Charles Eisen
Charles Joseph Dominique Eisen (Valenciennes, 17 agosto 1720 – Bruxelles, 4 gennaio 1778) è stato un pittore, incisore e disegnatore francese, specializzato nella rappresentazione di soggetti ad acquerello[1].
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Figlio di François Eisen[1][2] e di Marie-Marguerite Gainse[2], si formò alla scuola del padre e di Jacques-Philippe Le Bas[1]. Proseguì i suoi studi presso l'Accademia di San Luca a Parigi, di cui divenne vice direttore[1]. Fu maestro di disegno di Madame de Pompadour e disegnatore del re (dessinateur du roi)[3]. Il 20 settembre 1743 sposò Anne Aubert, più vecchia di lui di 13 anni, da cui ebbe 6 figli, tra cui Christophe-Charles e Jacques-Philippe, pittori[2]. Nel 1776, dopo la chiusura dell'Accademia, a causa dell'ostilità di Madame de Pompadour fu costretto a lasciare Parigi per Bruxelles[1].
Rappresentò principalmente soggetti allegorici, mitologici, cristiano-religiosi, di genere, figure, interni, paesaggi e ritratti[1]. I suoi dipinti presentano numerose scene con putti ed elementi della pittura di genere di Leida[1]. La sua produzione artistica, che presenta reminiscenza di François Boucher, Jean-Baptiste Greuze, Alexis Grimou, Carle van Loo e Jean-François de Troy, lo fa ritenere un seguace di Peter Paul Rubens[1].
Divenne celebre per gli ornamenti, tipicamente rococò, con cui arricchiva opere letterarie (Metamorfosi di Ovidio)[4]. Realizzò le illustrazioni per i Contes di La Fontaine (1762), sua opera principale[3][5], e creò anche una serie di disegni decorativi (1653)[5].
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- "Eisen ‹eʃèn›, Charles", in Enciclopedie on line - Treccani.it, 2013. URL consultato il 30 agosto 2013.
- (NL) "Eisen, Charles", in Rijksbureau voor Kunsthistorische Documentatie, 2013. URL consultato il 29 agosto 2013.
- (FR) "Charles Eisen", in Encyclopédie Larousse, 2013. URL consultato il 30 agosto 2013.
- (EN) Mary L. Myers, French Architectural and Ornament Drawings of the Eighteenth Century, New York, The Metropolitan Museum of Art, 1991, p.66, ISBN 0-8109-6411-2. URL consultato il 3 settembre 2013.
- (FR) Auguste Jal, Dictionnaire critique de biographie et d'histoire, Parigi, Henri Plon, 1867, pp.529-531. URL consultato il 4 settembre 2013.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Charles Eisen
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (NL) Charles Eisen al Rijksmuseum di Amsterdam, su rijksmuseum.nl.
- (EN) Charles Eisen in Artnet, su artnet.com. URL consultato il 30 agosto 2013.
- (EN) Charles Eisen in Artcyclopedia, su artcyclopedia.com.
- (FR) Charles Eisen - Base Joconde, su culture.gouv.fr.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 29533491 · ISNI (EN) 0000 0001 2125 7903 · CERL cnp00404905 · Europeana agent/base/131268 · ULAN (EN) 500024830 · LCCN (EN) n85134074 · GND (DE) 119240874 · BNE (ES) XX1409469 (data) · BNF (FR) cb140414702 (data) · J9U (EN, HE) 987007274070705171 |
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