
- ^ (EN) Clepticus parrae, in WoRMS (World Register of Marine Species).
- ^ C. parrae, alimentazione, su fishbase.org. URL consultato il 4 gennaio 2014.
- ^ (EN) Organisms Preying on Clepticus parrae, su FishBase. URL consultato il 20 luglio 2014.
- ^ C. parrae, riproduzione, su fishbase.org. URL consultato il 4 gennaio 2014.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Clepticus parrae
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