Indice
Bolognese (razza canina)
Bolognese | |
---|---|
Classificazione FCI - n. 196 | |
Gruppo | 9 Cani da compagnia |
Sezione | 1 Bichon e affini |
Standard n. | 196 del 27/11/1989 (en ) |
Nome originale | Bolognese |
Tipo | Compagnia-guardia casa |
Origine | Italia |
Altezza al garrese | Maschio 27-30 cm Femmina 25-28 cm |
Peso ideale | Maschio 3-4 kg Femmina 2.5-3.5 kg |
Razze canine |
Il bolognese è una delle 16 razze canine di origini italiane riconosciute dall'ENCI[1].
Fa parte della famiglia dei "bichon" (in francese "bichon" indicava in generale i cani di piccola taglia a pelo lungo[2]) che comprende il Coton de Tuléar, il bichon frisé, l'havanese, il löwchen e il bolonka (razza simile al bichon frisé e non ancora riconosciuta dalla FCI) e, tra le razze italiane, il maltese.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]A causa delle fonti rare e contraddittorie la popolarità di questa razza dall'XI secolo in poi non è chiara. La sua presenza è attestata a Bologna nel 1200[3] e in seguito fu adottata dalle corti italiane ed europee, che ne decretarono il successo.
Era una razza molto amata dalla nobiltà: la famiglia Gonzaga, la marchesa di Pompadour (la favorita di re Luigi XV) e Caterina di Russia ne possedevano degli esemplari. Cosimo III de' Medici donò 8 di questi cani ai potenti di Bruxelles[4], Umberto di Savoia ne fece dono alla futura regina Maria Josè e il duca d'Este a Filippo II, che dichiarò "il bolognese è quanto di più regale potesse offrirsi in dono a un imperatore". Verso la fine del Seicento alcuni esemplari vennero portati alla corte del Re Sole e, nel 1700, giunsero in Russia dove furono, e sono ancora oggi, allevati con grande devozione.
Nel campo dell'arte, si conoscono varie rappresentazioni pittoriche del Rinascimento[5] accanto a nobildonne e dame di Bologna e Ferrara[4], tra cui un'opera di Pieter Brueguel esposta al Museo nazionale di Napoli e in quadri di Tiziano, Goya, Watteau, Dürer e Abraham Bosse. Il poeta burlesco, antiaccademico e antipreziosista francese Paul Scarron scrisse un romanzo dedicato al bolognese della sorella[4].
Dopo la seconda guerra mondiale questo piccolo cane rischiò di scomparire in quanto, come simbolo della monarchia, veniva considerato con diffidenza; solo a metà del Novecento la razza è stata recuperata dagli allevatori italiani, soprattutto grazie all'allevamento di F.C. Casabella nel 1950 e a quello di M. Persichi nel 1970.[4]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]È un cane di piccola taglia di colore bianco candido, leggermente ricciuto. Si distingue dal Bichon Frisé perché il lungo pelo si solleva dal corpo terminando nelle punte a "fiammella" le quali, similmente alla lana, dopo il lavaggio possono tendere all'infeltrimento. Ha gli occhi molto scuri e penetranti. le zampe sono particolarmente delicate perché sono soggette a lussazioni. A dispetto della piccola taglia, è molto vigoroso e, a parte periodici controlli dal veterinario, non necessita di particolari cure per avere una salute di ferro.[6]
Carattere
[modifica | modifica wikitesto]È un cagnolino docile, molto intelligente, affettuoso, allegro e vivace. La sua natura giocherellona e paziente lo rende adatto alle famiglie con bambini (ai quali va comunque insegnato a rispettare il cane e i suoi spazi), ma è anche un ottimo compagno per le persone anziane, essendo fisicamente meno impegnativo di altre razze, sebbene non sia affatto un cane "da poltrona" o "da borsetta". Al contrario, è consigliabile educarlo a camminare al guinzaglio e abituarlo alla presenza di cani e persone, in modo da abituarlo alle situazioni più disparate, soprattutto se abita in città.
