Indice
Chiesa di Sant'Aponal
Chiesa di Sant'Aponal | |
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La facciata | |
Stato | Italia |
Regione | Veneto |
Località | Venezia |
Coordinate | 45°26′16.58″N 12°19′57.4″E |
Religione | cattolica di rito romano |
Titolare | Apollinare di Ravenna |
Patriarcato | Venezia |
Stile architettonico | Gotico |
La chiesa di Sant'Aponal (che in veneziano significa Sant'Apollinare) era un luogo di culto cattolico, oggi sconsacrato, situato nel sestiere di San Polo della città di Venezia.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La chiesa fu fondata nel 1034 forse dalle nobili famiglie Sciavola e Rampana provenienti da Ravenna che la intitolarono al protettore della loro città di origine[1]. Nel 1400 fu elevata a chiesa collegiata[2] fu deciso di dotarla del campanile nel 1407 (portato a termine nel 1430)[3]. Fu ricostruita in forme tardo gotiche nel 1450; altri restauri avvennero nel 1570, nel 1600 l'interno fu adattato ad unica aula e altri restauri risultano effettuati nel 1791[4].
Nel 1806, con la concentrazione delle parrocchie decisa dal governo del Regno Italico, venne chiusa e passata nelle disponibilità del demanio; dal 1810 iniziò la dispersione dei suoi arredi.[1]
Venduta all'asta nel 1840 fu subito ceduta ad un gruppo di devoti che la riaprirono nel 1851[5]. Oltre ai pochi altari superstiti vi venne posto sull'altare maggiore proveniente dalla chiesa di Santa Giustina di Castello. Nella stessa occasione fu montato il portale proveniente dalla chiesa di Sant'Elena[1].
Nel 1929 il portale venne restituito alla riaperta chiesa di Sant'Elena e venne sostituito da un bassorilievo gotico sopra il portale, opera di provenienza ignota prima murata sull'abside della stessa chiesa. Chiusa al culto tra il 1965 e il 1979 e sconsacrata, fu adibita ad archivio comunale ed oggi a deposito principalmente di opere d'arte[6].
Secondo la tradizione nella chiesa erano custoditi il corpo del profeta Giona e una spina della corona di Gesù.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]La facciata conserva le fattezze gotiche originarie, come il campanile. L'interno invece è frutto del rifacimento seicentesco. Un piccolo ingresso laterale la rendeva accessibile da ruga Rialto. Le funzioni parrocchiali vennero interrotte alla metà del XX secolo.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c Zorzi 1984/2, p. 320.
- ^ Bortolan, p. 124.
- ^ Gaggiato 2019b, p. 537.
- ^ Gaggiato 2019b, pp. 537-538.
- ^ Zorzi 1984/2, p. 120 e 320.
- ^ Gaggiato 2019b, p. 538.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Gino Bortolan, Le chiese del Patriarcato di Venezia, Venezia, 1975.
- Umberto Franzoi e Dina Di Stefano, Le chiese di Venezia, Venezia, Alfieri, 1976.
- Alvise Zorzi, Venezia scomparsa, 2ª ed., Milano, Electa, 1984 [1972].
- Alessandro Gaggiato, Le chiese esistenti a Venezia e nelle isole della laguna vòlte ad altro uso o chiuse – catalogo ragionato, Venezia, Supernova, 2019.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sulla chiesa di Sant'Aponal
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Chiesa di Sant'Aponal, su Structurae.
- Chiesa di Sant'Aponal, su BeWeB, Ufficio nazionale per i beni culturali ecclesiastici della Conferenza Episcopale Italiana.
- Parrocchia di Sant'Apollinare, Venezia, su SIUSA – Ecclesiae Venetae. URL consultato il 20 luglio 2021.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 235288592 · GND (DE) 7703606-2 |
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