Molto recettivo e desideroso di compiacere è brillante nell'apprendimento, in grado di imparare con facilità (più o meno) comandi e giochi, ma proprio per lo stesso motivo è in grado di capire in fretta i "punti deboli" del proprietario, quindi va immediatamente 'inquadrato' in famiglia ed educato e socializzato con cura, in modo che non cresca viziato o nevrotico. Da curare attentamente l'alimentazione, in quanto può diventare schizzinoso se il proprietario sostituisce il cibo ogni volta che sembra perdere interesse.
Essendo un cane piuttosto freddoloso è meglio tenerlo in casa che all'aperto, soprattutto perché ha bisogno di vivere a contatto con la sua famiglia umana, a cui sarà sempre molto attaccato, pur essendo un cane molto dosato, che non soffoca il padrone con continue richieste di affetto.
Grazie ad un udito particolarmente sviluppato è ottimo per la guardia in casa e, pur abbaiando di rado, si fa sentire se incontra estranei nel suo territorio (peraltro non tanto amati essendo molto diffidente).
Sviluppo
[modifica | modifica wikitesto]Esistono ben pochi allevamenti di bolognesi al di fuori dell'Italia e questo crea dei problemi per lo sviluppo ed il mantenimento della razza, dato anche che le poche migliaia di esemplari esistenti sono spesso consanguinee.
Galleria d'immagini
[modifica | modifica wikitesto]-
Cane bolognese.
-
Coppia di bolognesi femmina e maschio di 4 anni.
-
Esemplare femmina di 4 anni.
-
Cucciolo di sei mesi.
-
Cucciola di 7 mesi.
-
Esemplare femmina perfettamente aderente agli standard di 3 anni e 6 mesi.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ ENCI: le razze canine italiane, su enci.it. URL consultato il 22 dicembre 2012 (archiviato dall'url originale il 5 luglio 2011).
- ^ Auguste Scheler, "Dictionnaire d'étymologie française d'après les résultats de la science moderne", "bichon"
- ^ Bolognese, su woofahs.com. URL consultato il 13 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 20 giugno 2012).
- ^ a b c d Piero Scanziani, "Enciclopedia del cane", De Agostini, 1997. ISBN 88-415-4209-8, 9788841542095
- ^ A.A.V.V., "342 cani di razza", Edizioni De Vecchi, 2011. ISBN 978-88-412-7604-4
- ^ Scheda Razza Completa del Bolognese, su allevamentirazze.it.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Il mio cane. Tutte le razze, n. 15/2011, pag 28 - 9
- Il mio cane. Tutte le razze, n.16/2012, pag 26 - 7
- I Cani, Stefano Letard Trad. Dott. Alberto Peyrot Tavole a colori di Harald Wiberg Edizioni S.A.I.E. Torino 1965
- Cani, "Dogs" Wendy Boorer, illustr. Doriene McQueen Collins - Avallardi Itascabili della natura 1985 - V Ediz. 1990
- Un cane per tutti - come scegliere un guardiano, un cacciatore, un compagno. Piccoli Manuali Fabbri. Fabbri Editori. 1980 Milano. pg 116
- Solo Cane - 58 razze da conoscere n1 Bimestrale Gennaio/Febbraio 2011 pg 15
- Piccoli Amici Speciale i nostri amici animali n15 2009 trimestrale per Coton de Tulear pg 12
- 342 cani di razza edizioni De Vecchi da pg 562 FCI 196 Gruppo 9 Bolognese
- Cani a cura di V. Manferto De Fabians - testi di Vito Buono - cubebook edizioni white star 2007 (CONSULTAZIONE)
- Enciclopedia del cane Piero Scanziani - I.G. De Agostini Novara - 1981 - pg 164
- Argos Annual - I Migliori allevatori italiani - i cento indirizzi che contano per trovare il tuo cucciolo di razza - n 26 - 2012 - Sprea Editori Italy
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su bolognese
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Standard FCI n°196, 20 aprile 1998
Controllo di autorità | Thesaurus BNCF 379 · LCCN (EN) sh2006002654 · GND (DE) 4679320-3 · BNF (FR) cb162140711 (data) · J9U (EN, HE) 987007551942105171 |
---|